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Obiettivo Bosforo per Roma (via Usa). Con lo sguardo all'Ucraina

La cerniera geopolitica turca è l’unica voce che parla con Mosca e Washington. Roma lo sa e agisce di conseguenza. Draghi-Di Maio decisi ad affiancare un partner “fondamentale”

Gasdotto Eastmed e microchip. Il viaggio di Giorgetti in Israele

Il governo italiano continua gli sforzi per diversificare l’approvvigionamento energetico. Si muove anche il ministro dello Sviluppo economico che a Gerusalemme ha incontrato l’omologa Elharrar. Al centro della visita anche la corsa ai semiconduttori

Putin e Zelensky, fermatevi prima che... La lezione della storia

Un secolo fa, dopo la fine della Prima guerra mondiale i polacchi si ritrovarono indipendenti, armati e con la Russia in sfacelo. Avanzarono verso Mosca convinti di riuscire a rovesciare la neonata Repubblica sovietica. Trovarono, invece, sul loro cammino il Napoleone Rosso. Il commento di Francesco Sisci

Il ritorno di Medvedev, l’uomo che aveva illuso l’Occidente

La guerra in Ucraina ha portato alla ribalta nuovi e vecchi attori della politica russa. Tra questi c’è l’ex premier che guarda al post Putin. L’analisi di Giovanni Savino, visiting professor all’Università di Parma

Se a mediare tra Russia e Ucraina fa meglio la Giordania dell’Italia

C’è nel mondo arabo a livello ancor popolare prima che istituzionale un compiacimento diffuso per il fatto che nel monotono contesto internazionale dominato dagli Stati Uniti, vi sia qualcuno che abbia osato contrapporvisi. Il commento di Igor Pellicciari, ambasciatore di San Marino in Giordania e docente all’Università di Urbino

Nuovi allargamenti? Il futuro per la Nato dopo la guerra in Ucraina

Adeguamento tecnologico o resilienza politica? L’Alleanza atlantica è destinata a diventare una sorta di patto politico-militare delle democrazie contro le autocrazie? L’analisi di Paolo Alli, già presidente dell’Assemblea parlamentare Nato, oggi membro del board della Fondazione Alcide De Gasperi e non-resident senior fellow dell’Atlantic Council

Gas e rubli, che succede se Mosca chiude i rubinetti?

Putin ha tre opzioni (e un ostacolo) per conquistare il Sud dell’Ucraina 

Se il leader volesse davvero conquistare per intero la fascia costiera ucraina, con una manovra a tenaglia da Transnistria e Crimea, avrebbe tre possibilità ma anche un problema: il dossier Odessa è complicato, e resta aperto. L’analisi del professor Luciano Bozzo (Università di Firenze)

Cosa c'è sulla scrivania di Putin (aspettando il 9 maggio)

Di Edward Lucas

Due bottoni, “mentire” e “uccidere”. Un rubinetto, un telefono e una valigetta. Sulla scrivania di Vladimir Putin al Cremlino restano poche opzioni per raccontare una vittoria e tutte pessime. E il countdown per il 9 maggio è già iniziato. Il commento di Edward Lucas, vicepresidente del Center for European Policy Analysis (Cepa)

Sfogliare Carrère per capire Putin (e la Russia)

Di Alessandro Fonti

C’è una Russia profonda, atavica che non abita a Mosca e pure ha un peso nel corso storico di questa immensa Nazione. Rileggere le pagine di un grande come Emmanuel Carrère aiuta ad addentrarsi nella (lucida) follia di Putin in Ucraina. Il commento di Alessandro Fonti

Il legame transatlantico è più forte che mai. Messaggio a Russia e Cina

Quattro giorni di colloqui per la numero due della diplomazia americana Wendy Sherman che, con l’omologo Stefano Sannino, ha espresso soddisfazione per “l’eccezionale dimostrazione di unità transatlantica coordinamento” in risposta all’invasione dell’Ucraina

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