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Nature Restoration Law. Opportunità o minaccia per l'Italia post-sisma? L'intervento di Castelli

Di Guido Castelli

Il regolamento Nature Restoration Law è la premessa di un vero e proprio attentato all’equilibrio uomo-natura su cui è stata costruita la storia millenaria dell’Italia. La ricostruzione che sta procedendo sull’Appennino centrale, dopo il sisma di otto anni fa, può diventare laboratorio di questa buona pratica, che smentisce l’eccesso di ideologismo ecologico che ancora alberga a Bruxelles e Strasburgo. L’intervento di Guido Castelli, commissario straordinario Sisma 2016

Formazione, precariato e futuro della didattica. La ministra Bernini al Meeting

Una struttura legislativa e normativa per dare una risposta al tema del precariato nel settore della formazione, la didattica innovativa e la necessità di lavorare per rafforzare l’orientamento dei ragazzi verso le scelte che caratterizzeranno il loro futuro. Lo Ius Scholae? Non è un problema per la tenuta della maggioranza. Cos’ha detto il ministro dell’Università, Anna Maria Bernini al Meeting di Rimini

Il Centro è Forza Italia, il resto è solo propaganda. La versione di Merlo

Forza Italia può declinare al meglio questa concreta opportunità politica se allarga i confini del partito a tutte le culture politiche e ai movimenti che sono riconducibili al Centro; se garantisce un autentico modello democratico al suo interno e se, soprattutto, si fa carico di un progetto politico schiettamente riformista e di governo. Il commento di Giorgio Merlo

Riuscirà Kamala Harris a dare vita e corpo a un’anima progressista? Risponde Pasquino

Gianfranco Pasquino legge l’ultima convention democratica e la sfida roosveltiana della candidata Harris. Il nuovo libro del professore emerito di Scienza politica, “Fuori di testa. Errori e orrori di politici e comunicatori” (Paesi Edizioni), sarà in libreria a settembre

La guerra ibrida del Cremlino e i don Abbondio in Rai. La versione di Borghi

Assoggettare la mente delle masse e dei singoli è uno degli obiettivi del Cremlino, perché è dal condizionamento dell’opinione pubblica, fuorviata da una incisiva logica di fabbricazione del consenso, che dipende il successo dell’operazione ibrida. La logica di don Abbondio di Viale Mazzini non mi stupisce. Colloquio con il senatore renziano Enrico Borghi

Perché per Meloni lo ius scholae è una tazza avvelenata. Il commento di Sisci

Oggi FI sta portando avanti una vera campagna politica su un tema fondamentale: come sarà l’Italia con o senza ius scholae, chi parteciperà alla crescita del Paese e chi voterà alle elezioni. Meloni può ancora uscire dall’angolo ma dovrebbe ripensare molti elementi del suo governo finora. Non è chiaro se abbia la voglia, o la forza, di farlo. La versione di Francesco Sisci

I paradossi del caso Battistini e il valore dell'informazione per le democrazie. Scrive Cangini

La libertà e il pluralismo dell’informazione è il valore liberale attraverso il quale giudichiamo l’autocrazia putiniana. È per questo che il caso della processo penale inflitto dal regime russo alla corrispondente della Rai da Mosca e al suo operatore non può passare sotto silenzio. Stupisce che il governo italiano abbia accettato che Mosca richiamasse il proprio ambasciatore senza fare altrettanto, non stupisce, invece, che il Movimento 5 Stelle, quinta colonna del putinismo in Italia, abbia inteso rovesciare la frittata. Il corsivo di Andrea Cangini

Putin è nudo! Ma occhio alla disinformazione russa. La versione di Caprara

Il servizio giornalistico di Battistini e Traini ha smascherato una debolezza che il Cremlino non voleva venisse a galla. Questo caso ha fatto emergere un altro grosso problema legato alla disinformazione nel nostro Paese. Risulta inquietante che nel dibattito pubblico la si noti oggi e molto meno in altre occasioni. La penetrazione dell’influenza russa nella comunicazione italiana è estesa, ha radici antiche e rami nuovi. Colloquio con l’editorialista del Corriere, Maurizio Caprara

Da Donat-Cattin a Marini. La strada per i cattolici nella politica di oggi secondo Merlo

È sufficiente ripercorrere le tappe dei grandi leader cattolici per arrivare alla conclusione che non c’è nulla da inventare. Semplicemente, è appena sufficiente conoscere il loro magistero politico per avere ancora la bussola di orientamento anche e soprattutto nella società contemporanea. La riflessione di Giorgio Merlo

Sembra l'estate del ’94, ma Giorgia durerà. L'opinione di Tatarella

A sinistra ancora non lo sanno, ma proprio loro, con questo modo di fare, sono la reale garanzia del successo di Meloni. Alla politica si risponde con la politica, non con i soliti mezzi usati per truccare la partita e sovvertire la volontà popolare. Per questo la premier, al contrario di quanto accadde nell’estate del 1994 a Berlusconi, durerà fino alla fine della legislatura. L’opinione di Fabrizio Tatarella

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