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Si vota in Lituania: confina con la Russia, quindi i candidati sono tutti pro Nato

Lituania oggi al voto, con i nove candidati che promettono un orientamento pro-europeo. Nei dibattiti televisivi, appoggiano l'adesione all'Ue e alla Nato dell'ex repubblica sovietica. L'elezione però è strategicamente rilevante perché il primo stato confinante è la Russia. Infatti dopo l'annessione russa della Crimea, la Lituania aveva parzialmente reintrodotto il servizio militare e nello stato baltico un battaglione della Nato…

Iran

L'Iran chiude un giornale riformista, Al Jazeera vuole riabilitarsi agli occhi degli Usa

LA POSIZIONE DI ROUHANI "Oggi non si può dire se le condizioni siano migliori o peggiori del periodo di quelle durante la guerra (1980-88), ma durante la guerra non abbiamo avuto problemi con le nostre banche, le vendite di petrolio o le importazioni e le esportazioni, e c'erano solo sanzioni sugli acquisti di armi", ha dichiarato il presidente iraniano, Hassan Rouhani all'agenzia di…

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Orban va da Trump. La politica dei muri dei presidenti nazionalisti

Viktor Orban e Donald Trump si incontreranno domani alla Casa Bianca. Il premier ungherese, che non era mai stato ricevuto dall'amministrazione Obama, incontrerà invece il presidente Usa che ha coltivato i rapporti con Budapest, assieme agli altri governi nazionalisti in Europa centrale, con i quali condivide molti temi, a partire dall'immigrazione. I TEMI DEL COLLOQUIO Il portavoce di Orban, Zoltan…

De Michelis sognava un'Italia protagonista, fu uno dei primi a capire la Cina. I ricordi di Castellaneta

Gli spritz, le feste in discoteca, la Milano da bere. Un turbinio di istantanee fotografiche affolla la memoria collettiva di Gianni De Michelis, l’ex numero due del Psi craxiano scomparso oggi all’età di 78 anni dopo una lunga malattia. De Michelis però era molto altro. Un ministro degli Esteri che ha lasciato il segno, ad esempio, trovandosi faccia a faccia…

W il centrismo! Parola di Derek Chollet da Washington DC

Approccio riflessivo e moderato, via di mezzo, visione centrista. In qualunque modo vogliamo chiamarlo, il cammino verso lo sradicamento degli estremismi passa da qui, parola di Eisenhower. Così Derek Chollet, executive vice president del think tank americano German Marshall Fund of the United States e già Assistant Secretary of Defense for International Security Affairs con Barack Obama sulle pagine del Washington Post…

La Cina finanzia la ferrovia elettrica in Egitto (e Trump si preoccupa)

Più di mezzo miliardo di dollari “cinesi” prestati all'Egitto per finanziare una ferrovia. Continua la marcia di penetrazione di Pechino nelle economie mediterranee, un passaggio che non è solo economico o finanziario, ma porta in grembo diversi riverberi circa influenze, affari e incroci geopolitici nel Mare Nostrum e nel Medio Oriente. Il ruolo dell'asse Pechino-Mosca e le reazioni a stelle…

Trump vuole l'Iran radicalizzato per passare alla fase due (anche se Pompeo nega)

IL RUOLO DELLA SVIZZERA L'amministrazione statunitense ha passato alla diplomazia svizzera un numero telefonico di contatto da essere girato al governo iraniano in caso Teheran volesse seguire il consiglio di Donald Trump e "chiamare" Washington. Lo racconta alla CNN una fonte diplomatica a conoscenza di queste dinamiche e sembra quasi una circostanza buffa, se si pensa che tutto è avvenuto…

usa, siria isis iran, protezionismo, trump, dazi, cina, economisti, singapore

L'interesse (energetico) degli Usa per il Venezuela

In Venezuela, il leader Leopoldo López si è recentemente rifugiato nella sede dell’ambasciata spagnola a Caracas, mentre il governo di Madrid ha dichiarato che non rilascerà mai López al governo di Maduro. Venticinque altri militari ribelli hanno poi chiesto asilo all’ambasciata del Brasile, ma è da notare che prima López si era recato alla sede diplomatica del Cile, anche se ha…

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Libia, sul Wsj Serraj chiede a Trump di fermare Haftar

Al Wall Street Journal Con un op-ed sul Wall Street Journal, giornale amico della Casa Bianca, il capo del governo promosso dall'Onu in Libia, Fayez Serraj, ha chiesto al presidente statunitense Donald Trump di fermare l'offensiva lanciata dal signore della guerra della Cirenaica, Khalifa Haftar, contro Tripoli. Centinaia di libici "sono già stati uccisi", dice Serraj (che ricorda come il suo…

Il riconoscimento serbo del Kosovo non è dietro l'angolo, lo sa anche la Mogherini

Belgrado è pronta a riconoscere l'indipendenza di Pristina? Questa la semplice, ma complicatissima, domanda che toglie il sonno non solo a Serbia e Kosovo ma anche ai destini europei dell'intero costone balcanico dove la frammentazione sociale, prima che politica, resta un elemento di forte instabilità (anche perché sommata ad altri fattori esterni ed interni come il caso del mercato unico).…

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