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repubblicano macron

I gilet gialli e le difficoltà della disintermediazione

La rivolta dei gilet gialli – il movimento di piazza francese radunato per protestare contro alcuni provvedimenti di ecotassazione del carburante proposti dal governo - domina l’agenda collettiva dei cittadini, della politica e dei  mass media francesi e internazionali. La diffusione capillare di una protesta nata in rete parte da un simbolo semplice tratto dalla esperienza quotidiana, il gilet giallo…

Il tour latinoamericano di Erdogan (con tappa in Venezuela)

Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha approfittato del viaggio in Argentina per partecipare al G20 e ha aggiunto all’agenda due viaggi strategici prima del rientro: Paraguay e Venezuela. L’ufficio stampa della presidenza turca ha confermato che tra il 2 e il 3 dicembre Erdogan sarà ad Asunción e Caracas. Con il regime venezuelano di Nicolás Maduro i rapporti…

bozzo, roberto fico

Perché in Egitto e Arabia Saudita non è il caso di spingere sull'acceleratore. Parla Bozzo (UniFi)

L'Italia si trova davanti a un passaggio critico della sua proiezione internazionale: il presidente della Camera, Roberto Fico, ha annunciato la sospensione dei rapporti con l'Egitto, come protesta per la mancanza di verità e giustizia sul caso Regeni, ricercatore friuliano ucciso tra gennaio e febbraio del 2016 su suolo egiziano mentre stava seguendo le attività di dottorato per l'Università di…

sanchez

La performance di Vox in Andalusia è un anticipo delle europee. L’analisi di Román

Terremoto politico in Andalusia. Il risultato delle elezioni autonome ha confermato il tramonto dei partiti tradizionali, che hanno perso circa il 13% dei consensi. Il Partito Socialista Operaio Spagnolo (Psoe) del primo ministro Pedro Sánchez ha registrato il peggior risultato della sua storia, ottenendo 33 seggi. Dopo 36 anni di governo ininterrotto in Andalusia, finisce così l’egemonia socialista nella comunità…

ucraina

L’Italia, la Russia e l’Ucraina. Perché Paolo Mieli ha ragione

Europa, se ci sei batti un colpo. Paolo Mieli suona oggi sulla prima pagina del Corriere della Sera un campanello d'allarme a Bruxelles: non si può glissare sull'aggressione russa alle navi ucraine nel Mar D'Azov. Perché, oltre ogni considerazione politica sul presidente ucraino Petro Poroschenko, che, ricorda Mieli, non è certo il campione della democrazia né gode di buona salute nei…

kim trump

Trump vedrà Kim. Il Nord non può perdere il treno del dialogo

"Il mondo è pronto" ha detto l'ex segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in un'intervista durante una visita in Giappone riferendosi alla Corea del Nord. Moon, ex ministro degli Esteri sudcoreano conosce il problema, e anche per questo ha inviato un messaggio focalizzato sulla fiducia che Pyongyang deve avere negli altri attori in campo, a cominciare dagli Stati Uniti e dalla…

Cremlino, brexit

L'Europa unita si gioca sulla Brexit. Perché l'articolo 50 dovrà cambiare

Di Bianca Berardicurti

Nell’aprile 2017, all’indomani della notifica da parte della Gran Bretagna di voler recedere dall’Unione Europea, scrivevo su questa stessa Rivista investigando di possibili scenari. Tra questi, quello che trovavo più interessante, e allo stesso tempo temibile, era quello del no deal, vale a dire dell’uscita della Gran Bretagna senza il previo raggiungimento di un accordo con l’Unione Europea. A ben…

putin venezuela russia

Come cambiano politica internazionale e minacce globali. Il workshop a Terni

Di Edoardo Desiderio

Cyber security, terrorismo, Nato e gli Stati Uniti di Trump sono stati alcuni dei temi affrontati nelle due giornate organizzate dalla Biblioteca Comunale di Terni, in cui si è dato il via al I° workshop sulla politica internazionale e le minacce globali. CHI C'ERA Al workshop hanno preso diversi relatori: Germano Dottori, docente di studi strategici presso la Luiss di…

isis, carlo jean

Cara maggioranza, non si gioca con la politica estera. Firmato Carlo Jean

"C'è certamente una sovrapposizione tra l'uscita del presidente della Camera, Roberto Fico, che vorrebbe tagliare i rapporti con l'Egitto e la prossima presentazione di una proposta del M5S (andrà martedì in Commissione Esteri della Camera, ndr) per chiedere un embargo europeo contro l’Arabia Saudita e i Paesi della coalizione che combatte in Yemen". Perché? "Si tratta di una mossa per accaparrarsi…

Conte incontra MBS e conferma la sua leadership all’estero. In Italia, invece...

Mentre il Movimento 5 Stelle guasta - anche a costo di mettere a rischio l'interesse nazionale -, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ricuce. Media. Fa valere la realpolitk. E proietta sempre di più la sua immagine sullo scenario internazionale. L'unico davvero in grado in questa fase di tranquillizzare gli alleati e di garantire che l'Italia non verrà meno ai suoi…

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