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La propaganda di Hamas indebolisce Israele. E sulle armi contro la Russia... La versione di Gruppioni

Di ritorno da una missione in Israele, la deputata di Italia Viva racconta a Formiche.net la sua esperienza facendo un punto della situazione sul conflitto e cercando di scardinare la retorica di Hamas. I terroristi vogliono isolare Israele facendolo apparire come carnefice agli occhi della comunità internazionale, sabotando gli Accordi di Abramo. Ma ci si dimentica del 7 ottobre. Usare le armi contro la Russia? Serve cautela: si rischia l’escalation

Ppe al bivio, schema italiano (con le destre) o ancora coalizione?

Seconda puntata di uno speciale sui gruppi che siederanno nel nuovo euro-emiciclo, questa volta tarato su mosse e aspirazioni dei Popolari. Il partito resterà centrale, ma con due opzioni distinte. Tutto dipenderà dalla mole dei voti…

L'abbraccio di Giorgetti, l'urlo di Renzi, il premio di Bossi. Queste le avete viste?

Il ministro dell’Economia abbraccia la vice prima ministra canadese, mentre il leader di Italia Viva si sgola per la campagna elettorale. Intanto a Umberto Bossi viene consegnato il premio Rosa Camuna. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

Vi racconto la svolta dell'Ue non più matrigna. Parla Sberna (FdI)

Intervista alla candidata di FdI, Antonella Sberna: “Fratelli d’Italia crede nell’Europa unita e vuole impegnarsi per un suo rafforzamento. Ma per fare ciò è necessaria una svolta. Dobbiamo tornare allo spirito dei padri fondatori che sognavano un’Europa unita su comuni valori di pace, sviluppo sociale ed economico, un’Europa solidale in grado di dare risposte ai grandi bisogni del continente. Dobbiamo tornare ad una politica che rimetta al centro i cittadini europei e i loro bisogni”

Chi ha torto e chi ragione su Falcone e la separazione delle carriere. L'opinione di Cangini

Nella speranza, forse vana, di porre fine una volta per tutte all’annosa querelle, vale la pena pubblicare un consistente estratto dell’intervista che Giovanni Falcone rilasciò a Mario Pirani di Repubblica il 3 ottobre 1991…

Verso le europee. Se la sinistra estrema può sottrarre seggi ai socialdemocratici

Prima puntata di uno speciale sui gruppi che siederanno nel nuovo euro-emiciclo. I socialisti stanno progressivamente prendendo atto che una fase politica e partitica di alleanze e combinazioni potrebbe essere messa alle spalle, dal momento che la crescita delle destre apre ad un blocco di tre forze che mai si era visto prima. L’asse Italia-Francia, il ruolo di Sahra Wagenknecht e le chances di Letta

Perché la riforma non inciderà sui tempi e i costi della giustizia. Parla Natoli

Nel vulcano incandescente delle prese di posizione sul disegno di legge Nordio, l’ex presidente della Corte d’Appello di Palermo e stretto collaboratore di Falcone contesta la tesi che il giudice antimafia sia stato l’antesignano della separazione delle carriere dei magistrati

Come siamo arrivati alla politica degli insulti. Il commento di Merlo

Giorgio Merlo spiega perché chi si stupisce e lancia strali contro la battuta di Giorgia Meloni finisce, come recita un vecchio proverbio, di incappare nel rischio che “quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”

Tutte le prove che Giorgia deve ancora sostenere. Scrive Polillo

Nel percorso seguito da Giorgia Meloni, un elemento balza agli occhi. La sua capacità di adeguarsi rapidamente alle condizioni date. Una sorta di presunto camaleontismo, come l’hanno accusata più volte i suoi oppositori. Senza capire invece che il pragmatismo è l’arma migliore da utilizzare. Ma ci sono alcune incognite e riguardano proprio la tenuta prospettica di Fratelli d’Italia. Ecco quali nel commento di Gianfranco Polillo

Separazione delle carriere, così finisce (forse) l'anomalia italiana. Scrive Cangini

L’Italia si avvia a diventare un Paese normale e Forza Italia può esibire, nel nome di Silvio Berlusconi, la propria riforma-bandiera al pari del premierato per Fratelli d’Italia e dell’autonomia differenziata per la Lega. Dirà il tempo se il “coraggio” dimostrato oggi è destinato a durare e se il destino della riforma costituzionale approvata dal Cdm è quello di finire impantanata in Parlamento come molti credono. Il commento di Andrea Cangini

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