Salvini, con il sì anche se tardivo a Draghi, potrebbe guadagnare quella green card internazionale da spendere quando vincerà le prossime elezioni. E poi il ruolo del nord-Italia, che parla la lingua tedesca del business, e la mutazione antropologica dell’Ue alla base della vittoria della linea-Giorgetti
Politica
Cari Pd e M5S, giù il cappello da Mario Draghi. Firmato Giubilei
Il Capo dello Stato ha parlato di unità nazionale ma Pd e Cinque Stelle sembrano avere un solo obiettivo: escludere Matteo Salvini dal governo Draghi. Ma issare un “cordone sanitario” è un clamoroso errore. Il commento di Francesco Giubilei, presidente della Fondazione Tatarella
La nuova sovranità sarà globale o nazionale? Rispondono Amendola e Volpi
Che cos’è la nuova sovranità? Chi la definisce? Il dibattito alla Luiss con Bellodi, Letta, Amendola, Volpi, Severino e Massolo
La forza del patriottismo e i dubbi di Giorgia. La versione di Polillo
Se ci sorregge il patriottismo, se l’idea di Patria, dopo anni di oblio, torna ad essere sprone e punto di riferimento, nessuno può tirarsi indietro. Anche se questa partecipazione comporta il sacrificio di un interesse più immediato, che un’eventuale tornata elettorale avrebbe, forse, meglio garantito
Perché i patrioti della destra non possono tirarsi indietro. Scrive Malgieri
Gennaro Malgieri spiega perché il tentativo di un governo Draghi è autenticamente patriottico nel senso che se tutti, o la maggior parte dei soggetti politici, coopereranno nella riuscita dell’impresa, questa non potrà che essere qualificata come un atto di autentica generosità a salvaguardia del bene comune. Dal quale la destra parlamentare non dovrà sottrarsi
Pieno sostegno al governo Draghi. Carfagna schiera Forza Italia
Non riesco a immaginare un governo Draghi – la personalità forse più apprezzata e presa a modello dal centrodestra liberale e popolare – che nasca senza un pieno e diretto sostegno dell’area che tante volte lo ha evocato come unica risorsa per salvare il Paese. Né credo che sia realizzabile un “governo della salvezza” costruito fotocopiando gli equilibri del precedente esecutivo, col modesto beneficio di un’astensione dei moderati: non sarebbe più tale, non servirebbe allo scopo
Draghi, prima il Recovery poi il Quirinale. Video-intervista a Lamberto Dini
Formiche.net ha intervistato l’ex Presidente del Consiglio, che insieme a Ciampi condivide lo stesso percorso che potrebbe intraprendere Draghi: prima in Banca d’Italia, poi a Palazzo Chigi. “Grazie al mio movimento, la sinistra andò al governo per la prima volta nella storia dell’Italia repubblicana. Ma per Draghi dopo non ci sarebbe un partito, c’è il Colle”
Dalle basse contrattazioni all'alto senso delle istituzioni. Cronaca ragionata di Tivelli
Vale la pena tentare una ricostruzione ragionata del passaggio politico istituzionale in atto, rinunciando all’arma dell’ironia, alla luce delle gravità delle emergenze in atto per il Paese e del grande rispetto verso i due attori istituzionali principali sulla scena, il Presidente della Repubblica e il presidente del consiglio incaricato
Sconfitta della politica? No, ma di alcuni politici... La versione di Pasquino
“Lasciate ogni speranza voi che entrate” nel mondo della cattiva politica e della non-politica. Espressi i dovuti riconoscimenti a Draghi per la sua personale dedizione, sarà il caso di pensare a altri protagonisti per la ricostruzione della Politica. Il commento del politologo Gianfranco Pasquino
Il Movimento alla fine appoggerà Draghi. De Masi spiega perché
Il docente emerito della Sapienza analizza le spaccature nell’ambito del Movimento 5 Stelle. Da barricadero a partito di sistema, il percorso è (quasi) compiuto. L’esempio lampante di questa maturazione? Luigi Di Maio”
















