Si scrive Iva, si legge catastrofe. Se davvero il governo gialloverde non riuscirà a trovare i soldi necessari per disinnescare le clausole di salvaguardia incastonate nella manovra (e frutto a loro volta dell'accordo con l'Ue) per il 2020 (23 miliardi di nuove tasse, 9 solo di Iva) e per il 2021 (28 miliardi di nuove imposte, di cui 13 di…
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Susanna Camusso e il risveglio (apparente) dei sindacati confederali sulla manovra
Improvvisamente, dopo settimane di dichiarazioni sottotono sulla manovra del governo, la segretaria uscente della Cgil Susanna Camusso, anche a nome dei colleghi della Cisl e della Uil, ha affermato che se l’esecutivo non darà ascolto alle loro richieste, esso ricorrerà allo strumento della mobilitazione. Le stesse organizzazioni sindacali nei giorni scorsi erano state ricevute dal presidente del Consiglio Conte a…
Perché le bandiere bruciate a Roma sono un campanello d'allarme per il governo
Bruciare una bandiera, qualunque bandiera, è sempre un pessimo segnale. Quando nel giro di pochi giorni se ne bruciano di uguali in momenti diversi bisognerebbe cominciare a preoccuparsi: una è un indizio, due sono una coincidenza, la terza (la famosa prova secondo Agatha Christie) costituirebbe un serio segnale di allarme per il governo e per l’ordine pubblico. Negli ultimi giorni…
Ucraina, sanzioni, Siria. Perché Putin può dormire notti tranquille (per ora)
Una conferenza stampa lunga, variegata, senza sostanziali sorprese, di fronte al salone dell’International Trade Center di Mosca riempito fino all’orlo da più di 1700 cronisti, ha chiuso il 2018 di Vladimir Putin. Un anno difficile, segnato da un’economia a rilento e una politica estera molto onerosa per la popolazione, che però porta con sé qualche successo non irrilevante. L’ultimo in…
La strategia di Trump tra Siria e Afghanistan spiegata da Castellaneta
Il ritiro dalla Siria e la riduzione del contingente in Afghanistan non sono il frutto di uno sbalzo d'umore di Donald Trump. Rispondono piuttosto a una strategia razionale che, nel solco già tracciato dall'amministrazione Obama, contiene un invito (“indiretto ma chiaro”) agli alleati europei affinché si assumano maggiori responsabilità. Parola di Giovanni Castellaneta, attuale segretario generale dell’Iniziativa adriatico-ionica (Iai), presidente…
La risposta Ue ai cyber attacchi passa da infrastrutture occidentali. Parla Giulio Terzi
"Quanto ci hanno detto gli analisti di Area1 è una doccia fredda per l’Europa, ma fa emergere una realtà quasi scontata. Le comunicazioni diplomatiche non sufficientemente protette". A crederlo è Giulio Terzi di Sant'Agata, già ministro degli Esteri e ambasciatore in Israele e negli Stati Uniti, oggi presidente della società di sicurezza informatica Cybaze, che in una conversazione con Formiche.net…
Usa fuori dall'Afghanistan? È una vecchia idea (politica) di Trump
Nei giorni scorsi le forze armate statunitensi hanno ricevuto l'ordine di iniziare a pianificare il ritiro di circa la metà delle truppe schierate in Afghanistan. La notizia è iniziata a circolare sui media giovedì, partita dal Wall Street Journal che ha fatto il secondo scoop del genere in pochi giorni, dopo che quello riguardante il ritiro dalla Siria – il giornale della finanza americana, di proprietà…
Perché James Mattis lascia il Pentagono
Già logorato da diversi dossier, il rapporto tra il capo del Pentagono e il presidente non ha retto all’ipotesi di ritiro del contingente americano dalla Siria, troppo duro da digerire per l’ex generale dei Marines. “Hai il diritto di avere un segretario alla Difesa le cui visioni siano allineate meglio con le tue”, ha così scritto James Mattis a Donald…
Così Erdogan ha fatto (per ora) retromarcia sulla Siria
Ha tuonato parecchio, però la tempesta, almeno per il momento, sembra rimandata. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha detto che la Turchia ha deciso di post porre l’attacco nel nord della Siria, che aveva come compito quello di sgomberare le aree sotto il controllo dello Ypg, il partito armato curdo siriano, che Ankara considera un’estensione del Pkk, il Partito…
Cosa c'è dietro il rimpasto di governo in Germania? L'anno zero della politica teutonica
In attesa di capire se il 2020 sarà l'anno in cui Angela Merkel farà davvero un passo indietro anche dalla guida del governo, ecco i primi rumors di rimpasto che si susseguono dopo la vittoria di Annegret Kramp-Karrembauer alla testa della Cdu. Il suo principale competitor, Frederich Merz, anche in virtù della sua età, non sembra voler perdere questa occasione…