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Come si apre il 2024 in Ucraina, tra droni e guerra elettronica

Il nuovo anno non ha portato grandi cambiamenti per quel che riguarda il conflitto nell’Europa dell’Est. Mentre i due eserciti continuano a fronteggiarsi senza avanzare, Kyiv lamenta la scarsità di munizioni e di capacità elettroniche. A cui cerca di rimediare

Le elezioni Ue, le destre e il pragmatismo di Meloni. Cosa dice Eurasia Group

Secondo Bremmer e Kupchan il voto per Strasburgo è uno di quei temi che catturano l’attenzione ma non rappresentano una minaccia o un fattore di instabilità. “Il processo decisionale rimarrà prevalentemente pragmatico, persino centrista”, scrivono citando l’Italia

Perché la Turchia si muove nel Mar Rosso? L’analisi di Vas Shenoy

Di Vas Shenoy

Ankara, esclusa dall’Imec, sta cercando nuove opportunità nel Mar Rosso e nell’Oceano Indiano. Il presidente somalo Mohamud si rivolge a Erdogan per affrontare le sfide regionali e la pirateria

L’imperialismo britannico e la fine della centralità transcontinentale europea. Scrive l'amb. Serpi

Di Paolo Serpi

L’espansionismo britannico in Africa è importante, ma residuale e concentrato nel sud del continente, in forma di controllo delle rotte asiatiche e dell’India, che nel diciannovesimo secolo diventa il centro emblematico dell’Impero. La delimitazione per aree d’influenza è nel sud del mondo con i francesi e a est con i russi. La quarta e ultima parte di una riflessione firmata da Paolo Serpi, ambasciatore, inviato speciale e ora professore alla Lumsa di “Storia e analisi delle crisi internazionali”

Così l'appoggio di Tokyo a Kyiv difende l’Occidente e le democrazie

La visita della ministra giapponese in Ucraina serve a dimostrare la compattezza dell’Occidente in difesa di Kyiv, e a evitare che Corea del Nord o Iran (o Cina) appaiano, anche agli occhi del Global South che osserva, alleati migliori e più affidabili

L’epifania delle elezioni e delle guerre. L’analisi di D’Anna

Medio Oriente e Ucraina in fiamme, elezioni cruciali negli Stati Uniti e in Russia: un anno di guerre ed elezioni ad alta tensione che rischiano di incidere sugli equilibri globali. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Ora il problema è Hezbollah. Conversazione con Dentice a tre mesi dal 7 ottobre

Il rischio adesso è davvero l’escalation regionale. “La crisi è già una nuova pagina per il futuro della regione, avendo già assunto dimensioni che vanno ad alterare gli equilibri dei singoli Paesi mediorientali”, spiega Dentice

L’Italia alla guida del G7. Ecco logo, temi e agenda delle riunioni

Ventuno riunioni in 23 città nel corso dell’anno. Summit dei leader in programma a metà giugno in Puglia. Meloni potrebbe presto volare in Giappone per un passaggio di consegne con Kishida

Acqua nei missili cinesi. La corruzione attorno a Xi è clamorosa

L’apparato militare cinese è talmente corrotto che si rubava i soldi del carburante dei missili (sostituendolo con l’acqua). Ma dall’ultimo scoop sulla debolezza cinese, Xi Jinping non esce del tutto colpito, ma trova spinta la sua ricerca di soluzione alla malattia endemica: la corruzione

Perché l’Italia dovrebbe sostenere la lotta per un Myanmar democratico e federale. Scrive Scotti

Guai a lasciare la palla in mano solamente a Pechino, per riconquistare alla democrazia, in quell’area centrale del mondo, paese chiave come il Myanmar e per contribuire alla stabilità politica di una regione così importante sul piano geopolitico anche per l’Italia e l’Europa. L’analisi di Vincenzo Scotti

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