Giorgia Meloni in Europa vuole contare. Perciò ha preso le distanze da Marine Le Pen, perciò ha assicurato ad Ursula von der Leyen i voti del proprio partito per la riconferma alla presidenza della Commissione europea. Se la percezione di Orban non cambierà e se Orban entrerà davvero nel gruppo dei Conservatori, la premier acquisirebbe una maggiore forza parlamentare, ma potrebbe essere messa nelle condizioni di non poterla usare
Politica
C'era una volta Tatarella, gollista che stupiva senza apparire. Il ricordo di De Tomaso
Sono trascorsi 25 anni dalla scomparsa del “ministro dell’Armonia”, protagonista della svolta di Fiuggi che portò al battesimo di Alleanza Nazionale. Nessuno ha mai più occupato il suo posto di mediatore. E oggi lo scudo Tatarella farebbe molto comodo a Giorgia Meloni
La protesta dei trattori vista dall'Appennino. L'intervento del commissario Castelli
Nella protesta di questi giorni degli agricoltori europei, dall’osservatorio delle aree colpite dalla sequenza sismica del 2016-2017 mi pare di vedere in filigrana una delle tante contraddizioni che hanno caratterizzato molte politiche europee (e italiane) degli ultimi decenni. L’intervento di Guido Castelli, commissario straordinario Sisma 2016
Vi racconto l'attualità del padre nobile di An. Parla Fabrizio Tatarella
A venticinque anni dalla scomparsa di Pinuccio Tatarella, padre nobile della destra italiana, un convegno in due momenti per approfondirne il pensiero. Dall’atlantismo al partito conservatore di massa, l’attualità della sua visione, anche nell’azione politica di Meloni, raccontata da Fabrizio Tatarella, vicepresidente della Fondazione Tatarella
Sgarbi deve fare Sgarbi. E basta. Il commento di Arditti
In fondo chi è Vittorio Sgarbi? Un bastian contrario di destra-centro, un maestro dell’invettiva e della polemica, un meraviglioso seminatore di idee e racconti che sanno di bellezza e cultura. Come può tutto questo richiudersi dentro la parola sottosegretario, talmente orribile da rendersi per sua natura respingente? Semplicemente non può ed un cultore del bello dovrebbe capirlo al volo
Meloni, Orbàn e il rafforzamento nazionale dell’Italia. Il commento di Ippolito
Il punto vincente di Meloni è costituito proprio dalle positive relazioni internazionali e dalla capacità di portare a casa risultati rilevanti per noi. Il più recente tra questi è stato ottenere l’entrata di Orbàn nel gruppo dei Conservatori europei, un’adesione molto positiva soprattutto per due ragioni. Ecco quali nel commento di Benedetto Ippolito
L'Occidente è in crisi? Evidenze e cure
Di cosa si è parlato nel convegno “Il suicidio dell’Occidente”, svoltosi il 31 gennaio a Roma, nella Sala Capitolare della Biblioteca del Senato. Il racconto Achille Paliotta
Salvini gioca a destra. Pd-5Stelle uniti? Ci perde Conte. Parla Tarchi
La protesta degli agricoltori al di là di qualche simpatia per le forze populiste rischia di aumentare il livello dell’astensionismo alle Europee. Il caso Salis è un fronte aperto, in cui Salvini tenta di attrarre voti a destra. Schlein è in difficoltà e i dissidi con i cattolici non sono rimarginabili. E a Conte non conviene l’alleanza col Pd. Conversazione con il politologo Marco Tarchi
I trattori sull’Ue spianano la strada a Putin? L’affondo di Cazzola
La resa di Bruxelles è meno singolare di quella dei governi nazionali, i quali si sono precipitati a dare ragione agli agricoltori che li criticavano, salvo ricorrere alla solita manfrina di scaricare il barile sul tavolo dell’Unione. Il commento di Giuliano Cazzola
Siamo in piena capocrazia? I dubbi di Tivelli
Il fenomeno della capocrazia non riguarda solo la super capa Giorgia Meloni, che detiene la sua leadership di partito e di governo molto saldamente e con rigore quasi thatceriano e Fratelli d’Italia. Sono diventati, infatti, capi o cape anche quelli che erano leader di altri partiti. Il commento di Luigi Tivelli
















