“Putin vuole avere una posizione dominante in Ucraina, perché a prescindere dai costi a livello umano, in termini di tempo, in termini economici e così via, ha identificato la questione ucraina come fondamentale alla sopravvivenza del proprio regime. Il presidente russo combatterà per quanto sarà necessario combattere, con ogni mezzo necessario”. Conversazione con Giovanni Savino, docente presso l’Università Federico II
intervista
Costruire con mattoni nuovi. Lo spirito del Meeting di Rimini 2025 nelle parole di Forlani
Il Meeting di Rimini 2025 si annuncia come un luogo di contraddizione fertile: parlare di deserto in un tempo di iperconnessione, di speranza mentre la cronaca restituisce scenari di guerra, di costruzione mentre il Paese discute di crisi e riforme. Un paradosso che si scioglie nella concretezza di un popolo di volontari che rende possibile una settimana fitta di appuntamenti, dialoghi istituzionali e testimonianze. Tanti i big in programma compresa la premier Meloni e i due ex premier Draghi e Letta. Il colloquio con il direttore della kermesse, Emmanuele Forlani
La forza di Trump si misurerà sulla capacità di ridimensionare le richieste di Putin. Parla Rosato
La forza persuasiva di Trump, sostiene Ettore Rosato, vicepresidente di Azione e membro della III Commissione (Affari Esteri e Comunitari), “non si misurerà sulla capacità di convincere Zelensky ad accettare una resa, ma di ridimensionare le aspettative di Putin: serve un accordo di pace, non una resa incondizionata di Kyiv”
L’Italia supporti l’identità di Taiwan, dalla politica alla cultura. Parla l'amb. Tsai
Taiwan rivendica la propria identità e la difende su più piani: culturale, politico, tecnologico. L’ambasciatore Vicent Tsai sottolinea come l’Italia, con la sua tradizione diplomatica e il suo peso culturale, possa essere un partner strategico in questo percorso
Il cambio di passo dell'Europa guida la possibile pace in Ucraina. La versione di Bremmer
“Putin non si aspettava che gli europei rafforzassero in modo significativo il loro sostegno all’Ucraina, né che gli americani si allineassero maggiormente a questo sostegno. Ed è per questo che ha deciso di venire ad Anchorage. E se arriverà ad incontrare Zelensky, cosa che chiaramente preferirebbe non fare, questo cambiamento nella posizione di Putin avverrà solo perché vede che l’Occidente è più forte nel sostegno all’Ucraina rispetto a febbraio”. Conversazione con Ian Bremmer, fondatore e presidente di GZero Media ed Eurasia Group
Dopo Washington, l'Europa deve ripartire da De Gasperi. Parla Mannino
Il vertice di Washington ha restituito l’immagine di un’alleanza occidentale attraversata da tensioni e fragilità, soprattutto sul fronte della leadership americana. In questo quadro, la riflessione storica diventa bussola per interpretare le sfide attuali. È Calogero Mannino, già ministro e storico esponente della Democrazia cristiana, che invita a guardare al patrimonio politico e ideale di De Gasperi e dei padri fondatori dell’Europa per comprendere il presente: un Occidente che rischia di perdere la propria coesione e un’Europa chiamata a dotarsi finalmente di una difesa comune
Meloni porta a Washington l’unità dell’Occidente. Parla il prof. Cristin
Il professore Renato Cristin vede nel vertice di Washington il compimento della visione di Giorgia Meloni: l’unità occidentale come unica risposta alla crisi identitaria. Israele e Ucraina modelli di eroismo, con l’Italia punto di equilibrio contro l’asse Russia-Cina-Iran-Nord Corea
Sbaglia chi, per fare dispetto a Trump, vuole consegnare l’Europa alla Cina. La versione di Fidanza
Intervista al capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo e vice presidente di Ecr Party: “Il governo Meloni ha reimpostato il rapporto con la Cina nel giusto binario, abbandonando la Via della Seta”, ma non solo. I dazi? “Trump vuole riorientare le catene del valore, anche noi europei dobbiamo fare questa scelta: catene più corte e affidabili, preferibilmente occidentali, sono il luogo giusto per diffondere il made in Italy”
Trump, Putin e l’arte del negoziato impossibile. Parla Yali
“Putin non è interessato a fermare la guerra o a congelare il fronte, perché le sue condizioni riguardano la revoca delle sanzioni occidentali”. A due giorni dal vertice tra Usa e Russia e nel giorno della videoconferenza tra il presidente degli Stati Uniti, il presidente ucraino e i leader europei, Maksym Yali, professore associato presso il dipartimento di Relazioni Internazionali della National Aviation University di Kyiv, spiega a Formiche.net i possibili scenari sulla guerra in Ucraina
Pd e 5 Stelle in cerca di unità, Meloni senza salti nel buio. Le regionali viste da Galli
“In caso di pareggio tre a tre sarebbe un grosso successo per la destra. Cinque a uno invece sarebbe un grosso successo per la sinistra”, spiega Carlo Galli, docente dell’Alma Mater Università di Bologna. E mentre Meloni si avvicina con tranquillità alla partita delle regionali, il Pd ancora cerca una sintesi con il Movimento 5 Stelle