L’Europa deve rafforzare la propria difesa, ma senza rinnegare la Nato. È la linea del ministro Crosetto, che punta alla costruzione di un vero pilastro europeo all’interno dell’Alleanza Atlantica. Con il ritiro progressivo degli Usa, l’Ue deve assumersi maggiori responsabilità, aumentando la spesa militare e colmando il gap con la Russia. Di fronte a minacce crescenti, investire nella difesa non è più un’opzione, ma una necessità strategica
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Perché l'Ue contro Google è benzina sul fuoco
Da Bruxelles accusano Big G di aver violato il Digital Markets Act (Dma), in relazione ai servizi di Google Search e Google Play. Dall’azienda si difendono, affermando che queste decisioni ledono utenti e consumatori. L’ennesimo capitolo di una faida che finirà per incancrenire ancor di più i rapporti sulle due sponde dell’Atlantico
Senza gli Usa l'Europa è indifesa. I suggerimenti di Polyakova (Cepa)
Mentre gli Stati Uniti perseguono una politica estera sempre più indipendente dagli alleati storici, l’Europa si trova a un bivio: investire sulla propria autonomia strategica o continuare a dipendere dalla protezione americana. La guerra in Ucraina ha accelerato questa riflessione, ma le capacità militari europee restano limitate. E in un momento di simile instabilità, le ritorsioni europee sulle aziende tech Usa non aiutano. L’opinione della presidente del Center for European Policy Analysis Alina Polyakova
Difesa europea, l’Ue adotta il Libro Bianco per rilanciare industria e deterrenza
La Commissione europea ha adottato il Libro Bianco per la Difesa/Readiness 2030 che, insieme al piano ReArm Europe, traccia il futuro della difesa europea. Il documento sottolinea la necessità di una deterrenza credibile, investimenti massicci e un’industria della difesa più resiliente. Al centro, il sostegno all’Ucraina e un pacchetto da 800 miliardi di euro, che però esclude (in parte) le aziende extra-Ue, nonostante l’opposizione dell’Italia. Nel frattempo, il commissario alla Difesa Kubilius invita Roma a cogliere le opportunità derivanti da un aumento degli investimenti nella Difesa
Il vicepresidente Vance traccia la via del rilancio industriale americano
All’American Dynamism Summit organizzato da Andreessen Horowitz, il vicepresidente JD Vance ha tenuto un discorso che ogni innovatore, investitore e imprenditore dovrebbe ascoltare con attenzione
Un'Europa a una sola voce è ancora lontana
L’Europa non è ancora uno Stato federale con una vera politica estera e di difesa comune e continua a dimostrare i suoi limiti sulla scena internazionale perché non riesce a parlare a una voce sola. Si narra che Henry Kissinger sia l’autore di una storica battuta: “Chi devo chiamare se voglio parlare con l’Europa?”. Ancora questo numero di telefono non c’è
Sicurezza comune prima del riarmo. La posizione italiana al consiglio Ue
Collante con gli Stati Uniti e pragmatica sul progetto “difesa”, che deve precedere il riarmo. La posizione che Giorgia Meloni porterà al Consiglio europeo ricalca il ruolo di ponte che Roma ha tra Washington e Bruxelles, anche per stemperare il rischio che si metta in discussione quel pilastro chiamato euroatlantismo
Ecco la mappa della disinformazione di Russia e Cina contro l’Ue
Il terzo report del Seae svela l’architettura intricata delle reti di disinformazione orchestrate da Russia e Cina. La mappa interattiva evidenzia 2.055 canali – da quelli ufficiali e statali a quelli “non ufficiali” ma allineati – e mostra come queste reti, concentrando l’88% della loro attività su X (ex Twitter), prendano di mira Ucraina, Francia, Germania ed elezioni europee, contribuendo a rafforzare messaggi antioccidentali
Nuove prospettive nella cooperazione tra Italia e Costa D'Avorio
Il Paese africano è considerato a tutti gli effetti un mercato in espansione, per ragioni tecniche e geopolitiche. Eni è presente da dieci anni e in partnership con Petroci sviluppa il sito Beleine e il governo italiano lo considera strategico a fronte del quadro instabile nel Sahel
Elkann scommette sull'Italia e lancia un monito all'Europa contro la Cina. I piani di Stellantis
A Montecitorio l’attesissima audizione del presidente e azionista di Stellantis. L’Italia rimane centrale, un falso storico dire che l’azienda non ha contribuito all’economia del Paese. La Cina sta avanzando perché ha una capacità industriale e competitiva maggiore. E l’Europa è in stato confusionale sulle auto elettriche