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Il vertice Onu e le contraddizioni globali sul clima. L’intervento di Clini

Greta Thunberg e milioni di giovani chiedono ai governanti e ai politici di assumersi la responsabilità di decisioni che richiedono visioni di lungo periodo, in molti casi difficilmente compatibili con quelle legate alle scadenze elettorali. Un bel problema, perché la democrazia rappresentativa si regge sul consenso e spesso il consenso “fa a pugni” con le visioni di lungo periodo. I…

La Cina vuole giocare la partita afghana. Il negoziato con i talebani

La Cina sta cercando di sfruttare il dossier Afghanistan per sorpassare gli Stati Uniti su un fronte politico-diplomatico di primo piano. Una delegazione di nove membri dei Talebani guidata dal mullah Abdul Ghani Baradar (uno dei fondatori dell'organizzazione e capo dell'ufficio diplomatico, che ha sede a Doha) è oggi a Pechino per parlare con Deng Xijun, rappresentante speciale della Cina per…

Thomas Cook, quando il marchio non basta per volare

Dopo 178 anni, Thomas Cook dichiara fallimento lasciando a terra 150.000 passeggeri e annullando un milione di biglietti futuri. Una crisi causata dal cambio del mercato dei viaggi e da errori di strategia. La sede inglese, i 22.000 dipendenti e 94 aerei non sono bastati a ottenere un prestito-ponte dal governo britannico. Finirà tutto nelle mani del socio di maggioranza…

#AmericanDemo - Bistecche e democrats. Benvenuti in Iowa

Jack Kerouac scriveva in On the road: "Le ragazze più carine del mondo vivono a Des Moines". Sono qui da due giorni, non ho modo per confermare o negare, fatto sta che questa città del Midwest si presenta per quello che ti aspetti davvero dall'America. Le strade sono grandi, le auto sono grosse, il cielo sembra schiacciare le nuvole a…

Orbán all'attacco. Ma dei sovranisti italiani

Lasciamo perdere il deprimente dibattito sulle merendine e relativa tassazione (innescato da una imprudente ed  in parte ingenua risposta del premier Conte ad una domanda di Bruno Vespa) per concentrarci sul fatto politico (a mio avviso) più rilevante del fine settimana (ma sottovalutato da molti per pigrizia intellettuale), vale a dire l’intervento del primo ministro ungherese Viktor Orbán al meeting Atreju…

La svolta europea, la Golden green rule e la nuova sinistra. La versione di Pittella

Di Gianni Pittella

Che l'Europa sia a un punto di svolta si dice e si scrive da sessant'anni ogni qual volta fatti politici ne hanno messo a dura prova l'evoluzione integrazionista. Fu così per il fallimento della Comunità della Difesa dopo la guerra in Korea, per la stasi prima del rilancio di Messina, per la crisi della sedia vuota di De Gaulle, per…

Lo sguardo dei cattolici verso il Pd e Italia viva. Il commento di Mario Giro

Il governo Monti salvò l’Italia dalla caduta economica; il governo Conte 2 deve salvare il nostro paese dalla crisi morale. La polarizzazione dell’odio e del disprezzo seminata in questi anni ha raggiunto punte mai viste. Il sovranismo ha cercato (e cercherà ancora) di cambiare la natura e l’indole degli italiani, istillando la cultura del nemico, dividendo i cittadini in “buoni…

Dopo la bufala della flat tax ora tocca alla slim tax. La versione di Giacalone

Quando un governo è animato da tanta bontà la mano corre a nascondere il portafoglio. Il sospetto che la passione sia l’avvio della tassazione è più che fondato. Per capirsi: merendine, bibite e voli aerei sono già tassati. Come tutto o quasi. Ciò cui si assiste è la ricerca di una nobile motivazione per procurarsi ulteriore gettito. La prova di…

Le divisioni del centrodestra? La prova della legge elettorale. Analisi di Capozzi

Le valutazioni divergenti emerse ancora una volta tra i partiti del centrodestra in materia elettorale dimostrano che l'identità e gli equilibri di quello schieramento politico sono ancora in via di non scontata ridefinizione. Quello che nei decenni scorsi fu la coalizione "berlusconiana" ha decisamente spostato il suo baricentro negli ultimi anni, con il progressivo declino di Forza Italia, la crescita…

Il clima che cambia e le proteste che montano. La riflessione del prof. Pennisi

Questo fine settimana, la manifestazione "mondiale" dei giovani a favore di politiche, programmi e misure che rallentino (e, nell’ipotesi migliore, blocchino) il cambiamento climatico sarebbero dovuto essere un segnale importante e pacifico a favore di uno sviluppo maggiormente sostenibile dell’attuale. Purtroppo, il diavolo ci ha messo lo zampino e sono diventate, a New York, una dimostrazione marcatamente contro il capitalismo…

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