Skip to main content

“The Drone Line”. Così è stato definito il progetto, annunciato lo scorso 9 febbraio dal ministero della Difesa di Kyiv, di costituire una “unmanned kill zone” che vedrebbe le più avanzate unità di droni ucraini schierare un mix di macchine con capacità di sorveglianza e d’attacco contro le truppe russe. Il progetto, come affermato dal ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov, si pone due obiettivi principali. Il primo è quello di sfruttare i droni per acquisire una capacità di ricognizione continua lungo la linea di difesa; il secondo è quello di potenziare supporto e coordinamento con le unità di fanteria, così da creare una sorta di “fascia cuscinetto” in cui nessuna truppa possa muoversi senza essere individuata, in una sorte di Anti-Access/Area Denial di portata tattica.

“Questo cambierà radicalmente le tattiche sul campo di battaglia, dando ai nostri guerrieri un vantaggio decisivo”, ha specificato Umerov. La prima fase vedrà il coinvolgimento di cinque unità d’élite: il 20° Reggimento separato K-2, il 429° Reggimento “Achilles”, il 427° Reggimento “Raroh”, la 414° Brigata “Uccelli di Madyar” e il Reggimento “Phoenix”. Secondo quanto riferito da Umerov, queste unità sono state selezionate per aver dimostrato in passato la loro efficacia nella guerra con i droni, e ora vedranno le loro capacità aumentare in modo significativo.

In un’intervista rilasciata a Defensenews, l’ amministratore delegato della società ucraina di ingegneria robotica Frontline Mykyta Rozhkov ha spiegato che le specifiche tecniche richieste per realizzare in modo efficace questo progetto sono perfettamente in linea con le capacità unmanned di cui Kyiv ad oggi dispone: “Riflette le attuali capacità tecnologiche e le considerazioni strategiche: questo raggio d’azione consente un’efficace ricognizione e l’ingaggio delle forze nemiche prima che possano rappresentare una minaccia diretta per le posizioni ucraine”.

Al momento i piani prevedono che questa fase sperimentale si svolga in un’area del fronte lunga quindici chilometri. Tuttavia, considerato il ritmo di produzione raggiunto dai fornitori ucraini, c’è il potenziale per espandere la portata fino a ben quaranta chilometri. L’apparato militare-industriale ucraino è attualmente in grado di produrre fino a 2.500 droni “pesanti” al mese, e 4.000 droni di piccole dimensioni al giorno, secondo una dichiarazione pubblicata sui social media da Valerii Iakovenko, il fondatore di DroneUa, gruppo che comprende una serie di aziende ucraine specializzate nella tecnologia dei droni.

Nel corso del conflitto, l’Ucraina si è dimostrata estremamente capace nell’integrare le tecnologie unmanned nelle sue forze armate, stabilendo primati nel settore (le forze armate di Kyiv, ad esempio, sono le prime in tutto il mondo ad aver costituito una branca apposita interamente dedicata ai droni) e segnando il passo nella trasformazione del warfare.

Una barriera di droni. L'esperimento delle forze armate ucraine

Kyiv accelera sull’uso dei droni da combattimento con la creazione di una “unmanned kill zone”. Cinque unità d’élite testeranno la nuova strategia, combinando ricognizione e attacco per un vantaggio decisivo sul campo

La Russia si sta ingolfando. E lo ammette anche il Cremlino

Il ministro per lo Sviluppo Economico, Maxim Reshetnikov, ha dovuto prendere atto del rallentamento in essere dell’economia russa, dall’alimentare, alla chimica, passando per la crisi di liquidità delle banche. E i prossimi mesi non andrà molto meglio

I fallimenti di Putin e il "Gattopardo" di Trump. Cosa (non) cambia secondo D'Anna

Da “Usa e getta”, a “Trump spaccatutto” da “Pesci in faccia a Zelensky” a “Trump sembra Putin” i titoli della stampa mondiale sottolineano il clamoroso sconvolgimento internazionale provocato dal Presidente americano. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Tolleranza e dialogo interreligioso, un impegno per il futuro. Il racconto di Petrella

Di Giuseppe Petrella

L’importanza della tolleranza e del dialogo interreligioso, il ruolo chiave dell’educazione e delle istituzioni religiose nel promuovere la convivenza pacifica. Giuseppe Petrella racconta da Abu Dhabi la Conferenza internazionale sul dialogo tra le civiltà e la tolleranza

L’emergenza nelle carceri italiane. La puntata di Radar su FormicheTv

https://www.youtube.com/watch?v=0A22ogt4e5k In questa puntata di Radar l’emergenza nelle carceri italiane con percentuali di sovraffollamento e suicidi sempre più alte e il racconto di iniziative e attività per il reinserimento dei detenuti. Ne parliamo con: Irma Conti (Garante diritti dei detenuti), Fiammetta Modena (Responsabile del Dipartimento Sociale di Forza Italia), Rachele Scarpa (PD), Regina De Albertis, (Presidente Assimpredil Ance), Adriano Toniolo…

Droni, Pacifico e Iron Dome. Ecco le nuove priorità di Trump per la Difesa

In una nota inviata al Pentagono, il segretario della Difesa Pete Hegseth ha ordinato ai militari Usa di preparare dei piani per identificare fondi pari all’8% del budget 2025 da ridistribuire verso altri capitoli di spesa. Un riassetto delle priorità per la sicurezza a stelle e strisce per allinearsi ai nuovi obiettivi dell’amministrazione Trump

Quali sono i reali rapporti di forza tra Europa e Russia. L'analisi di Polillo

L’eccesso di austerità, che ha caratterizzato la fase della slow globalization, rispetto al periodo precedente, ha spinto i singoli Paesi europei a comprimere la domanda interna per concentrarsi sulle esportazioni. Le basi produttive dell’Ue sono, tuttavia, rimaste integre. La sua necessaria riconversione verso la produzione dei mezzi di deterrenza può contribuire, da un lato, ad accrescere il tasso di sviluppo complessivo, dall’altro a colmare l’eventuale distanza che separa l’Europa dal suo poco affidabile vicino. È uno sforzo sostenibile, dal punto di vista finanziario? L’analisi di Gianfranco Polillo

Vi racconto le vere intenzioni della Russia nei negoziati. Parla Mikhelidze (Iai)

Mosca gioca sul logoramento dell’Occidente. E l’Europa si trova davanti a una scelta cruciale: aspettare un negoziato che potrebbe fallire o prendere l’iniziativa per sostenere militarmente Kyiv. L’allarme dell’esperta dello Iai

L’Europa di fronte alla dottrina Trump, sfida o opportunità? Il punto di Preziosa

Di Pasquale Preziosa

Alla Conferenza di Monaco, l’amministrazione Trump ha inviato un messaggio chiaro all’Europa: è tempo di aumentare la spesa per la difesa e assumere maggiori responsabilità. Mentre Washington si concentra sulla competizione con la Cina, l’Europa deve sviluppare una strategia autonoma per rafforzare la propria posizione geopolitica. La ridefinizione dell’alleanza transatlantica potrebbe trasformarla in una partnership più equa e strategica. L’analisi del generale Pasquale Preziosa

Guerra ibrida, ecco il salto di qualità che serve all'Europa. L'analisi di Irdi (Atlantic Council)

Il gruppo di hacker NoName057(16) ha rivendicato per il terzo giorno consecutivo attacchi DDoS a siti italiani in risposta alle recenti dichiarazioni del Presidente Mattarella. Beniamino Irdi (Atlantic Council) sottolinea la necessità di un’azione coordinata a livello europeo per affrontare le minacce ibride in un contesto geopolitico in evoluzione

×

Iscriviti alla newsletter