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Perché la visita di Abbas da Meloni conferma la centralità di Roma

Soprattutto alla luce di altre macro destabilizzazioni come quella in Mali, dove Al Qaeda intende allargare la crisi a tutta la regione del Sahel, lo sforzo italiano tarato sulla striscia assume ancora più valore. Il riferimento è non solo alla presenza militare nel centro aperto da Usa e Israele per promuovere la tregua, ma anche al grande obiettivo rappresentato dalla Conferenza di Ricostruzione in programma a metà novembre al Cairo, che l’Italia sta co-organizzando

Riforma delle migrazioni. La spinta di Roma e i desiderata di Berlino

Oggi a Roma le delegazioni di 27 Stati membri del Consiglio d’Europa hanno partecipato ad una riunione a livello di alti funzionari annunciata da Meloni a margine dello scorso Consiglio Europeo. Obiettivo, affrontare efficacemente le sfide della sicurezza e della moderna migrazione irregolare. Intanto la Germania chiede un giro di vite sui siriani

Il Centro di Prodi non esiste perché non l’ha mai voluto. L'opinione di Merlo

Prodi viene individuato come colui che invita con più forza il capo del Pd, Schlein, ad allargare il recinto politico ed elettorale dell’attuale campo largo rispetto al suo attuale profilo. Ora, però, e al di là delle varie interpretazioni politiche che si danno sulla reale volontà dell’ex capo dell’Ulivo, non c’è alcun dubbio che il Centro che viene attribuito a Prodi resta sostanzialmente un mistero. L’opinione di Giorgio Merlo

Il mestiere di sindacalista d’impresa. La lezione ancora valida di Giorgio Usai

Giorgio Usai, dirigente di Confindustria, è stato un modello di sindacalista d’impresa capace di unire etica, competenza e visione collettiva. Il suo mestiere, fondato su preparazione giuridica ed economica, richiede di comporre interessi diversi tra imprese e istituzioni, cercando il bene comune. La sua lezione resta attuale per una rappresentanza fondata su responsabilità e sintesi, non sulla mediazione. Il ritratto di Nicotri

Perché il Gabon è strategico per il Piano Mattei

La visita a Palazzo Chigi del Presidente della Repubblica del Gabon, Nguema, rafforza la proiezione del Piano Mattei in varie forme: dalla cooperazione bilaterale alle nuove progettazioni su energia e infrastrutture, fino allo space center di Malindi in Kenya

Al gala di Formiche l'Europa che fa sul serio

Una serata densa di visioni, confronti e prospettive, quella del Formiche European Gala, che si è tenuta ieri e che ha riunito alcuni tra i protagonisti più autorevoli delle istituzioni italiane ed europee. Puntuale il messaggio della presidente Metsola che invita l’Unione a passare a una dimensione più efficace nell’azione 

Competere, semplificare e crescere. I pilastri della nuova Europa secondo Fitto

Ridurre le barriere interne, costruire un’autonomia strategica reale, proiettarsi nel mondo non come spettatore ma come attore. La chiave di volta, secondo Fitto, sta proprio nella capacità di rendere la spesa europea più tempestiva e più mirata. L’intervento del vicepresidente esecutivo della Commissione Europea all’European Gala di Formiche

Così (con Giorgia Meloni) rendiamo l'Ue più forte. Parla Roberta Metsola

Io e Giorgia Meloni proveniamo da tradizioni politiche diverse, ma condividiamo lo stesso obiettivo: fare in modo che l’Europa funzioni per tutti. L’Ue ha mostrato fin dall’inizio un’unità straordinaria sulla Russia. Qualcosa che, prima della guerra, non avrei mai pensato possibile. Questa coesione ci ha permesso di sostenere l’Ucraina in ogni modo. Misure che, allineate a quelle degli Stati Uniti, testimoniano la forza della nostra cooperazione transatlantica. Intervista alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, a margine del Formiche European Gala 2025

Zakharova attacca l'Italia, ma la politica (tutta) replica compatta

La portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova attacca l’Italia, ancora una volta, approfittando del crollo della Torre dei Conti a Roma, mettendolo in correlazione con gli aiuti italiani a Kyiv. Le reazioni della politica nazionale, da tutte le latitudini, sono compatte. Il Pd chiede di convocare l’ambasciatore russo

Una riforma "nella Costituzione": sì a un giudice (ancora) più imparziale. La versione di Sterpa

Di Alessandro Sterpa

La riforma del Csm vuole rafforzare l’indipendenza dei giudici, separando le carriere e introducendo il sorteggio dei membri. L’obiettivo è superare le correnti interne e ridurre l’influenza politica. Un passo verso una magistratura più terza e trasparente, dopo anni di rinvii, il tema torna al centro del dibattito: Il referendum potrebbe sancire una svolta per la giustizia italiana. L’opinione del costituzionalista, ordinario all’università della Tuscia, Alessandro Sterpa

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