Skip to main content

Dal Medio Oriente all’Ucraina, passando per l’Africa Subsahariana. Queste dovrebbero essere le priorità della presidenza italiana del G7 (in fase di avvio il prossimo dicembre) secondo Ettore Rosato, segretario del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, che ha risposto alle domande di Formiche.net sul conflitto israelo-palestinese e sulla più generale instabilità nella regione.

Come si può declinare l’attività italiana sia in ambito umanitario che sul sostegno alla lotta ad Hamas?


L’Italia sta facendo la sua parte. All’interno di una situazione complessa e sanguinosa, l’Italia sta mantenendo equilibrio nel sostegno netto ad Israele, un Paese aggredito dal terrorismo, ma anche nella grande preoccupazione per i civili innocenti a Gaza.

Lei approva l’operato del governo o crede che si sarebbe dovuto agire diversamente?

Condivido quello che è stato fatto. Le difficoltà sono piuttosto da individuare nella mancanza di unità europea da un punto di vista politico. Lo abbiamo visto nelle votazioni alle Nazioni Unite. Ma condivido la posizione del governo su questo. Bisogna poi continuare nettamente a distinguere tra Hamas e palestinesi. Hamas è un gruppo terrorista. I palestinesi invece sono un popolo, oggi sono usati dai terroristi come scudi umani e stanno sostenendo il peso più gravoso in questo conflitto.

E cosa pensa invece dell’operato del governo israeliano?

Israele oggi politicamente è un Paese molto diviso e le responsabilità sono del primo ministro Benjamin Netanyahu e della sua politica. Sostegno pieno a Israele, al popolo israeliano, al Paese nella sua completezza. Ma il governo Netanyahu ha dimostrato tutta la sua fragilità e Israele ne sta pagando le conseguenze.

Quale ruolo dovrebbe assumere l’Italia nella presidenza del G7?

Focalizzarsi sulle aree di crisi. Non solo in Ucraina e in Medio Oriente, ma anche nell’instabile regione dell’Africa sub-sahariana, che non viene menzionata abbastanza spesso. È evidente che questa presidenza verrà misurata sulla capacità di costruire relazioni con l’Unione Africana, che non può essere considerata un attore marginale nei contesti internazionali. E poi ci sono i temi della crisi economica che in un modo o nell’altro colpisce le economie europee: la presidenza del G7 serva anche per lavorare sulle nostre priorità.

Quanto sono concreti i rischi che l’instabilità si allarghi ulteriormente nella regione del Mediterraneo Allargato?

Non sono secondari. Il Libano, la Siria, sono terreni dove già oggi l’Iran esercita un forte effetto destabilizzante e poi l’ondata emotiva tra la popolazione araba filo-palestinese potrebbe riservare brutte sorprese in un ambito molto più ampio.

Governo promosso sul Medio Oriente. Ora il G7 per gestire le crisi. Parla Rosato

Il segretario del Copasir esprime apprezzamento verso la posizione assunta dal governo italiano riguardo al conflitto in Medio Oriente. Ma porta in primo piano altri scenari di crisi che rischiano di essere dimenticati

Finché Xi sarà al potere la distanza con l'Occidente rimarrà. Il commento di Le Corre

Per Philippe Le Corre, senior fellow della École Supérieure des Sciences Economiques et Commerciales, ci sono stati aspetti positivi dell’incontro (la cooperazione sul clima o sul Fentanyl), ma finché Xi resterà al potere, a prescindere da chi sarà al governo negli Usa, rimarranno enormi difficoltà tra le democrazie occidentali e la Cina

Un Piano Mattei per l'adozione e l'affido dei bambini africani. Il convegno alla Camera

Martedì 21 novembre 2023, alle ore 17.00, nella Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, si terrà un evento di confronto sulla possibilità di intervento per i bambini e le famiglie in difficoltà dell’Africa, a partire dal rilancio delle adozioni internazionali e di un investimento serio e condiviso sull’adozione a distanza

All’Apec Seul denuncia la cooperazione Mosca-Pyongyang

All’indomani dell’adozione di nuove misure di sicurezza congiunte da parte di Washington, Tokyo e Seoul, il leader sudcoreano attacca la Corea del Nord. Che stringe sempre di più i suoi legami con Mosca

Che ne è dello Stato di diritto? Il caso Airbnb visto dal Bruno Leoni

Non esiste alcun profitto illecito da recuperare in capo ad Airbnb, che non si è appropriata di alcunché.​ Per qusto tali iniziative fanno molto più danno al paese di quanto si possa ritenere a prima vista

 

Idee per il G7 italiano. Ispi e Iai prendono il testimone del T7 giapponese

I due centri studi guideranno il lavoro dei think tank a supporto dei Sette. Altrettante sono le task force in campo: sicurezza, economia, sfide globali e transizione green-tech

Biden e Xi a San Francisco puntano all'effetto domino della pace. L'analisi di D'Anna

Gli aspetti positivi del vertice di San Francisco superano quelli negativi, in particolare la mancanza di una dichiarazione finale congiunta di cooperazione. Soprattutto si intravede la possibilità che il faccia a faccia fra Biden e Xi Jinping inneschi un processo di pace in grado di disinnescare le guerre in atto. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Il ticket in Ue (e non solo) con Renzi per rilanciare il Centro. Parla Mastella

Si scaldano i motori in vista delle europee e, l’ex premier Matteo Renzi si sceglie come compagno di viaggio per l’operazione Centrista, il democristiano Mastella. L’obiettivo è quello di fare una lista unitaria, includendo anche Azione e le altre forze centriste. Conversazione con il sindaco di Benevento

Gli effetti su Bruxelles della duplice scossa dell’IA generativa. Scrive da Empoli

È stato presentato nei giorni scorsi lo studio “Intelligenza Artificiale: opportunità, rischi e regolamentazione”, e realizzato da PromethEUs, una rete indipendente di quattro think sud europei – l’Istituto per la Competitività (I-Com) per l’Italia, il Real Instituto Elcano per la Spagna, la Fondazione per la Ricerca Economica e Industriale (Iobe) per la Grecia e l’Instituto de Politica Publica (Ipp)-Lisbona per il Portogallo. Ne parla a Formiche.net Stefano da Empoli, presidente Istituto per la Competitività e autore de “L’economia di ChatGpt. Tra false paure e veri rischi” (Egea)

Coesistenza competitiva. Ecco come leggere l’incontro Biden-Xi

Per il docente dell’Univesità di Napoli L’Orientale e direttore di ChinaMed, ci sono segnali positivi che escono dal vertice, sia in termini di ricomposizione di alcune collaborazioni specifiche (Fentanyl, AI, clima) che in senso più generale nell’accettazione della competizione senza escalation. Ma spesso “le distensioni storicamente hanno le gambe corte”

×

Iscriviti alla newsletter