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Il Tap è legittimo. Il messaggio di Costa che convince Conte (e Di Maio?)

Da opera del Demonio a opera legittima. Il Tap si può fare perché non c'è niente di formale o tecnicamente apprezzabile che ne possa bloccare i lavori. Semmai scrupoli ambientalisti tutti da verificare, ma quella è un'altra storia. Questo pomeriggio il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ha inviato al premier Giuseppe Conte la relazione finale sul gasdotto concepito per portare in…

libia, petrolio

L'Italia, l'Europa e la Russia. Il rebus del gas aspettando il Tap

L'energia è l'arma più forte. E la Russia lo sa bene, visto che è il primo produttore di gas al mondo, praticamente il fornitore globale di gas. Ma tutto questo ha un prezzo, per chi lo compra e per chi lo vende. L'Europa, per esempio, ha un problema e cioè la dipendenza energetica dalla Russia. Se Mosca un giorno dovesse…

Vi spiego cosa si muove dietro le proteste anti Tap. Parla Vulpio

“Il Tap non è da realizzare solo perché, come detto dal ministro Lezzi, non farlo farebbe scattare penali salate all'Italia, ma perché è un'opera utile: magari fatto da altri sarebbe stato satanico” spiega a Formiche.net il giornalista Carlo Vulpio. Pugliese, inviato di Rcs e scrittore, mette l'accento sul minimo comun denominatore che esiste fra il Tap e il caso Ilva,…

Effetto Tap? Così l'Italia rischia di restare fuori da EastMed

La parte italiana ha assicurato che il progetto non sarà ostacolato. Ma filtrano ugualmente timori in relazione a due fattori: il gasdotto Tap, le cui proteste italiane in Puglia non si spengono e i tentennamenti del M5s che non sono passati inosservati e stanno creando una certa preoccupazione oltreoceano, dove si limano i dettagli di Eastmed. Ecco che il progetto…

tap, Tav nord stream

Vi spiego perché il balletto sul Tap (e sulla Tav) è fatica sprecata. Parla Carnevale Maffè

Fermare un cantiere può fermare un Paese? Forse. Sicuramente può intaccare la sua reputazione, che in un contesto globale in cui la fiducia e l'affidabilità (spread?) sono il metro di misura della civiltà, conta. Nel caso del Tap, poi, va anche peggio. Tenendosi per un attimo lontani da valutazioni di tipo politico e scendendo nel pratico, importare il gas azero in…

Baku con Ankara a Cipro? Tutte le contromosse per il Tap

La strategicità del gasdotto Tap è dimostrata, oltre che da numeri su trend e strategie, anche dai riverberi che il nuovissimo vettore del gas porta in grembo. Uno di essi riguarda il ruolo di Baku in affiancamento ad altri players della macro regione mediterranea che guarda a est e quel dossier energetico che è diventato il primo punto nell'agenda internazionale.…

Il Tap manda ancora fuori giri Emiliano. Che litiga con Barbara Lezzi

Michele Emiliano contro tutti? O tutti contro Emiliano? In fin dei conti fa poca differenza al cospetto della situazione a dir poco surreale, politicamente parlando, che fa da cornice al Tap. Oggi il gasdotto grazie al quale l'Italia importerà il gas dall'Azerbaijan riducendo la sua dipendenza dalla Russia, ha vissuto l'ennesima giornata calda. La quale però dà ancora una volta…

Cop21

Vi spiego perché il pasticcio sull'Ilva era prevedibile. Parla Corrado Clini

Un pasticcio. Un gran brutto pasticcio. L'Ilva di Taranto ripiomba improvvisamente in una mattinata di luglio nell'oscurità, senza certezze sul proprio futuro. E per uno che l'acciaieria pugliese la conosce fin troppo bene, l'ex ministro dell'Ambiente (governo Monti) Corrado Clini (nella foto, qui una sua intervista a Formiche.net) il fatto che la procedura per l'assegnazione dello stabilimento traballi come non mai è una…

Governo e Quirinale blindano il Tap. Con le opere strategiche non si scherza

Lunga vita al Tap. Il gasdotto più discusso e martoriato d'Europa trova due sponde che più preziose non potevano essere. Quelle del ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi e, ancora più in alto del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Quasi un sigillo politico all'opera tanto contestata in loco dai movimenti No-Tap quanto nelle aule e nei palazzi dal Movimento Cinque…

urso

Salvini faccia sull'industria come sui migranti. Il taccuino economico secondo Adolfo Urso

I come industria, impresa, innovazione e infrastrutture. Quattro paroline magiche decisamente troppo defilate nel cosiddetto contratto di governo, pietra angolare dell'esecutivo legastellato. Un tempo, quando l'economia globale girava meglio, quasi quasi ci si poteva permettere di indugiare su questo o quell'investimento. Ma oggi no, oggi delle quattro I non se ne può fare davvero a meno. Soprattutto per chi, come…

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