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A sinistra non c'è il Centro. La riflessione di Giorgio Merlo

Di Giorgio Merlo

È del tutto normale che ritorni una politica di centro nel nostro Paese, ispirata ad una spiccata cultura di governo e accompagnata da quel buon senso che in epoca di populismo trionfante è stato spazzato via. Ma il Pd non è la sponda giusta. La riflessione di Giorgio Merlo

Energia, debito sano e transizione (impossibile). Sapelli a tutto campo

L’economista dà la sua ricetta, che rimanda il  passaggio alle rinnovabili: “Proseguire sulla strada dell’approvvigionamento energetico, iniziare a scavare per estrarre gas e petrolio e riaprire le centrali a carbone. Altrimenti chiuderanno migliaia di imprese”. Per questo, e per aiutarle, “serve uno scostamento da 50 miliardi, un debito sano”

Non piangete sull'astensionismo. Le motivazioni di chi non vota

Politici e commentatori, spargete lacrime sulla vostra inadeguata capacità di comprensione delle motivazioni di chi non vota. Gianfranco Pasquino li divide in tre gruppi: non voglio, non posso, nessuno me l’ha chiesto. Ecco chi sono

Niente sondaggi, siamo gonzi. Breve storia di un divieto anacronistico

Un divieto nato per non esporre gli elettori a possibili rilevazioni gonfiate o truccate, che però permette ai candidati di far rimbalzare per giorni i numeri diffusi nell’ultimo giorno di “libertà”. L’analisi di Domenico Giordano di Arcadia

Una campagna scadente provoca il rifiuto degli elettori

Nel centrodestra il presidenzialismo, poi la flat tax, indi la pace fiscale, e ancora l’immigrazione, l’autonomia differenziata, i ministeri al Nord. Dall’altra parte cannabis, unioni civili, jus scholae, ddl Zan. Questioni importanti, ma non prioritarie. Chi propone provvedimenti innovativi nel settore della sanità, della scuola, della università, del welfare, del lavoro, dell’occupazione?

I doveri di Carlo&Matteo per non sprecare un'occasione storica

Calenda e Renzi devono prendere atto con onestà intellettuale che il loro patto deve andare ben oltre le candidature per essere una cosa seria. Devono creare un movimento articolato sul territorio, non disponibile ad accordi al ribasso e puntare a costruire un polo liberale che arrivi fino alle prossime elezioni. Il corsivo di Arditti

Andrea De Maria Pd

Campo largo e voto utile. De Maria (Pd) sulla forza del centrosinistra

Il deputato uscente e candidato al collegio di Carpi: “Qualunque voto che potrebbe sostenere la coalizione di centrosinistra e che si perde su liste ininfluenti per vincere i collegi è un regalo alla destra”. E sull’energia: “Tetto europeo al prezzo del gas, raddoppio del credito di imposta sull’energia elettrica ed efficacia della tassazione per gli extra-profitti”

Oltre le critiche, vi spiego il blocco navale proposto da Fdi. Parla Cirielli

“Sì ai pattugliamenti comuni delle aree più frequentate da scafisti e trafficanti di esseri umani” afferma il Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia a Formiche.net. E sulla solidarietà: “Non per i migranti economici, serve invece di fronte all’emergenza ucraina, dove veramente c’è una guerra e milioni di persone scappano”

Perché Meloni invoca il rischio stabilità. Il mosaico di Fusi

Se la maggioranza di centrodestra si divide e il centrosinistra si sfarina, chi e in che modo potrà assicurare stabilità e linearità d’azione governativa? Si sarà costretti a varare l’ennesimo esecutivo di larghe intese? Per evitarlo, la leader di Fdi punta alle riforme istituzionali. Ma per quelle dovrebbe coinvolgere l’opposizione. Rischiando di frantumare ancora di più la propria coalizione…

L'importanza del voto. La lezione inglese secondo Mastrapasqua

I nostri partiti potrebbero prendere d’esempio quelli inglesi che mantengono stretto e irrinunciabile il rapporto con gli elettori e con il territorio. I nostri notai istituzionali potrebbero ispirarsi alla prassi democratica di chi sa piegarsi alla scelta degli elettori. Il commento di Antonio Mastrapasqua

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