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Così Putin e Xi vogliono creare un nuovo ordine energetico. Parla Sassi

Tra Mosca e Pechino ci sono ampie convergenze su energia e politica. Mentre la Russia cerca di aggirare le sanzioni e preservare lo status di potenza esportatrice, la Cina riflette su equilibri internazionali e sicurezza energetica, ed entrambe guardano al Sud globale. L’esperto di geopolitica energetica mappa risorse, strategie e la relazione tra le autocrazie

Perché le province sono tornate di moda. Lo spiega il prof. Barone

Di Giulia Gigante

Secondo l’ordinario di diritto amministrativo all’Università di Catania, le province meritano di essere ripristinate e di esercitare le loro funzioni. E, soprattutto, è impensabile affrontare il tema dell’autonomia differenziata senza prevedere una perequazione dello Stato in favore del Mezzogiorno per uniformare i LEP su tutto il territorio nazionale

Auto elettriche, l'ombra della Cina e i rischi delle case green. Parla Mantovani

Secondo la capogruppo di FdI in Commissione politiche europee “l’agenda green seguita dall’Unione europea nell’ambito del pacchetto ‘Fit for 55’ prevede tempi molto stretti, impensabili per realizzare una riqualificazione di tutto il patrimonio immobiliare entro pochi anni senza generare costi sociali”. E sui biocombustibili lo scopo sarà principalmente arginare la “desertificazione industriale e la dipendenza dalla Cina”

Non lasciamo che Xi e Putin ci ingannino. Parla l’inviato americano Rubin

Intervista esclusiva con il coordinatore del Global Engagement Center al dipartimento di Stato. Se Pechino vuole contribuire alla fine della guerra, convinca Mosca a fermare l’invasione, dice. I due regimi stanno “avvelenando i pozzi” tramite il loro allineamento “quasi totale” sulla propaganda (tra bio-lab e colpe alla Nato). Dell’Italia di Meloni dice: “Un forte alleato, ha lavorato molto bene con gli Stati Uniti e con i suoi colleghi in Europa”

Sulla (giusta) riforma francese ci guadagna Le Pen. L'analisi di Ceccanti

Secondo il costituzionalista la riforma delle pensioni “era necessaria: il sistema precedente era insostenibile”. L’opposizione ha “ottenuto il miglior risultato possibile: ha scaricato su Macron e Borne l’incombenza di questa riforma, fiaccando governo e presidenza”

Non solo flussi, le minacce ibride che incombono sull'Ue secondo Bonfrisco

Sicurezza e diversificazione dell’approvvigionamento energetico: “L’Italia è stata capace di raccogliere attorno a sé consenso e alleanze. Roma e Berlino legate dalla capacità produttiva. Il Patto di stabilità? Mi auguro che alcuni commissari non abbiano più un approccio obsoleto”. Conversazione con l’europarlamentare della Lega

Non solo Ucraina. La partnership Xi-Putin vista da Politi

L’esperta del King’s College valuta l’incontro tra i leader di Cina e Russia come un momento in cui si intensificheranno soprattutto le relazioni commerciali, e questo fornirà a Pechino una leva per avanzare maggiori richieste politiche a Mosca

Cosa c'è (davvero) dietro le crisi di Credit Suisse e Svb. Parla Angeloni

​Intervista all’economista ed ex membro del Comitato esecutivo della Bce. Dal 2008 ad oggi ci è stato detto che le banche dovevano poter fallire, ma l’intervento parastatale sull’istituto svizzero è un’ammissione di fallimento. Svb è saltata perché non ha retto al rialzo dei tassi, dopo anni di espansione monetaria. Lagarde? Fa bene a tirare dritto

Il Pd sempre con l'Ucraina. E sulle mosse cinesi in Medio Oriente... Parla Alfieri

Il senatore del Pd commenta l’addestramento dei militari ucraini in Italia (per usare strumenti di difesa dai missili russi): “La formazione è prevista dall’alleanza atlantica. L’Italia, in questo modo, ottempera a un impegno preso. E aiuta l’Ucraina a difendersi dall’aggressione russa”. E spiega perché Pd e 5Stelle presentano risoluzioni diverse

Putin e Prigozhin, dopo il mandante tocca all'esecutore? Risponde l'amb. Pontecorvo

“Se è iniziato il riposizionamento di potere in ottica futura? Non è da escludere, però l’ottica credo sia parecchio futura a meno di rovesci spaventosi. Qualora accadesse l’incalcolabile a Mosca, Prigozhin sarebbe uno di quelli in prima fila ma non l’unico. Citerei Sergei Lavrov ma anche Aleksej Miller”. Conversazione con l’ambasciatore Stefano Pontecorvo, già senior civilian representative della Nato in Afghanistan

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