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Perché l'Italicum è salutare per il sistema tripolare che nasce dalle regionali

Alla mezzanotte di domenica 31 maggio, i dati più rilevanti che sembrano emergere dalla tornata elettorale sono due. Il primo è che si delinea un sistema tripolare: tre poli – Pd, Centro-destra e M5S – sono capaci di collocarsi al livello nazionale al di sopra del venti per cento dei voti, nessuno sopra il quaranta. Il secondo è che il…

Elezioni regionali, solo Grillo e Salvini possono davvero festeggiare

Vittoria... impresentabile. La gente vota sempre meno. L'antipolitica resta anti. L'unico vero vincitore è la... Bindi. Se si votasse oggi, il 40% per il Pd sarebbe lontanissimo anche con l'Italicum. E dunque si suderebbe anche per Palazzo Chigi e per fare una maggioranza. Il "partito pigliatutto" o della Nazione non si è materializzato. Tranne che in Liguria (dove ne prende…

Elezioni regionali, chi ha vinto e chi ha perso

Alle 5 di mattina, quando alle prime luci dell'alba lo stato maggiore del Pd renziano esce dal Nazareno, la linea concordata con il segretario Matteo Renzi è chiara: “Abbiamo vinto le regionali. La Liguria? Tutta colpa di Cofferati e Civati che l'hanno regalata a Toti”. Facile semplificazione dopo la nottata elettorale con più di un brivido lungo la schiena. Non…

Renzi è ancora renziano?

Che sta succedendo al renzismo e alla narrazione renziana? La domanda non è del tutto peregrina, in attesa dei risultati definitivi del voto regionale. Eh sì, perché l'interrogativo prescinde anche dell'esito delle elezioni per il Pd (tanto si troverà sempre il modo di dire di aver vinto... anche se è finita 5 a 2). I candidati governatori del Pd sono…

Che cosa (non) penso di Matteo Salvini

Non sono leghista. Di più: non ho mai votato Lega. Ma per ragioni di lavoro, nei tanti anni in cui ho lungamente battuto il marciapiede della professione giornalistica, ho seguito questo movimento molto da vicino. L’ho fatto con quell’istintiva curiosità che, come raccomandava Montanelli a noi, allora “garzoni di bottega”, è la prima dote che deve avere un giornalista. La…

Perché Renzi ha sbagliato a candidare De Luca. Parola dell'avvocato Pellegrino

"La questione che abbiamo promosso riguarda direttamente il sindaco di Napoli De Magistris e solo di riflesso Vincenzo De Luca. Il Movimento difesa del cittadino ha deciso di promuovere quell'azione perché da quando è in vigore la legge Severino ci sono stati decine di amministratori sospesi, che sono rimasti 'colpiti' dalla norma, e ci sono stati molti pronunciamenti del giudice…

Elezioni Regionali 2015. Tutti gli approfondimenti nello speciale di Formiche.net

Sette regioni al voto domenica 31 maggio. I cittadini di Campania, Puglia, Veneto, Toscana, Marche, Umbria e Liguria dovranno scegliere chi governerà le regioni per i prossimi cinque anni. Ventuno milioni di italiani al voto. Si vota fino alle 23, poi arriveranno exit poll e proiezioni. Saranno diffusi due dati sull'affluenza: alle 12 e alle 19. Una campagna elettorale non…

Elezioni regionali, ecco i sogni proibiti di Renzi

Da queste elezioni regionali e comunali Matteo Renzi avrà comunque qualcosa da guadagnare, a dispetto delle apparenze e di quanti ne auspicano l’indebolimento, o lo scivolamento sulla buccia di banana della lista dei candidati “impresentabili” diffusa all’ultimo momento dalla commissione parlamentare antimafia presieduta dall’antirenziana Rosy Bindi. Una lista comprensiva, a sorpresa, di Vincenzo De Luca: l’ex sindaco di Salerno candidato…

Bindi, De Luca e l'inguacchio elettorale

Chi è causa del suo mal pianga se stesso. E' quello che nella sostanza dice Rosy Bindi, la presidente della Commissione Antimafia che ha stilato la lista dei 16 "impresentabili" ("ma non li ho chiamati io così", sottolinea la Bindi) candidati alle elezioni regionali del 31 maggio. Ma se gli "impresentabili" sono indicati dalla commissione bicamerale Antimafia di fatto si…

L'arma del referendum nei servizi pubblici essenziali

Il ministro Del Rio intervistato dal “Messaggero” il 30 aprile ha dichiarato che decisioni come lo sciopero dei trasporti in una città debbano riscuotere il consenso della maggioranza dei lavoratori, come da tempo capita in Germania. Considerazioni del tutto condivisibili perché nei servizi pubblici la natura del conflitto va al di là di un confronto circoscritto tra datore di lavoro…

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