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Conte, gli statali e lo sciopero. Il corsivo di Pennisi

Su Il Corriere della Sera di ieri vengono riportate dichiarazioni del premier secondo cui la ragione per creare una maxistruttura per la gestione della Resilience and Recovery Facility risiede nel fatto che l’Unione europea “non si fida dei nostri burocrati”. Il corsivo di Giuseppe Pennisi

Renzi attacca, M5S frena. Così la maggioranza prova a ricompattarsi

In questa caotica fase politica dove la situazione cambia ogni mezza giornata, due cose sembrano più chiare: il Movimento 5 Stelle è stato costretto, come previsto, ad arrampicarsi sugli specchi per votare a favore della riforma e Renzi si è ripreso il centro della scena. Il rinvio del Consiglio dei ministri è la prova che fa sul serio e che Conte lo ha capito

Perché il Movimento non silurerà Conte. Parla De Masi

Il sociologo e ideologo del Movimento Cinque Stelle mette una mano sul fuoco: nessun incidente sul Mes. Di Maio e Conte sono i due politici più originali, troveranno la quadra. Biden? Difficile capisca i Cinque Stelle, anche perché gliene ha parlato Renzi…

La ciccia non è sul Mes, sarà un mercoledì da pavoni

Sul voto di domani sono in circolazione da giorni tre tesi quantomeno stravaganti (a voler essere benevoli), ma il dibattito sul Mes è già archiviato, anche perché gravido di conseguenze (potenziali) a 5-10 anni. Mentre i soldi del Next Generation Eu sono qui e adesso. La ciccia è tutta lì. L’analisi di Roberto Arditti

Il governo supererà la boa del Mes, ma Merkel... La bussola di Ocone

Conte non dovrebbe avere problemi di sorta per il voto di domani sul Mes, una piccola pattuglia di “responsabili” centristi dovrebbe ampiamente sopperire all’assenza o al voto contrario dei pochi grillini “duri e puri”. Dove però ancora una volta si decideranno le sorti del Paese, troppo “cicala” e “irresponsabile” ma anche too big to fail, sarà a Bruxelles

Così Conte (e il M5S) può arrivare al 2023. Parla Lusetti

Dimissioni di Conte, rimpasto, il Movimento che diventa partito. Renzo Lusetti, già capo dei giovani democristiani e protagonista della politica italiana per cinque legislature, spiega la vera corsa a ostacoli del governo. Nazareno bis? Non ci sono le condizioni

Diciamo sì alla riforma del Mes e a Forza Italia... Parla Saccone

Il senatore di FI-Udc a Formiche.net: “Quale centrodestra stiamo immaginando per il futuro? Quello appiattito contro l’Europa non è più una risorsa ma diventa una caserma. Sì alla riforma del Mes perché impedirebbe l’effetto troika”

Il dandy e la rottamatrice. Perché Politico.eu incorona Conte e Meloni

Il premier Giuseppe Conte è al primo posto nella lista dei “Doers”, Giorgia Meloni al terzo dei “Disrupters”. Ritratto di due leader agli antipodi (ma in competizione) che Politico.eu ha messo in cima della classifica Ue per il 2020

Dpcm Natale, Borges e le Faq per noi regnicoli. Scrive Celotto

Ormai la nostra vita “limitata” è questo. Angosciosi dubbi sulle cose che si possono e non si possono fare, ancor più in prossimità delle Feste. È un po’ come se fossimo tutti tornati adolescenti. Sotto un controllo vigile. Non più dei genitori, ma di uno Stato che dirige la nostra quotidianità

Perché la casa dei popolari è in Europa (nel segno di Francesco)

Di Giancarlo Chiapello

Mentre la politica italiana è sempre più ingarbugliata, pare strategica la partita che si gioca a Bruxelles. È lì che è possibile ricostruire il rango internazionale dell’Italia, di Paese fondatore e ponte tra Europa e bacino mediterraneo. L’intervento di Giancarlo Chiapello, politico e saggista, tra i fondatori nel 2004 e segretario organizzativo nazionale del movimento laico di ispirazione cristiana “Italia Popolare”

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