C’è una tregua, promossa da Trump, in discussione per fermare la guerra dopo 21 mesi. Netanyahu vola in visita alla Casa Bianca, ma per Giuseppe Dentice (OsMed) lo stop ai combattimenti potrebbe essere solo tattico e non innescherà ancora un processo di stabilizzazione
Esteri
Cosa significa la guerra dei 12 giorni nel mondo post-occidentale. L'opinione di de Vito
In Europa c’è ancora tanta difficoltà ad interpretare la nuova dottrina iperrealista americana che ha ben in conto i rischi e le opportunità dei nuovi centri di potere mondiali e con essi negozia interessi economici e di sicurezza. Questo vale per l’Ucraina, per il Medioriente e per tutti i dossier internazionali prescindendo dagli (storici) schemi di alleanza predefiniti. L’opinione di Carmine de Vito, Ph.D Universidad Carlos III, Madrid
In Cisgiordania la svolta tribale che l’Europa dovrebbe ascoltare. Scrive Arditti
Il Wall Street Journal ha rivelato che il 24 marzo scorso il ministro israeliano dell’Economia Nir Barkat ha ricevuto una lettera da al-Jaabari, capo del clan più influente di Hebron, e altri quattro sceicchi, con una proposta destinata a cambiare il quadro: aderire agli Accordi di Abramo, costruendo un modello di “emirato palestinese” basato sul dialogo diretto con Israele e sul superamento della fallimentare leadership di Ramallah
La strategia italiana dietro la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina. I dettagli
3.500 partecipanti, circa 100 delegazioni ufficiali e 40 Organizzazioni internazionali, 2.000 aziende (di cui circa 500 italiane), centinaia di rappresentanti delle autonomie locali e della società civile. Dal 10 all’11 luglio Roma ospiterà la conferenza URC2025. Ecco tutti i dettagli
Israele, Trump e l’asse trasversale dell’isolazionismo Usa
Durante il cessate il fuoco tra Israele, Iran e Usa, Tucker Carlson e Marjorie Taylor Greene hanno elogiato l’isolazionismo di Zohran Mamdani, neo-candidato sindaco di New York, nonostante le divergenze politiche. L’episodio evidenzia una crescente convergenza tra destra Maga e sinistra radicale sulla politica estera americana. Intanto, Israele ricalibra i rapporti con Washington, puntando su una postura autonoma e strategica nella regione mediorientale
Ricostruzione Ucraina, l’Italia c’è. L’amb. Castellaneta spiega come
L’Italia si prepara a ospitare la Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. A Roma, il 10 e 11 luglio, si cercherà di riportare al centro i fatti, le alleanze europee e la proiezione pragmatica del nostro Paese in uno scenario internazionale sempre più instabile. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Tutto sul nuovo colpo delle forze speciali ucraine su suolo russo
Un’unità delle forze speciali ucraine ha colpito un aeroporto militare russo nella regione di Voronezh, sede di cacciabombardieri impiegati nei raid su obiettivi civili. Nella stessa notte, la Russia ha lanciato più di 300 droni sull’Ucraina. Sullo sfondo, una telefonata “produttiva” Zelensky-Trump e una nuova fase della guerra
Dall'Ucraina al Medio Oriente. L'agonia della diplomazia raccontata dall’amb. Starace
In un’era in cui le decisioni vengono adottate velocemente e le guerre costituiscono anche ottimi pretesti per giustificare precari risultati in ambito economico in Occidente, la diplomazia non trova spazi. L’opinione di Giorgio Starace, già ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti, in Giappone e in Russia, autore del libro “La pace difficile – Diari di un Ambasciatore a Mosca” (Mauro Pagliai Editore, 2025)
Zohra, la musica che sfida il silenzio dei Talebani. Il racconto di Bettanini
Nata in Afghanistan sotto l’egida del National Institute of Music, l’orchestra femminile Zohra è diventata un potente simbolo di emancipazione e resistenza in un Paese dove alle donne è proibito anche solo far sentire la propria voce. Tra persecuzioni, fughe e concerti internazionali, la loro musica mescola strumenti tradizionali afghani e sonorità occidentali, portando al mondo un messaggio di libertà e bellezza. Il 10 luglio le ragazze di Zohra suoneranno a Milano, al teatro No’hma, in una serata che è molto più di un concerto: è un inno alla vita e alla dignità contro ogni forma di oscurantismo
Da modello a contro-narrazione. Trump sui dazi dimentica la lezione di McKinley
William McKinley, il venticinquesimo presidente degli Stati Uniti, è tra le persone che hanno ispirato Donald Trump. Il parallelo tra i due presidenti repubblicani è affascinante ma mentre il primo, dopo anni di protezionismo, finì per riconoscerne i limiti e i pericoli, il secondo sembra celebrare proprio quegli aspetti che il predecessore aveva ripudiato. Una lezione che, proprio in queste ore di trattative con l’Ue, occorrerebbe ricordare. L’analisi di Lorenzo Castellani, professore di Storia delle istituzioni politiche presso la Luiss Guido Carli