Non stiamo qui a ragionare di risultati elettorali o referendari perché a questo punto conviene aspettare lunedì quando avremo i dati reali, così potremo iniziare a vederne in atto le conseguenze. C’è però un tema di grande rilevanza che, a mio avviso, vive di vita propria, anche se finirà per essere influenzato non poco da quanto uscirà dalle urne: vale…
Politica
Regionali, il Pd rischia la crisi (il governo no). Parla Lina Palmerini
Una cosa è certa: comunque vada, non si torna allo status quo. Le elezioni regionali e il referendum sul taglio dei parlamentari non sono uno dei tanti banchi di prova del governo Conte bis. Sono il banco di prova. Da quando è nata un anno fa, la maggioranza rossogialla non ha mai rischiato di traballare tanto. Parola di Lina Palmerini,…
Che hai Fatto Dibba? Lo sfogo su Facebook contro il duo Conte-Travaglio
Alta tensione al Fatto Quotidiano. Il direttore Marco Travaglio ha un problema con un suo redattore speciale, Alessandro Di Battista. Che ricambia. In un lungo post su Facebook l’ex parlamentare pasdaran del Movimento Cinque Stelle, oggi professione reporter per il Fatto, se la prende con Travaglio che continua a tifare per il partito del voto disgiunto alle regionali e nel…
Perché votare No al referendum. Lo spiega Sofia Ventura
La principale ragione del No alla conferma della revisione costituzionale implicante il radicale taglio del numero dei parlamentari (Camera e Senato) è costituita dalla totale assenza di buone ragioni per procedere a questo taglio. Naturalmente i sostenitori del Sì di ragioni hanno tentato di proporne varie. Peraltro più o meno le stesse, politici, studiosi, commentatori, a ondate, come se i…
Votare Sì al referendum non è la fine della democrazia. Sabella spiega perché
Diciamolo subito: il taglio dei parlamentari è una riformicchia. Non cambia di molto la situazione vigente ma nemmeno è la fine della democrazia. E allora perché votare Sì? Intanto: più o meno un anno fa, l’8 ottobre 2019, la modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari veniva approvata in modo…
Ma i cattolici hanno bisogno di un partito? Il commento di D’Ambrosio
"Una medesima fede cristiana può condurre a impegni diversi", scriveva Paolo VI nel 1971. L’affermazione sintetica di Papa Montini si comprende più pienamente se si ricorda l’insegnamento del Vaticano II e, in materia di impegno politico, i suoi punti fondamentali. Prima di tutto la famosa precisazione: "La Chiesa, in ragione del suo ufficio e della sua competenza, in nessuna maniera…
È l’identità bellezza! La nuova politica nei tempi di pandemia secondo Gervasoni
Quando leggo certi commentatori convinti che la polarizzazione in politica, lascito della stagione populista, stia per finire, devo trattenere a stento le risate. Mi chiedo se per caso escano mai di casa, dalle mura spagnole milanesi o da quelle Aureliane romane, e se incontrino persone diverse dal solito giro universitario-giornalistico-bella gente (e a Roma anche perdigiorno vari e gente di…
Chi vince e chi perde. La bussola elettorale di Ocone
È inutile nasconderselo: i referendum in genere, e questo in particolare, hanno in Italia un valore politico che, in linea di principio, non dovrebbero avere. Questo in particolare, perché è stato fortemente voluto da una forza politica ben precisa, che ne ha fatto da sempre una battaglia simbolica e ideologica, riuscendo a far convergere su di esso in questa legislatura…
Snellire il Parlamento non basta. Il prof. Bozzi spiega perché No al referendum
Siamo alle battute finali della campagna sul referendum costituzionale che la Fondazione Einaudi ha coraggiosamente promosso per la difesa della democrazia rappresentativa prevista dalla Costituzione. L’improvvida revisione della Costituzione che si sottopone al giudizio dei cittadini è, in ordine di tempo, l’ultima manifestazione di una deriva illiberale e populista che pone sotto attacco la democrazia rappresentativa, umiliando il Parlamento e…
Dico Sì per riformare la democrazia. La versione di Invidia (M5S)
Ogni parlamentare conosce bene una cosa. La frustrazione di non riuscire a portare il cambiamento che avrebbe desiderato, di non materializzare quel senso di missione che lo ha motivato a candidarsi. Col tempo, alcuni colleghi, sedutisi sui reni dell’impotenza, arrivano purtroppo a vivere il ruolo come uno status e come uno stile di vita. Forse un po’ come quegli impiegati…