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Elezioni in Indonesia, il peso della religione. La scelta tra Islam liberale e conservatore

Oggi gli indonesiani sono chiamati al voto e dovranno scegliere tra l’Islam radicale e l’Islam moderato. Gli elettori, circa 192 milioni di cittadini, devono eleggere il presidente e il nuovo Parlamento del Paese con più musulmani al mondo. Gli ultimi sondaggi indicano in testa l’attuale presidente Joko “Jokowi” Widodo (nella foto), leader del Partito Democratico Indonesiano di Lotta, mentre il…

Libia haftar

Libia, Haftar in stallo e le forze di Serraj difendono il governo di accordo nazionale

L'avanzata dell'autoproclamato feldamaresciallo Khalifa Haftar su Tripoli doveva essere una passeggiata. Alcuni dei suoi uomini più fidati al fianco delle truppe dovevano portarsi dietro soldi con cui comprare le defezioni e gli appoggi di alcune milizie locali – soldi non suoi, ma secondo quanto rivelato da una fonte saudita al Wall Street Journal, forniti da Riad come semaforo verde per…

Maitig apre alla proposta di Formiche.net sulla no-fly zone: discutiamone dopo il ritiro di Haftar

Il governo di accordo nazionale libico è disponibile a discutere di una “no-fly zone”, ma solo dopo il ritiro delle truppe del generale Khalifa Haftar. Il vicepresidente Ahmed Maitig ha aperto alla possibilità che l’Italia chieda alla Nato di “chiudere” il cielo libico e di proteggerlo, come ha proposto Formiche.net. E proprio rispondendo a una domanda di Formiche.net, durante l’incontro…

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La Libia rischia di diventare un’altra Siria, l’Europa si faccia sentire

Ogni ora che passa, la situazione in Libia peggiora sempre di più. Mentre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte prosegue gli incontri per parlare dell’emergenza libica, i Paesi che condividono la frontiera con la Libia si preparano al peggio. Le autorità tunisine, per esempio, hanno confermato un’operazione per rafforzare il dispositivo di sicurezza lungo i confini orientali e occidentali, dopo…

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Notre Dame è lo specchio di un mondo che spende (troppo) poco per la cultura. Parla Strinati

Mentre il fumo si leva ancora piano piano nel cielo di Parigi dalle macerie di Notre Dame, in Francia e nel resto del mondo è già tempo di farsi una domanda. Si poteva evitare? D'altronde, se nel 2019 l'umanità ha rischiato di perdere un monumento costruito quasi mille anni fa (i lavori sono iniziati nel 1163 ma sono finiti nel…

L'Italia abbandoni l'ambiguità in politica estera, anche sulla Libia. Il paper Igs

L'Institute for global studies, Igs, think tank di Roma che si occupa di fornire impulso nel campo delle relazioni internazionali, ha redatto un report sulla Libia firmato da Karim Mezran e Nicola Pedde, rispettivamente presidente del comitato scientifico (e senior fellow dell'Atlantic Council, uno dei massimi esperti di Libia nel mondo) e direttore dell'istituto. L'obiettivo di quello che viene definito…

Quanto si somigliano le crisi di Libia e Venezuela

Il Venezuela come la Libia? Così lontani ma (purtroppo) così simili. Almeno agli occhi degli altri, vista la crisi degli ultimi mesi. Ieri a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato che la strategia italiana per la Libia è sullo stesso binario di quella per il Paese sudamericano: “ […] Rispettosa delle comunità locali e affidata alla…

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Pinault, Arnault e non solo. Chi si sbraccia per la ricostruzione di Notre Dame

Se il tempo politico è rimasto sospeso per oltre tre lunghe ore, prima che si trovassero le parole adeguate per tradurre la tragedia della capitale colpita al cuore, la geografia della solidarietà ha cominciato a prendere forma e ad allargarsi da subito, a partire dall’epicentro parigino. Nel giorno in cui la campagna elettorale si sospende “fino a nuovo ordine”, come…

Le strategie degli Stati Uniti per il Mediterraneo orientale passano per un gasdotto

La scorsa settimana una proposta di legge che va sotto il nome di "Eastern Mediterranean Security and Partnership Act" è stata presentata in forma bipartisan – firmatari: il democratico Bob Menendez e il repubblicano Marco Rubio – alla Commissione Affari esteri del Senato statunitense. In sostanza si tratta di una policy sul partenariato nell'area del Mediterraneo orientale che "aggiorna" i ruoli geopolitici che Washington affida…

Il piano del Pentagono contro Maduro in Venezuela

Lo spettro dell’intervento militare si aggira ancora sul Venezuela. Questa volta a pensare al modo di fare cadere il regime di Nicolás Maduro, con l’uso della forza armata, sarebbe il Pentagono. L’emittente americana Cnn ha riferito che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta definendo nuovi opzioni per combattere definitivamente la pericolosa influenza di Russia, Cina e Cuba nel Paese sudamericano.…

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