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Tutte le tappe che porteranno alla formazione del governo. Scrive Lippolis

Non si può credere che la formazione del prossimo esecutivo possa prescindere da passaggi essenziali previsti dalla Costituzione. Dall’insediamento delle Camere alle consultazioni col Capo dello Stato, sono tante le tappe da percorrere. Le racconta il costituzionalista Vincenzo Lippolis, tra prassi e scelte inusuali

Frizioni sul Pnrr, ma per Castellani resta l'idillio con Draghi sulla Finanziaria

Il politologo della Luiss: “Meloni si deve muovere in modo tattico sul Next Generation Eu, anche per scardinare i pregiudizi su di lei e sul prossimo governo. Non dovrà ridiscutere e modificare il Pnrr in maniera sostanziale nei contenuti, nei tempi e nelle cifre”. E sull’esecutivo: “La guida sarà senz’altro politica ma non escludo che agli Esteri, al Mef e all’Interno ci saranno alcuni tecnici di vaglia”

Retroscena Pd, una donna al Nazareno? L'analisi di D'Anna

Il Pd ha un futuro o resterà ancorato al passato? A 10 giorni dalla sconfitta elettorale, la Direzione nazionale mette il dito nella piaga delle cause del fallimento e su come voltare pagina. Fra le possibili vie d’uscita emerge quella di affidare la segreteria a una donna. L’analisi di Gianfranco D’Anna

populismo

I populisti e la questione sociale. Scrive Merlo

Di Giorgio Merlo

Secondo l’ex deputato Pd Giorgio Merlo, la “questione sociale” è troppo importante per il futuro democratico del nostro Paese per non essere affrontata o per essere strumentalizzata da forze populiste e qualunquiste. Serve una profonda inversione di rotta e, soprattutto, una rinnovata assunzione di responsabilità di una cultura politica, quella cattolico-sociale, che da troppi anni ormai vive ai margini della dialettica politica italiana

Cara Meloni, è Draghi il tuo prezioso alleato. Vietato litigare

L’importanza di un rapporto solido è utile anzitutto al Paese e non di meno alla Meloni. Il punto non è rimpallare le responsabilità ma è come andare avanti. Si può andare avanti solo se uniti

Cosa succede al salvinismo se al Senato la spunta Calderoli

Il suo nome come seconda carica dello Stato potrebbe essere la prima mossa interna della Lega post salviniana che inizia un’altra pagina della sua storia. Dai territori musi lunghi, anche per Fontana e Crippa. E c’è chi guarda al nuovo corso di Romeo e Molinari

Fini e Meloni, il percorso verso il trionfo politico. L'opinione di Zacchera

Rammarico e forse nostalgia in Fini per occasioni perdute, ma la storia – come sempre – non si costruisce quando è ormai passato l’attimo fuggente. In questo senso può restare però a Fini la soddisfazione di aver visto nella Meloni una leader già diversi anni fa, quando nessuno l’avrebbe scommesso. L’opinione di Marco Zacchera

Come la sinistra reagisce al ritorno in campo di Veltroni, D'Alema e Bersani

Bazoli (Pd): “Trovo surreale sia i consigli del giorno dopo sia i consigli a sciogliersi: non siamo a un punto morto. Per fortuna che c’è il Partito democratico: teniamocelo stretto”. Scotto (Art1): “Una chiamata interurbana a tutto il campo largo prima del congresso? Nessuno si sciolga, insieme costruiamo una nuova idea del mondo con meno liberismo e più collettivo”

Sul senso fascista dell'antifascismo. Il commento di Ippolito

La cosa importante è non accompagnare mai quello che si ritiene giusto, destra o sinistra, tradizione o modernità, Stato o individuo, doveri o diritti che siano, ad una mentalità manichea nei riguardi degli altri da cui si dissente. Perché è quest’ultimo il segno sicuro che si sta inseguendo un metodo di azione fascista. Il commento di Benedetto Ippolito

Campagna elettorale, promossi e bocciati (nella comunicazione)

Di Umberto Malusà

Lo stile comunicativo della campagna elettorale non ha brillato, eppure si possono riconoscere meriti e demeriti. I primi a Calenda e Meloni, che hanno saputo parlare in modo chiaro agli elettori, i secondi a Letta e Salvini, poco efficaci nelle loro strategie. L’intervento di Umberto Malusà

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