Il governo cinese corre per dettare gli standard globali. Un esempio? Difendere i diritti umani sarebbe, per Pechino, una violazione del diritto internazionale. E lo stesso rischia di accadere anche con la tecnologia. Un tema che ci riguarda, visti i recenti casi di videosorveglianza “made in China”
James Bond
Cyber-resilienza, la chiave è il rapporto pubblico-privato. Scrivono Chittaro e Setola
Perché la sicurezza aziendale può essere la chiave del futuro partenariato pubblico-privato nell’arena cibernetica. Il commento di Andrea Chittaro, presidente di Aipsa, e del professor Roberto Setola, direttore del master in Homeland Security presso il Campus bio-medico di Roma
Come fermare la disinformazione che corre sui social. Scrive Razzante
I rimedi per trasformare l’ecosistema digitale in un ambiente sano, sicuro, democratico, inclusivo e solidale non possono essere solo di natura repressiva. Le proposte di Ruben Razzante, docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano e curatore del volume “La Rete che vorrei” (Franco Angeli)
La strada per ripensare la cybersecurity nazionale. Scrive il prof. Colajanni
Nella futura architettura cyber nazionale un ruolo strategico fondamentale spetta alla formazione perché il livello cyber del Paese non maturerà per decreto. Le università hanno dimostrato di essere disponibili, ma non è sufficiente. L’analisi del professor Michele Colajanni (Università di Bologna)
Abolire il tribunale militare? Ampliamone i poteri. Leotta (AMMI) risponde a Capaldo
Giuseppe Leotta, Presidente dell’AMMI (Associazione nazionale dei magistrati militari) risponde all’articolo di Giancarlo Capaldo pubblicato da Formiche.net. Abolire la giurisdizione militare in tempo di pace? Meglio ampliarne le competenze così da aggiornare il codice (che risale al 1941) per armonizzare la materia e alleviare il carico della giustizia ordinaria. La discussione, anche con la politica, è aperta
Come sarà la cyber-agency italiana? Ipotesi e scenari
Farà capo al premier e sarà al di fuori del sistema intelligence (con cui parlerà). L’agenzia cyber annunciata dall’autorità delegata degli 007 Gabrielli rivoluzionerà la governance italiana (con la benedizione del Quirinale). Ecco come
Copasir, perché la guida spetta all’opposizione. Il commento di Paganini e Morelli
Per legge la presidenza del comitato spetta ad un rappresentante dell’opposizione. Il presidente in carica è un rappresentante della Lega, che adesso è al governo. Ecco una via d’uscita dallo stallo. Il commento di Pietro Paganini e Raffaello Morelli (Competere)
Nucleare iraniano in fiamme. E se non fosse un attacco cyber di Israele?
Teheran annuncia di aver identificato il sabotatore dell’impianto di Natanz. L’avvocato Mele: “Non mi sorprenderebbe se la strategia fosse quella di dirottare l’attenzione iraniana su un attacco cyber (israeliano) per distoglierla dagli operativi che sul campo hanno condotto questo attacco”. E se ci fosse lo zampino dei Pasdaran?
Biot è un traditore. Ma ha ancora senso la procura militare? Scrive G. Capaldo
Nel caso Biot sono entrati in gioco Aisi, Ros, Stato maggiore della Difesa, la Procura e il Tribunale di Roma, ministero degli Esteri e pure la Procura militare. Giancarlo Capaldo, ex procuratore aggiunto a Roma e responsabile del pool antiterrorismo, riflette sull’opportunità di mantenere la giustizia militare in tempo di pace, davanti al rischio di conflitti di giurisdizione
La rivoluzione cyber di Gabrielli? Avanti tutta. Soi e Martino spiegano come
Da dove nasce la rivoluzione cyber annunciata dal sottosegretario Gabrielli? Quali possono essere gli sviluppi? Il modello tedesco e la necessità di una nuova legge. L’analisi del prefetto Adriano Soi e Luigi Martino (UniFi)