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Centrodestra a stelle e strisce. Una bussola

Il via vai a Villa Taverna, il lavorìo dei pontieri per spegnere le polemiche russe, il team atlantista nella società civile. Da Giorgetti a Zanni, da Valentini ad Urso, da Crolla a Giubilei. Guida ragionata all’American connection nel centrodestra

La democrazia sostanziale e il centrodestra vincente

Lega, FdI e FI godono di un unico corpo elettorale da nord a sud, con un’unica mentalità. La trazione di Meloni non altera per nulla questa logica tradizionale della coalizione, se non il presupposto della inseparabilità del centro dalla destra, accordo che eviterà di cadere nel difetto più grande in cui è incorso il centrodestra, vale a dire il trasformismo velleitario dei personalismi. Il commento di Benedetto Ippolito

Putinismo di ritorno (e come fermarlo)

Di Fabrizio Cicchitto

Era tutto prevedibile, perché era (quasi) tutto noto. Salvini e le trame putiniane, Berlusconi e gli occhiolini all’amico al Cremlino. Prepariamoci a una campagna piena di tristi dejavu. Giorgia Meloni saprà uscirne fuori? Il corsivo di Fabrizio Cicchitto

L'alleanza col M5S è finita. Così il Pd risolve i suoi problemi al centro. Parla Franchi

L’editorialista del Corriere della Sera: “Allontanandosi dal centro delle città la sinistra è stata sempre più debole e poi è diventata debolissima. Dove deve arrivare ora? Ecco, questo credo che sia il concetto recuperabile”

Andare controcorrente per conquistare la normalità. Scrive Bonanni

Si ha la sensazione che gran parte dei soggetti politici siano stati ideati solo per tifosi, arrabbiati, per persone che amano più la pancia che la riflessione, mentre molti elettori vagano apolidi alla ricerca della politica normale. Per riportarli al voto si dovrà dare prova di coraggio nel porsi fuori dall’attuale corrente

Phisikk du role - Il candidato premier

Sarebbe giusto spiegare che i voti di fiducia il capo del governo se li deve guadagnare in Parlamento e che, se nessuna forza o coalizione è in grado di avere l’autosufficienza, si tenta la via di un super partes per garantire un governo al Paese. È il caso di Draghi ma anche dei due governi che l’hanno preceduto. E non viene indicato prima agli elettori, proprio perché non è votato dalla gente. La rubrica di Pino Pisicchio

Con Meloni sarà fine dei giochi russi. Parla Delmastro (FdI)

Intervista al deputato e responsabile Esteri di FdI: i Cinque Stelle i veri sospettati del patatrac (russo?) del governo ma Salvini faccia attenzione a chi si circonda. Meloni garanzia euroatlantica, sposterà a ovest la bilancia del centrodestra. Premiership? Con lei i giochetti non funzionano

Giorgia Meloni per fare la premier deve chiarire certe ambiguità. Parla Magatti

Il sociologo e saggista: “Meloni è molto vicina alle istanze dei Paesi di Visegrád e questa vicinanza mal si concilia con il posizionamento attuale dell’Italia sullo scacchiere europeo”. E il Pd? “L’aver lavorato fino a ora per l’alleanza con i grillini lo penalizza”

Putin, unire i puntini. Cosa vuole (davvero) la Russia a Roma

Sì, nelle ambasciate, specie quelle russe, da sempre spie e feluche si danno il cambio. E sì, se in Russia contattassimo un partito di opposizione, succederebbe il finimondo. Ma nella polemica sul caso Salvini manca un dato di realtà. Il commento del prof. Giovanni Savino

Conte, la sinistra sociale e Donat-Cattin. Scrive Merlo

Di Giorgio Merlo

Tutti coloro che ricavano la loro ispirazione ideale e culturale dal filone del cattolicesimo sociale per giustificare il proprio impegno politico, non possono assistere passivamente di fronte a chi si appropria di un ruolo che semplicemente non gli appartiene

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