La missione diplomatica statunitense a Roma guidata da Shawn Crowley ha costruito i presupposti per le relazioni Meloni-Biden. Un’attività politica di qualità elevata che non fa rimpiangere l’assenza di un ambasciatore, abbinata a quella dell’ambasciatrice Zappia a Washington. Tra Roma e Washington superati preconcetti e radici ideologiche, spiega Cristiani (GMF)
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La forma del desiderio. Hardware, software e proxy del nostro essere umani
La Forma del desiderio è il titolo dell’edizione in corso della Scuola sulla Complessità che dà il nome all’iniziativa organizzata assieme al Centro Studi Americani ed è il filo conduttore degli incontri. Ecco di cosa si è parlato durante il primo incontro
Habemus il reato di rave party. E ora? L'opinione di Stampanoni
Senza entrare nel merito delle scelte di politica criminale operate dal legislatore – al quale spetta il compito di individuare le condotte penalmente rilevanti – la disposizione, nella sua versione finale, è un più che accettabile compromesso che pone rimedio a molte delle criticità evidenziate negli scorsi mesi. L’opinione di Guido Stampanoni Bassi, avvocato e direttore della Rivista Giurisprudenza Penale
La de-dollarizzazione del mercato energetico ci dovrebbe preoccupare
Il 2023 potrebbe essere ricordato in futuro come l’anno in cui è nato un nuovo ordine nel mercato energetico globale: sempre di più il renminbi cinese è la valuta di scambio per il petrolio. Lo sforzo di Pechino per scalzare l’egemonia globale statunitense si riflette anche nell’importante settore energetico e nei tentativi di de-dollarizzazione
Governo, segnali importanti, ma siamo solo all'inizio. Il commento di Pedrizzi
Si tratta di un inizio di “liberazione nazionale” che potrà compiersi solamente se la leader di Fratelli d’Italia saprà circondarsi ora di una classe dirigente all’altezza dei tempi, che abbia una visione di lungo termine e non tenga conto di sondaggi e tanto meno dei “consigli” interessati e delle minacce che vengono dall’interno e dell’esterno del Paese
Il partito conservatore conviene in Ue ma non in Italia. Parla Castellani
“Sarebbe un’operazione di visione che potrebbe consolidare il ruolo di Meloni come leader europea, servirebbe a Berlusconi per rafforzare la prospettiva dalla parte dei popolari e alla Lega per abbandonare la bad company nella quale si trova adesso”. E sulle riforme, Castellani aggiunge: “La priorità è quella di portare avanti quelle che regolano il rapporto fra lo Stato e il mercato (fisco e appalti) e quella della giustizia”
Perché la Cina sospende i sussidi di Stato all’industria dei chip
Il governo cinese ha dovuto far fronte alla gigantesca ondata di Covid, distraendo risorse da altri settori. L’industria dei chip ha inghiottito centinaia di miliardi di dollari di sussidi statali e ora il governo di Xi Jinping vuole rivedere le proprie strategie, frustrato dagli scarsi risultati rispetto alle enormi risorse investite. In ballo c’è la competitività economica e militare cinese rispetto agli Stati Uniti
Niente paura, ora monitoriamo le varianti. Vaia sull'ondata Covid dalla Cina
Con il direttore sanitario dello Spallanzani, che da tre anni è in prima fila nel contrasto al Covid, abbiamo parlato dell’ondata in Cina (e dell’opacità delle informazioni che arrivano da lì), della variante XBB1.5, di un’Oms che dovrebbe incidere di più. E di come affrontare il futuro con positività: il Covid continuerà a evolvere e ci dovremo attrezzare con campagne vaccinali annuali, da fare insieme a quelle influenzali, ma non ci sono motivi di temere l’arrivo di varianti più letali. Ecco perché
Tampone obbligatorio. La scelta Ue che non piace alla Cina
L’Unione europea si muove compatta verso la rintroduzione dell’obbligo di tampone per chi proviene dalla Cina, travolta dal picco di contagi da Covid. Da Ue e Usa l’offerta di vaccini efficaci, ma Pechino chiude ogni possibile dialogo sul tema. Intanto l’obbligo è già attivo in altri Paesi, come il Giappone
Per la Libia la speranza è nella soluzione Onu-Consiglio presidenziale
La Libia è in stallo da mesi: i due governi non riescono a svolgere il loro ruolo, parlamento e senato non dialogano. Per evitare derive (armate) c’è però una soluzione… Il commento di Daniele Ruvinetti