Non riesco a immaginare un governo Draghi – la personalità forse più apprezzata e presa a modello dal centrodestra liberale e popolare – che nasca senza un pieno e diretto sostegno dell’area che tante volte lo ha evocato come unica risorsa per salvare il Paese. Né credo che sia realizzabile un “governo della salvezza” costruito fotocopiando gli equilibri del precedente esecutivo, col modesto beneficio di un’astensione dei moderati: non sarebbe più tale, non servirebbe allo scopo
Politica
Draghi, prima il Recovery poi il Quirinale. Video-intervista a Lamberto Dini
Formiche.net ha intervistato l’ex Presidente del Consiglio, che insieme a Ciampi condivide lo stesso percorso che potrebbe intraprendere Draghi: prima in Banca d’Italia, poi a Palazzo Chigi. “Grazie al mio movimento, la sinistra andò al governo per la prima volta nella storia dell’Italia repubblicana. Ma per Draghi dopo non ci sarebbe un partito, c’è il Colle”
Dalle basse contrattazioni all'alto senso delle istituzioni. Cronaca ragionata di Tivelli
Vale la pena tentare una ricostruzione ragionata del passaggio politico istituzionale in atto, rinunciando all’arma dell’ironia, alla luce delle gravità delle emergenze in atto per il Paese e del grande rispetto verso i due attori istituzionali principali sulla scena, il Presidente della Repubblica e il presidente del consiglio incaricato
Sconfitta della politica? No, ma di alcuni politici... La versione di Pasquino
“Lasciate ogni speranza voi che entrate” nel mondo della cattiva politica e della non-politica. Espressi i dovuti riconoscimenti a Draghi per la sua personale dedizione, sarà il caso di pensare a altri protagonisti per la ricostruzione della Politica. Il commento del politologo Gianfranco Pasquino
Il Movimento alla fine appoggerà Draghi. De Masi spiega perché
Il docente emerito della Sapienza analizza le spaccature nell’ambito del Movimento 5 Stelle. Da barricadero a partito di sistema, il percorso è (quasi) compiuto. L’esempio lampante di questa maturazione? Luigi Di Maio”
Luigi Di Maio e quel dovere di ascoltare Draghi
Governare comporta responsabilità, ha detto Di Maio. E lo è ancor più quando si è la prima forza politica in Parlamento. L’esito di questo percorso non sarà facile, ma cambiare è segno di intelligenza, soprattutto quando lo si fa senza rinnegare nulla del passato
The Draghi cure for Italian foreign policy. Comparing readings from Washington to Brussels
The former ECB chief has been tasked with forming Italy’s next government. What impact will Mario Draghi have on Italy’s position on the geopolitical chess board, should he become PM? We asked a string of high-profile experts
Conte apre al governo Draghi, ma deve essere politico. Cosa vuol dire
“Auspico un governo politico che sia solido e abbia sufficiente coesione: le urgenze del Paese richiedono scelte politiche che non possono essere affidate a una squadra di tecnici”, ha affermato oggi Giuseppe Conte in merito all’esecutivo che Mario Draghi sta cercando di far nascere. Ma in che senso governo politico? E cosa voleva dire il premier dimissionario quando ha utilizzato insistentemente questa espressione?
Per governare domani, appoggia Draghi oggi. I consigli di Quagliariello al centrodestra
Il senatore di Idea-Cambiamo: “Se mancherà la fiducia al governo Draghi, rischieremo di avere un esecutivo Conte, con Draghi al posto di Conte, per esclusiva responsabilità delle forze di centrodestra”
Non era un partito di carta. Rondolino e il Pci per immagini
Quel cartoncino ripiegato che tutti portavamo nel portafoglio – così come le coccarde, i volantini, gli opuscoli, le medaglie, le cartoline raccolte in questo libro – è oggi il coriandolo colorato di un mondo che non c’è più. Estratti dal libro di Fabrizio Rondolino, “Il nostro PCI”, che contiene oltre 700 illustrazioni tra il 1921 e il 1991, pubblicato da Rizzoli