Skip to main content

La decisione turca di rinviare sine die i colloqui tripartiti con Svezia e Finlandia in merito alla loro adesione alla Nato ha una serie di motivazioni a valle, interne ed esterne, che abbracciano una lunga serie di temi e di contingenze. In rosso va cerchiata la data del 14 maggio, quando si celebreranno le elezioni presidenziali e parlamentari in un clima complesso, sui cui il presidente Recep Tayyip Erdogan sta concentrando tutti i suoi sforzi. In secondo luogo, la partita per il posizionamento mediterraneo legato al dossier energetico rappresenta per Ankara un preciso banco di prova per gli equilibri futuri e per gli approvvigionamenti di oggi.

Rinvio sine die

Il vertice con Svezia e Finlandia era in programma a febbraio e il congelamento turco prende spunto dalle contrarietà iniziali già espresse sull’adesione dei due Paesi all’Alleanza Nord Atlantica da parte di Erdogan. Negli ultimi giorni si sono verificate una serie di proteste, con i manifestanti svedesi che hanno bruciato il Corano, scatenando le contro-manifestazioni in Turchia. Lo stesso Erdogan ha dichiarato di non “vedere” possibile l’adesione della Svezia alla Nato, aggiungendo che la Svezia non dovrebbe attendere il sostegno della Turchia per la sua adesione. La risposta della Nato arriva per bocca di Jens Stoltenberg che ha invitato la Turchia a non ostacolare l’adesione del Paese.

Intervistato dal quotidiano tedesco Die Welt, Stoltenberg ha sottolineato che “la libertà di espressione è un bene prezioso in Svezia e in tutti gli altri paesi membri della Nato, per questo motivo, gli atti inappropriati non sono automaticamente considerati illegali”, commentando l’azione dell’estrema destra svedese di Rasmus Palundan di incendiare una copia del Corano durante una manifestazione sabato scorso a Stoccolma.

Sulla stessa scia il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto, secondo cui il suo Paese potrebbe trovarsi costretto ad andare avanti nel processo Nato, senza la Svezia. Della questione discuterà oggi in un incontro con il ministro degli Esteri della Lettonia, Edgars Rinkēvičs: oltre alle relazioni bilaterali tra Lettonia e Finlandia e all’aggressione russa contro l’Ucraina, toccheranno il processo di adesione della Finlandia alla Nato.

Le motivazioni

“Ho la sensazione – dice a Formiche.net Alessandro Politi, Direttore della Nato Defense College Foundation – che la Turchia in primo luogo ponga una questione politica, utile per il fronte interno, ma di portata più grande, anche se s’inserisce in un lungo contenzioso bilaterale con gli Stati Uniti. Le questioni sollevate da Erdogan sono concrete per il suo governo, ma sembrano rinviare all’opportunità d’includere adesso i candidati, complicando gli sviluppi in Ucraina ed aprendoli ad ulteriori escalation”.

E aggiunge: “Il governo svedese potrebbe correre il rischio di cadere nella stessa trappola in cui è caduto il governo danese con Rasmussen nella crisi delle vignette islamiche. Il che conferma che alcuni partner ed alleati nordici ed orientali non possono ignorare le dinamiche sul fianco sud dell’Alleanza perché un serio approccio a 360° evita appunto problemi del genere”.

I dossier aperti

Non ci sono solo le elezioni turche e i riflessi del Cremlino sul Bosforo a condizionare lo stop deciso da Erdogan, ma anche altre questioni regionali, come il gas e la fornitura di nuovi caccia.

La scorsa settimana in occasione della sua visita a Washington, il ministro degli esteri Mavlut Cavousoglu aveva chiesto all’amministrazione Biden di convincere il Congresso degli Stati Uniti a ritirare la sua opposizione all’accordo per la vendita degli F-16 alla Turchia (affare da 20 miliardi di dollari). Il ministro turco a margine del vertice, parlando con i giornalisti a Washington, aveva raccontato di aver detto al segretario di Stato americano che il suo governo avrebbe ritirato le sue obiezioni all’adesione della Svezia e della Finlandia alla Nato e che non sarebbe stata una precondizione per la vendita dei caccia. Le delegazioni hanno concordato di proseguire le consultazioni in occasione del prossimo incontro previsto ad Ankara nella primavera del 2023.

Di contro il premier greco Kyriakos Mitsotakis, commentando l’arrivo in Grecia del quinto caccia F-16 nella configurazione Viper, ha lasciato intendere di essere vicino alla conclusione di un accordo per acquistare alcuni F-35, il primo dei quali dovrebbe essere disponibile per l’aeronautica greca nel 2026.

@FDepalo

Cosa c'è dietro lo stop turco ai colloqui Nato con Svezia e Finlandia

Nella partita si intrecciano gas, Mediterraneo e nuove forniture di F16 e F35. Alessandro Politi: “Il governo svedese potrebbe correre il rischio di cadere nella stessa trappola in cui è caduto il governo danese con Rasmussen nella crisi delle vignette islamiche”

L'urgenza di uno sprint demografico negli scenari di Gigi De Palo

Anche quest’anno, a Roma, al via gli Stati generali della Natalità. Tra i promotori, Gigi De Palo (forum Famiglie): “La soglia delle nascite deve raggiungere quota cinquecentomila entro il 2033. In questo modo possiamo ancora sperare di salvarci e salvaguardare il sistema Paese. Diversamente, le prospettive sono assai buie”. I modelli da seguire? “Quello francese e quello tedesco”

Cosa resta dell'Italia di Agnelli e della sua industria secondo Ezio Mauro

Conversazione con l’ex direttore e ora editorialista di Repubblica: “Esiste una classe dirigente che è una brutta copia di quella con cui aveva a che fare l’avvocato: oggi sono tutti personaggi minori. Lui si confrontava, nel nostro Paese e fuori, con figure che avevano uno spessore maggiore. Oggi la guerra radicalizza le posizioni e obbliga a dire chi sei e di conseguenza da che parte stai”

Arabian Gulf Cup. Così l’unità araba passa dal calcio

La coppa del Golfo Arabo vinta dall’Iraq racconta come la fase di distensione regionale sia tuttora in corso. Il contatto tra persone generato anche dal calcio è uno dei motori di questi cambiamenti nel sentimento politico e pubblico del Medio Oriente (e oltre)

La svolta. Germania e Usa invieranno carri Abrams e Leopard all'Ucraina

Il cancelliere Scholz dovrebbe autorizzare l’invio di 14 carri Leopard 2 in un discorso in parlamento mercoledì mattina. La Germania rompe un tabù e segna una nuova fase delle politiche occidentali sugli armamenti all’Ucraina

Che cos’è e come funziona il sistema missilistico Samp/T

Crosetto, ministro della Difesa, ha annunciato nei giorni scorsi che “il sesto decreto sulle armi da inviare all’Ucraina ci sarà” e darà a Kyiv “la possibilità di difendersi dagli attacchi aerei”. Ecco come

Futuro e connettività. La conferenza spaziale europea secondo Saccoccia

“Grande volontà di parlare di futuro”. Così il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Giorgio Saccoccia, ha commentato ad Airpress in diretta da Bruxelles la European space conference organizzata da Business Bridge Europe che si svolge in questi giorni nella capitale europea

Batterie auto elettriche ev

Batterie, così l’Europa può “sganciarsi” dalla Cina entro il 2027. L’analisi di T&E

Il Vecchio continente non è condannato alla dipendenza tecnologica da Pechino, secondo l’ultima analisi del think tank. Ma tutto dipende da come gli Stati membri decideranno di rispondere all’Inflation Reduction Act statunitense. La soluzione? Un fondo sovrano Ue, finanziato a debito comune, focalizzato sulle industrie strategiche

Lavrov in Africa tra interessi e narrazione

Il ministro russo Lavrov spinge la narrazione del Cremlino in Africa, parte fondamentale della strategia con cui la Russia intende promuovere i propri interessi nel continente, spiega Tafuro Ambrosetti (Ispi). Il viaggio arriva contemporaneamente a quello della segretaria al Tesoro statunitense e poco dopo della visita del ministro degli Esteri cinese

Euro digitale, Panetta svela gli elementi chiave su blockchain e servizi retail

Di Ludovico Adorno

Nella relazione del membro italiano nel direttivo Bce, che sta gestendo i lavori preparatori, è emerso uno degli elementi più importanti sull’uso dell’euro digitale: non vi sarà un rapporto diretto tra Bce e correntisti. In altre parole, usando le parole stesse di Panetta, “i cittadini non diventeranno nostri clienti, resteranno clienti delle banche perché non intendiamo offrire servizi retail”. E di fatto ha escluso il ricorso alla blockchain

×

Iscriviti alla newsletter