Dall’Ucraina al G7, passando per il Vaticano e Washington: l’Italia prova a inserirsi nel grande gioco diplomatico. Ma la pace resta lontana e le condizioni tra le parti sembrano inconciliabili. “La carta su cui punta Giorgia Meloni è la presunta prossimità ideologica con l’amministrazione Trump e quindi la possibilità di svolgere un ruolo se non di mediazione, sicuramente di facilitazione del dialogo”. Intervista ad Antonio Missiroli, ex-direttore dell’Euiss e già assistente del segretario generale della Nato
intervista
Gaza, si abbassi la tensione sui civili. Ma sia chiara la condanna ad Hamas. Parla Loperfido
L’omicidio dei due diplomatici israeliani a Washington è allarmante. La situazione a Gaza è sempre più delicata, ma le pressioni sulla popolazione civile, che sta soffrendo da tempo, vanno assolutamente allentate. Durante la missione Osce, confronto con gli Usa sulle modalità di anti-terrorismo. I rapporti con l’Italia? Meloni è vista come alleato affidabile (anche in Ue). Colloquio con il deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Loperfido
Pesi e contrappesi dietro ai negoziati di pace in Ucraina. La lettura di Lesser
Nel contesto di uno stallo militare e di un riassestamento geopolitico, ci sono margini per una nuova fase negoziale sulla guerra in Ucraina. Il Vaticano emerge come spazio simbolico e neutrale, mentre attori chiave come gli Stati Uniti, la Turchia e l’Italia sono considerati fondamentali per facilitare il processo. Intervista a Ian Lesser, vicepresidente del German Marshall Fund
Vi spiego il ruolo della diplomazia Vaticana per la pace giusta in Ucraina. Parla Fattorini
Il Vaticano sarà centrale negli sforzi diplomatici per arrivare a una pace giusta in Ucraina. Il nuovo pontefice ha una proiezione geopolitica che riporta al centro l’Occidente e gli impegni assunti con il vicepresidente statunitense Vance rafforzano gli organismi internazionali. Il rapporto Santa Sede-Meloni? Equilibrato e proficuo. Ora la premier si muova nel solco di De Gasperi. Colloquio con Emma Fattorini, docente emerita de La Sapienza
Vi spiego cosa nasconde Putin dietro alla telefonata con Trump. Parla Keir Giles
La strategia russa continua a puntare sulla diplomazia come strumento per rallentare le pressioni internazionali e guadagnare tempo, mentre sul campo si consolidano le posizioni militari e si cercano nuovi vantaggi territoriali a fronte di una trattativa che appare più illusoria che concreta. Conversazione con Keir Giles, direttore del Conflict Studies Research Centre e senior consulting fellow of the Russia and Eurasia Programme di Chatam House
La pace non conviene a Putin. Bozzo spiega la strategia russa
Due mesi dopo il loro ultimo colloquio, Trump e Putin riprendono il dialogo sul dossier ucraino. Trump vuole risultati per rafforzare la propria immagine, mentre Putin mira a guadagnare tempo per consolidare i territori occupati. Il rischio? Un nuovo nulla di fatto. Intervista a Luciano Bozzo, professore di Relazioni internazionali alla Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze
Perché Meloni fa bene all’Europa. Parla Valbona Zeneli
Secondo Valbona Zeneli, senior fellow presso Europe Center e la Transatlantic Security Initiative dell’Atlantic Council, l’Italia gioca un ruolo strategico nel dialogo euro-atlantico grazie alla leadership pragmatica di Giorgia Meloni. Rafforzare i legami Ue-Usa, anche attraverso un accordo commerciale, è cruciale per affrontare le sfide globali e garantire la coesione geopolitica occidentale
Più dati, meno emissioni. La trasformazione digitale che rivoluziona il trasporto aereo
Nel suo ultimo report, Air Transport IT Insights 2024, Sita fotografa un settore in piena trasformazione. Sergio Colella, presidente Europa di Sita, racconta come l’integrazione tra intelligenza artificiale, sostenibilità e cyber-resilienza stia ridisegnando il futuro degli aeroporti e dei voli. Dalla gestione dei flussi al nuovo design degli spazi, passando per cloud e Saf, l’innovazione diventa la rotta obbligata
Difesa Ue, conventio ad escludendum per l'Italia? L'accusa di Gambino (Ecr)
Intervista all’europarlamentare di Ecr/FdI, vicepresidente della Commissione Difesa: “Il testo votato dal Parlamento europeo presenta una serie di vincoli che sembrano cuciti su misura per rafforzare le grandi industrie di Francia e Germania, escludendo o marginalizzando Paesi come l’Italia”, spiega. E sui rapporti con Stati Uniti e Regno Unito, in ambito Nato e industriale, aggiunge: “Sono parte integrante del nostro sistema di sicurezza”
Sulle regole digitali serve un confronto con gli Usa, ma l'Ue tenga il punto. La versione di Benifei (Pd)
A Washington stanno aumentando la pressione affinché Bruxelles allenti alcune leggi, come il Digital Services Act (Dsa), che limitano le aziende statunitensi. Si tratta dell’ennesimo capitolo, non l’ultimo, di una battaglia su due modus operandi opposti. Brando Benifei, europarlamentare Pd: “L’Ue fa bene a tenere il punto sui suoi valori, ma lo scontro va evitato a tutti i costi”