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L'Ue smetta di andare col cappello in mano. Gli auspici di Pittella sulla plenaria di Strasburgo

Sono tanti i segnali, anche autorevoli, che indicano come il tempo dell’Europa inerme e indolente debba finire con grande urgenza. Piuttosto, occorre concentrarsi sui dossier strategici facendo in modo di elaborare politiche di difesa comune efficaci, superando i veti e lavorando per una maggiore integrazione. Questo servirà anche a stabilire un rapporto più saldo con l’alleato transatlantico. Preoccupa la situazione francese. Colloquio con l’ex vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella

Roma non è più l’anello debole d’Europa. La visione dei conservatori raccontata da Giordano

“Macron è crollato al 15% nei sondaggi, Starmer è già travolto da proteste crescenti. L’Italia, invece, rappresenta l’opposto. In Ucraina non andrà nessun soldato italiano. La transizione è sostenibile se si difende l’occupazione. L’Europa? Smetta di essere vittima di utopie regolatorie”. Conversazione con il segretario generale di Ecr Antonio Giordano

Perché l’incontro MbS-MbZ è importante per il Golfo. Risponde Bianco

“C’è oggi un’opportunità di leadership regionale/internazionale per i Paesi del Golfo. Ma se ognuno tira dalla propria parte, questa opportunità non si concretizza. Meglio allora mettersi insieme per preservare interessi comuni e portare a frutto questa possibilità”, spiega a Formiche.net Cinzia Bianco, esperta di Golfo dell’European Council on Foreign Relations

I progressisti ritrovino la politica partecipata. Gli antidoti di Giuliano Amato alla crisi

Di Flavia Giacobbe

La sinistra attraversa una crisi profonda in Europa e negli Usa. Secondo Giuliano Amato, le cause vanno cercate nella perdita del radicamento territoriale, nell’incapacità di rispondere alle disuguaglianze e in una comunicazione calata dall’alto. Per rilanciare la spinta progressista serve la politica partecipata, fatta anche dal basso e guardandosi negli occhi. Se usano soltanto la strumentazione dei sondaggi, o il comunicatore politico che gli spiega gli esiti, vinceranno i conservatori

Gli arresti di Viterbo e la sicurezza nazionale. L’operazione della festa di Santa Rosa letta da Bertolotti

Gli arresti a Viterbo, durante la festa di Santa Rosa, accendono ancora una volta i riflettori sul lavoro delle agenzie di informazione e delle forze dell’ordine italiane. Monitoraggio ed analisi delle informazioni continue, insieme ad una lunga tradizione di contrasto al terrorismo e all’eversione. Parla Claudio Bertolotti, direttore di Start InSight

È la Cina la chiave del puzzle ucraino. Procaccini spiega perché

“Non possiamo far finta di non vedere che esiste un asse formato dalla Cina, dalla Russia, ma anche dalla Corea del Nord e dall’Iran, il cosiddetto quartetto del caos, che ha un atteggiamento estremamente ostile nei confronti dell’Occidente”. Conversazione con il co-presidente del gruppo dei Conservatori di Ecr, Nicola Procaccini

Occhio all'idillio tra Putin e Xi. Forchielli passa ai raggi x l'alleanza tra Russia, Cina e India

L’alleanza tra il capo del Cremlino e il leader cinese non è mai stata così tanto solida. I dazi hanno spinto l’India tra le braccia della Cina, ora gli Stati Uniti potrebbero essere più isolati di quanto si creda. Il gasdotto Power of Siberia 2? Non è detto che si faccia. Sui pannelli solari l’Italia e l’Europa si sono mosse con 20 anni di ritardo, la vera battaglia deve essere sulle auto elettriche. Intervista ad Alberto Forchielli, economista, saggista e imprenditore

Quale lezione per Roma dallo show multipolare della Sco? Risponde Di Liddo

La Shanghai Cooperation Organization sta ridisegnando l’ordine globale. Per l’Italia è al tempo stesso una sfida e un’opportunità, spiega Marco Di Liddo, direttore del Cesi. Il vertice di Tianjin mostra l’avanzata della multipolarità, e come Roma dovrebbe modellare il proprio posto nel sistema internazionale che si sta creando

Ucraina e 11 settembre. Il nesso con l'art. 5 secondo Minuto Rizzo

L’esperto diplomatico, quando era vicesegretario della Nato, fu presente alle discussioni dopo l’attacco alle Torri Gemelle che coinvolsero gli alleati Nato nella solidarietà agli Usa, attaccati dal terrorismo internazionale: “Oltre all’art. 5 bisognerebbe cercare un consenso internazionale come un Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di una serie di Paesi che possa firmare un trattato per garantire la frontiera Ucraina”

Brava Italia ad anticipare la fine della dipendenza europea dalla Cina. Parla Pelanda

Estromettere i componenti cinesi dalle aste per gli incentivi al fotovoltaico vuol dire aver gettato il cuore oltre l’ostacolo e mandato un chiaro segnale a chi in Ue ancora tentenna: ridurre la dipendenza dalla Cina è possibile. Ma a un patto. Intervista all’economista e saggista, Carlo Pelanda

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