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Il legame tra Hezbollah e l’Iran si sta incrinando? L’analisi del prof. Teti

Di Antonio Teti

Recenti attacchi a installazioni iraniane non hanno visto una risposta militare da parte di Hezbollah, che ha preferito limitarsi a dichiarazioni di solidarietà. La scelta riflette vulnerabilità strategiche e l’attuale priorità del gruppo: la propria sopravvivenza. L’analisi di Antonio Teti, professore dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara

Combattere oggi per costruire la pace domani. Lezioni ucraine dal Nato Public Forum

Al forum parallelo al vertice Nato, i ministri della Difesa ucraino e britannico e il titolare degli Esteri olandese discutono come garantire una pace duratura. La forza militare resta centrale, ma pesano anche la diplomazia e la ricostruzione economica

Vi racconto l'effetto domino globale dell'Iran. Scrive Sisci

La sconfitta degli ayatollah aumenta la pressione su Mosca e Pechino. Ma le conseguenze potrebbero non essere lineari. L’America ha bisogno di una strategia globale per la Cina. L’analisi di Francesco Sisci, direttore di Appia Institute

Reggerà la tregua di Trump? Redeaelli spiega gli obiettivi di Iran e Israele

Donald Trump annuncia un cessate il fuoco tra Iran e Israele, mediato dal Qatar, ma la tregua appare fragile. Teheran ha risposto simbolicamente ai raid Usa per evitare l’escalation, mentre Israele punta a dimostrare forza senza un piano politico chiaro. Per il prof. Redaelli (Cattolica), il regime iraniano è in difficoltà e dovrà scegliere tra clandestinità nucleare o compromesso

Cosa c’è nella nuova strategia di sicurezza nazionale Uk

Il Regno Unito ha pubblicato una nuova strategia di sicurezza verso il 5% del prodotto interno lordo entro il 2035. Centrale l’approccio “all-of-society” e l’audit sulla Cina, vista come sfida strategica da gestire con pragmatismo e difese rafforzate

Italia-Libia, il business come leva geopolitica (anche a Bengasi)

La premier Giorgia Meloni avverte che l’est e il sud della Libia sono già le principali teste di ponte della Russia in Africa. Per l’Italia è urgente impedire che Mosca rafforzi la propria influenza nel Mediterraneo attraverso la Libia. E il business con Bengasi può essere una chiave

L’Iran attacca basi americane in Medio Oriente. Ma l’escalation è controllata

Una decina di missili iraniani sono stati lanciati contro obiettivi militari americani in Medio Oriente. Sotto la salva missilistica per ora ci sono le basi in Qatar e Iraq. È la rappresaglia per il raid di due giorni fa. Trump minaccia risposte ancora più violente. Teheran non poteva non colpire, ma la risposta per ora sembra limitata

Usa, Israele e Iran. La carta diplomatica dell’Italia spiegata dall’amb. Castellaneta

L’Italia, grazie all’iniziativa del ministro Tajani, si propone come ponte per rilanciare il negoziato sul nucleare iraniano e, in un contesto europeo improntato alla cautela, sceglie la strada della mediazione e della de-escalation, evitando coinvolgimenti militari e tutelando gli interessi nazionali legati a commercio ed energia. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta

Con Piano Mattei e Global Gateway l’Africa può cambiare passo. Parla Zubairu (Afc)

Il ceo dell’Africa Finance Corporation spiega a Formiche.net le necessità e le opportunità del continente. A margine dell’evento di Villa Pamphilij, Samaila Zubairu ragiona su cosa sta facendo la sua corporation, gli accordi recentemente siglati con l’Italia e i campi operativi, dall’energia alle supply chain

Quanto peserà l’opinione pubblica sul conflitto in Medio Oriente. Scrive il gen. Jean

Il futuro del conflitto è largamente imprevedibile. Sarà influenzato in Iran e, soprattutto, negli Usa dalle reazioni delle opinioni pubbliche. Irrilevanti saranno invece le pressioni di attori esterni, in particolare delle istituzioni multilaterali, quali l’Onu o l’Ue. Il commento del generale Carlo Jean

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