Le aree ultra-periferiche offrono una migliore qualità della vita e migliori condizioni per allungarla. Solamente questo punto di forza avrebbe dovuto spingere i ricercatori del Psnai quantomeno a porsi delle domanda, se non, addirittura, a suggerire alla politica di dirottare quante più risorse possibili proprio verso queste piccole comunità. L’opinione di Riccardo Pedrizzi
Archivi
Vi racconto il primo Giubileo dei missionari digitali e degli influencer cattolici. Parla Palmieri
“I missionari digitali sono come sommergibili: operano fuori dai radar della comunicazione dominante, ma non per questo sono meno presenti o incisivi. Navigano in quel mare nascosto che è fatto di persone in cerca di senso, di verità, di relazione. Sottovalutarli sarebbe un errore”. Conversazione con Antonio Palmieri, comunicatore e presidente della Fondazione Pensiero Solido, sul Giubileo dei missionari digitali e degli influencer cattolici che si è tenuto gli scorsi giorni a Roma
L'Europa diventi federale o continuerà a subire decisioni altrui. L'opinione di Bonanni
Un’Europa che non osa diventare federale non sopravvive: resta un gigante economico con i piedi d’argilla, esposto a ogni ricatto. E allora sì, continueremo a dare la colpa a Bruxelles, mentre il resto del mondo detta le regole del nostro destino. L’opinione di Raffaele Bonanni
Perché il “metodo” Roma capitale ora va applicato a premierato e giustizia. Scrive Sterpa
Il Consiglio dei ministri ha appena approvato un disegno di legge costituzionale che riguarda l’organizzazione e l’autonomia di Roma Capitale. È fondamentale sottolineare il metodo con cui si è arrivati a questo testo: un confronto aperto e libero che ha visto al tavolo delle riflessioni politica, istituzioni e tecnici. Ora ci si chiede cosa possa ostacolare un approccio simile anche per le altre riforme costituzionali ossia “premierato” e riforma della giustizia. L’analisi di Alessandro Sterpa, professore di Diritto costituzionale all’università della Tuscia
Idv resterà italiana. Finalizzato l’acquisto da parte di Leonardo per 1,7 miliardi
Leonardo ha messo a segno un’operazione da 1,7 miliardi per acquisire Iveco Defence Vehicles, mantenendo così il controllo italiano su un player strategico nel segmento terrestre. L’operazione, che renderà il gruppo un attore a 360 gradi nel settore della difesa terrestre, potrebbe essere solo il primo passo verso un’espansione delle capacità produttive che non esclude un più ampio coordinamento con Rheinmetall
Sui dazi Trump ha fatto il suo gioco. Ma anche l'Europa ha da guadagnarci
Non è vero che l’accordo raggiunto in Scozia è a senso unico, perché per gli Usa ci sarà un ritorno positivo, soprattutto in termini di entrate, ma anche il Vecchio continente ne trarrà vantaggi. L’analista del Carnegie ed ex consigliere di Joe Biden, Peter Harrell: con questa intesa l’Ue ci guadagna in più stabilità e meno caos
Perché l'Italia è diventata il laboratorio della propaganda russa. Parla Sensi
La Russia ha ufficializzato una nuova lista nera di “nemici” dello Stato: tra i nomi inseriti, quelli del Presidente Mattarella e dei ministri Tajani e Crosetto. “Questo fa parte di una sistematica operazione di disinformazione e di costruzione del nemico”, spiega a Formiche.net il deputato dem Sensi, che aggiunge: “Siamo sufficientemente influenti da contare, ma anche sufficientemente permeabili da rappresentare un terreno fertile per certe strategie”. Che fare? “Non basta limitarsi alla solidarietà. Serve una strategia”
Innovazione e razionalizzazione guidano la strategia di Leonardo. I risultati del primo semestre 2025
Il primo semestre 2025 conferma la solidità della traiettoria tracciata dal piano industriale di Leonardo. Ordini, ricavi e utile crescono a doppia cifra, mentre cala sensibilmente l’indebitamento. La revisione al rialzo della guidance riflette una visibilità più ampia sul portafoglio ordini e sugli sviluppi futuri. Cyber security, sistemi unmanned e alleanze strategiche si confermano come driver dell’evoluzione industriale del gruppo
Cosa racconta lo scontro Thailandia-Cambogia
Una crisi nata da un audio privato e gestita sotto gli occhi di due superpotenze si è trasformata nell’ennesimo stress test per il Sud-Est asiatico. L’escalation si è fermata. Ma le vere cause del conflitto sono ancora tutte lì
A Mosca aumentano blackout digitali. Cosa c'è dietro
La Russia affronta una guerra cognitiva inedita: per contrastare i droni ucraini, Mosca moltiplica i blackout digitali locali, bloccando le reti dati mobili e paralizzando la vita quotidiana, con effetti cognitivi e psicologici che impattano sul fronte militare e civile interno
















