Se il Pd si dovesse astenere significherà che i garantisti hanno ancora una minima voce in capitolo. Se dovesse votare contro sarà il segno di un’inarrestabile deriva giacobina che li poterà dritti nelle fauci di Conte. Il commento di Andrea Cangini
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Fisco, Europa, Pnrr, inflazione (e Mes). La melonomics che guarda al 2023
Il premier incontra la stampa per la sua prima conferenza di fine anno. Il governo durerà cinque anni, c’è grande sintonia con gli alleati. Avanti con la riforma del fisco, cuneo e famiglie al centro, mai una nuova tassa sulla casa. Il Pnrr è impostato, ma ora viene il difficile. L’Italia diventi baricentro energetico d’Europa. Il Mes? Non lo attiveremo, ma…
Le conseguenze globali del disastro Covid cinese (che l'Italia prova ad arginare)
Oltre alle implicazioni economiche, ce ne sono molto gravi politiche. Tipico dei regimi autoritari è di cercare di calmare la scossa e di trovare un elemento unificante come l’ultranazionalismo. Lo ha fatto la Russia con l’Ucraina. Le manovre su Taiwan hanno lo stesso obiettivo e ora sono lanciate anche come antidoto alla sensazione interna che “no one is in charge”
La sinistra sociale non è assistenziale. Il commento di Merlo
Mettere insieme la “sinistra sociale” della Dc o del Ppi o della Margherita o della prima fase del Partito democratico con il populismo anti politico, demagogico e qualunquista dei 5 Stelle è un fatto del tutto fantasioso. Il commento di Giorgio Merlo
2022-2023, da un anno sconvolgente a uno nuovo forse meno incerto
Il messaggio principale che ci lascia l’anno al termine è accettare il cambiamento di scenario imposto dagli eventi come occasione per accelerare la preparazione del nostro Paese ad affrontare le crescenti difficoltà dei prossimi anni. Ad esempio, non giova la richiesta di annacquare la disciplina di bilancio del Patto di Stabilità per alimentare una spesa in deficit a scopo puramente assistenziale e non di crescita. L’analisi di Salvatore Zecchini
Nella Pa servono cambio di paradigma e trasformazione digitale. I dati europei
Fa bene il ministro della Difesa quando dichiara che nella Pubblica amministrazione dovrebbero essere mandati via i burocrati del “no”, ma da aggiungere anche riluttanti all’adozione dei nuovi linguaggi e non pronti a sposare i nuovi processi della società iperconnessa, con le conseguenti ricadute sul sistema e quindi sul cittadino/utente. L’intervento di Michele Zizza, docente di Culture Digitali all’Università della Tuscia
La forte denuncia di Crosetto e i veri problemi della dirigenza pubblica
Il ministro si deve porre il problema di come questa nuova classe politica giunta al governo può davvero governare, anche con l’ausilio di una Pa che è un corpaccione su cui nel tempo sono state inferte troppe ferite. Il commento di Luigi Tivelli
Come superare l'atavica tendenza a dire "no" nell'amministrazione pubblica
Le frasi del ministro Crosetto sulla burocrazia italiana hanno aperto un confronto. Il problema sono le regole o i funzionari? Per Massimiliano Atelli, presidente delle commissioni Via-Vas e Pnrr-Pniec, va messo in discussione l’approccio metodologico, che è fatto culturale, stratificatosi nel corso dei decenni, e radicatosi diffusamente. Qualche proposta per uscire da questo vicolo cieco
Un cambio di regime a Teheran è ineludibile. Scrive Terzi (FdI)
Grazie a un’ampia base di legittimazione politica e morale, la Resistenza iraniana, guidata dal Mek e dalla figura carismatica di Maryam Rajavi, rappresenta appieno l’essenza e il significato della rivolta in corso in Iran. L’intervento di Giulio Terzi di Sant’Agata, senatore di Fratelli d’Italia, presidente della commissione Politiche dell’Unione europea di Palazzo Madama
Un regolamento e tre direttive. Le ultime mosse Ue sulla cyber
L’obiettivo è ridurre il più possibile l’impatto del rischio sull’erogazione dei servizi essenziali per i cittadini, elevando i livelli di sicurezza e condividendo prontamente le informazioni sugli attacchi subiti. L’avvocato Mele spiega perché il recepimento da parte del legislatore sarà un passaggio decisivo