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La trappola del progressismo e il bivio del Ppe. Parla Adornato

Il conservatorismo italiano ha davanti a sé un’occasione storica. Meloni rappresenta il ritorno della politica dopo decenni di ubriacatura populista e nuovista. Dovrà adesso costruire intorno a sé una classe dirigente che abbia uno spessore più evidente.  Conversazione con il giornalista e saggista, già deputato, Ferdinando Adornato

Renzi e la (possibile) alleanza con conservatori e popolari. L'analisi di D'Alimonte

I temi della campagna elettorale saranno sempre di interesse nazionale ma declinati in chiave europea. Renzi oggi gode di maggior credito in Europa che in Italia. Il centro è possibile che, sulla carta, si allei con Popolari e Conservatori. E la soglia al 4%? Segnale sbagliato. Conversazione con Roberto D’Alimonte, fondatore del Luiss-Cise, Centro italiano di studi elettorali

Il governo è solido ma occhio al consenso. Il Radar Swg

Circa il 38% degli italiani si dice molto preoccupato dall’andamento dei prezzi sul mercato. L’opinione pubblica si ritrova a ridurre l’affidamento che aveva riposto, dall’autunno in poi, nelle prospettive proprie e del Paese. I partiti di governo registrano un lieve calo di consenso, pur mantenendosi saldamente maggioritari. Sale il Movimento 5 Stelle

La via dell'arabesco che congiunge Bologna ad Ustica. Il commento di Cangini

Volendo ricostruire i rapporti che intercorsero tra lo Stato italiano e i terroristi arabi, giova la lettura del post, scritto sulla base di documenti desecretati, che l’ex condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni, ha pubblicato su Facebook e che riproponiamo integralmente

Perché è decisiva l’organizzazione dei (e nei) partiti. Scrive Merlo

Per i partiti realmente e autenticamente democratici, la democrazia interna non può essere un optional o un elemento transitorio ma deve diventare un aspetto costitutivo e strutturale della stessa organizzazione dei partiti. Il commento di Giorgio Merlo

Leadership, egemonia culturale e giustizia. Riformisti e conservatori a confronto

Le visioni di conservatori e riformisti a confronto nella giornata organizzata da Nazione Futura e dalla fondazione Ottimisti e Razionali. Tra gli ospiti il viceministro alla Giustizia, Sisto, il ministro Valditara e l’ex presidente della Camera, Luciano Violante

Come leggo le parole di Amato su Ustica. L’opinione di Mayer

Se non si continua a cercare con ostinazione la verità anche a più di 40 anni dalla strage, la credibilità occidentale sarà ad alto rischio. Il commento di Marco Mayer

Il partito dei presidenti di Regione? Zaia, De Luca, Emiliano e il mooddismo autonomista

Luca Zaia apre ad un indirizzamento: o la Lega si quieta su un piano autonomista ed europeista oppure il presidente della regione Veneto è pronto ad un’altra azione politica. Che potrebbe vederne i contorni su due direzioni: la prima in vista delle elezioni europee, la seconda dando vita idealmente al partito del fare regionale a cui si accoderebbero sul piano delle caratteristiche politiche Michele Emiliano e Vincenzo De Luca. Il commento di Angelo Lucarella

Contro il progressismo, popolarismo e non armi spuntate. Scrive Chiapello

Di Giancarlo Chiapello

Giancarlo Chiapello, segreteria nazionale Popolari/Italia Popolare, prende spunto da un articolo di Galli della Loggia sul Corriere della Sera per riflettere sul progressismo dei nostri tempi e aprire una riflessione centrata sulla critica del bipolarismo

Così i conservatori di Ecr riformeranno l'Ue. La visione di Procaccini (FdI)

Intervista al co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento Europeo: “L’Ue di domani? Un modello confederale, non uno Stato unico. Numero uno della Commissione eletto da cittadini? Ogni volta che il corpo elettorale è coinvolto nelle scelte è sempre positivo. Il Patto di stabilità? Prevedo che anche la Germania, per la prima volta, sarà meno falco e più colomba”

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