Ferve il dibattito sulla scelta della Lega di aderire al governo Draghi e su quella speculare di Fratelli d’Italia di starsene fuori. Che la competizione fra Giorgia Meloni e Matteo Salvini sia nei fatti, è un dato evidente e non da oggi.
Ma che essa generi divisioni insanabili fra i due principali partiti, e poi all’interno di ognuno di essi è francamente esagerato
Politica
Lega, dentro o fuori il governo Draghi? La bussola di Ocone
Migranti, quale strategia per Draghi? La road map di Pellicciari
Se i rider meritano una ufficializzazione, non fa eccezione il sistema dell’accoglienza dei migranti. Minniti aveva provato a riformare il mondo delle Ong, è stato bersagliato da un fronte bipartisan. Una road map per Draghi c’è. L’analisi di Igor Pellicciari, professore di Storia delle Relazioni internazionali alla Luiss e all’Università di Urbino
Orban bye bye. Perché c’è vita nel Ppe e sulla Cina... Parla De Meo (Fi)
Un addio doloroso, che però apre una nuova pagina. Salvatore De Meo, europarlamentare del Ppe fra le fila di Forza Italia, racconta le mosse dei popolari dopo il divorzio con Orban. Salvini? Alleati più a Roma che a Bruxelles. Ora una nuova strategia europea per la Cina
Conte e Letta, se le convergenze sono (troppo) parallele. Firmato De Masi
Il primo atto di Giuseppe Conte da leader del Movimento è aggiungere altre due stelle, all’insegna della svolta europea. Difficile tenere dentro tutti, l’anima governativa avrà la meglio. Letta? Con Conte convergenze (troppo) parallele. L’analisi del sociologo Domenico De Masi
Evitiamo il frullatore del semestre bianco
I partiti di maggioranza hanno dato ampia fiducia a Mattarella, al punto di sostenere un governo “del Presidente”. Dovrebbero chiedergli ad alta voce se è disponibile a non lasciare il Quirinale. Se dovessimo avviarci nel semestre bianco senza forti indicazioni della politica, saremmo destinati a entrare in una fase di turbolenza. Le previsioni di Antonio Mastrapasqua
Mosca (poco) cieca. Il partito putiniano in Italia svelato da Cicchitto
A differenza dei governi Conte I e II, con Draghi niente ambiguità sulla collocazione euro-atlantica del Paese. Eppure fra le sue fila, da Grillo a Salvini, c’è chi tifa la squadra avversaria, come dimostra la spy story romana. Il commento di Fabrizio Cicchitto, presidente di Riformismo e Libertà
Il federatore di Pd e M5S non sarà Conte. La versione di Pasquino
Quell’importantissimo compito e ruolo di federatore non toccherà certamente a un uomo. Una donna sarà la federatrice di un centro-sinistra, di gialli e rossi. Eppure, poco si può dire se non vengono differenziate le indicazioni e le proposte con riferimento ai livelli di governo e non vengono chiarite le condizioni di alleanze tuttora non facili. L’analisi di Gianfranco Pasquino
Evviva! Con Draghi niente più "salvo intese". Scrive Celotto
Forse in pochi se ne sono accorti ma a differenza di tutti i governi precedenti, l’esecutivo di Draghi ha adottato 9 decreti-legge, tutti pubblicati in Gazzetta entro 3 giorni al massimo, ma addirittura 7 il giorno stesso, come prescrive la legge
Cosa (non) torna della gita sovranista di Salvini. Scrive Alli
Chi si aspettava un nuovo gruppo sovranista, un asse Roma-Budapest-Varsavia, è rimasto deluso. La gita di Matteo Salvini con Orban e Morawiecki si è risolta in un ritrovo fra (quasi) amici. E il matrimonio non s’ha da fare, per dieci motivi. L’analisi di Paolo Alli
Il Conte verde sarà all'altezza della sfida? La bussola di Ocone
È l’ex premier la persona giusta per portare a termine la riconversione green del Movimento Cinque Stelle? Corrado Ocone valuta le sue ultime mosse