Le strade sembrano inevitabilmente divise. Chi andrà con Conte dovrà capire cosa vuole essere il nuovo partito. Il partito personale funziona, ma per poco tempo. Chi resterà con Grillo avrà il compito di rifondare il Movimento, col rischio evidente di doverlo fare guardando nostalgicamente indietro e con la certezza di essere, oggi più che mai, in un partito padronale. L’analisi del politologo Luigi Di Gregorio
Politica
Femministi Lab, i dirigenti politici a scuola di parità di genere
Dal 2 al 9 luglio, un’iniziativa transpartitica che fa seguito alla prima esperienza di formazione realizzata nel 2020 da +Europa, che aveva formato 23 aspiranti leader politiche
Il gioco del Lotto e il gioco di Letta. Scrive Pennisi
Mentre al “gioco del Lotto”, il banco vince sempre (e l’erario incassa), nel “gioco del Letta”, il banco perde sempre (in termini di voti “virtuali” nei sondaggi, in attesa che si vada alle urne). Il “gioco del Letta” consiste nell’indovinare la prossima mossa sbagliata (in termini di peso elettorale) del segretario Pd
L'ultima mediazione di Di Maio. Ma c'è chi vuole sfiduciare Grillo
Luigi Di Maio a colloquio con Giuseppe Conte per tentare l’ultima mediazione e scongiurare la rottura col garante del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo. Ma l’ex premier dalla sua parte ha i numeri: consensi e parlamentari. Alcuni dei quali sono pronti a sfiduciare il Garante secondo l’art. 8
Roma secondo Michetti. Parla il candidato del centrodestra, tra rifiuti e stadio
L’emergenza rifiuti? “Roma ha bisogno di discariche di servizio e di impianti, su questo non possiamo permetterci di essere vaghi”. Lo stadio Flaminio alla Lazio? “Se la società confermasse il suo interesse, inizieremmo a lavorarci dal primo minuto”. Formiche.net intervisterà i candidati sindaco delle grandi città, oggi è il turno dell’avvocato “tribuno”
Né Grillo né Conte. Alfieri spiega la via riformista del Pd
Il Pd deve riscoprire la vocazione maggioritaria ma non deve sottovalutare il nascente partito di Giuseppe Conte. Alessandro Alfieri, senatore e volto di punta dell’ala riformista: avevamo consigliato prudenza, altri hanno cercato scorciatoie. Ora il Pd cammini sulle sue gambe, ma salviamo il salvabile alle amministrative
Grillo minaccia Crimi. O Rousseau o finisci a processo. Dibba, via dal governo
Con un nuovo post su Facebook il garante Grillo dà un ultimatum al reggente Vito Crimi: se non darà l’autorizzazione alla piattaforma Rousseau per votare su Comitato direttivo e Statuto sarà ritenuto personalmente responsabile per eventuali cause e ricorsi. Dalla Bolivia Di Battista propone un terzo quesito, mentre Roberta Lombardi si schiera contro Beppe
La "riformetta" anti-trasformisti? Non tocca il cuore del problema
Enrico Letta vuole impedire ai parlamentari di saltare da un gruppo all’altro modificando non la Costituzione ma i regolamenti parlamentari. Un’idea apprezzabile, ma se non si interviene sulla legge elettorale, non ci sarà vera democrazia rappresentativa. Il commento del costituzionalista Tommaso Edoardo Frosini, ordinario all’Università Suor Orsola Benincasa
Beppe Grillo, tra Tafazzi e Kronos. L'analisi di Arditti
La fatwa di ieri ci porta alla mente la saggezza degli antichi. Penso al drammatico epilogo di Kronos, figlio di Urano e padre di Zeus, che per timore che uno dei figli lo spodesti finisce per divorarli appena nati. Eppure alla fine verrà sconfitto da uno di essi…
Fare i mediatori nel Movimento è impossibile. Il mosaico di Fusi
Al dunque la scudisciata di Grillo rappresenta un mastodontico richiamo all’ordine per tutti. Nel senso che è stata riconfermata la caratteristica di una forza politica che non ammette figure intermedie tra il Capo e i seguaci