La Germania ha deciso che investirà oltre il 2% del suo Pil in spese per la Difesa. Una decisione che l’Occidente chiede ai Paesi europei dal 2014. L’Italia è pronta al salto di qualità? Giorgio Mulè, Adolfo Urso, Roberto Paolo Ferrari, Alberto Pagani, Angelo Tofalo e Maria Tripodi hanno cercato di rispondere al live talk organizzato dalla rivista Airpress. Il video su questa pagina e sui canali social di Formiche da mercoledì 2 marzo, ore 18:00
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Come possiamo aiutare Kiev? Il live talk di Formiche
La resistenza ucraina “si gioca sulla terra” e aiuti militari come missili anticarro sono fondamentali, spiega Marrone (Iai). L’adesione all’Ue è “un gesto dal grande significato simbolico ma va gestito secondo le giuste modalità”, dice Coratella (Ecfr)
A Parigi vertice tra leader e industria. Pronti a sostenere le sanzioni
Nella capitale francese si incontrano i vertici industriali e politici del Vecchio continente. L’European round table for industry (Ert), ha confermato il sostegno del settore alle sanzioni economiche contro la Russia e ha presentato a Macron, Scholz, von der Leyen e Michel i suoi cinque punti per rilanciare la competitività continentale: mercato unico, transizione ecologica e digitale, formazione e commercio
Disney, Sony, Warner Bros e Netflix. L’intrattenimento contro la guerra di Mosca
Uscite di film bloccate e esclusione (prevista per legge) dei canali vicini al Cremlino. Sono alcune delle azioni di protesta contro l’invasione in Ucraina da parte di case di produzione cinematografica e piattaforme di streaming
Bitcoin batte rublo, la blockchain non è una via di fuga per gli oligarchi
In Russia le criptovalute diventano un bene rifugio, mentre le piattaforme di exchange promettono di far valere le sanzioni (ma si rifiutano di bloccare gli indirizzi russi)
La Cina vuole fare da mediatrice. Per assorbire la Russia
Per la Cina l’invasione russa dell’Ucraina diventa un’occasione per sottolineare l’efficacia del proprio modello davanti all’Occidente. Mediare una pace può alzare il livello delle capacità di Pechino certificandone lo status di attore responsabile. Mentre il Cremlino finirebbe relegato in un ruolo da comprimario
I social contro la propaganda. Ma è la scelta giusta?
Se le grandi piattaforme prendono o meno posizione nel conflitto è (soprattutto) un problema della politica. Ma vogliamo davvero una rete frammentata, divisa per confini geopolitici? L’analisi di Matteo Flora, professore in Corporate Reputation & Business Storytelling, CyberSecurity e Data Driven Strategies
Il conflitto ucraino cambierà anche Internet
Tutte le piattaforme hanno risposto alla minaccia russa bandendo media, canali e contenuti che diffondono la propaganda del Cremlino, che non è rimasto a guardare e attua la stessa ritorsione sulle aziende occidentali
Sogin accelera il decommissioning dei vecchi impianti nucleari
La società pubblica accelera sulle attività di decommissioning dei vecchi impianti chiuse nel 1987. Ora il giro di boa è vicino
Erdogan messo all'angolo sul Bosforo e dalle opposizioni
Nel giorno in cui le opposizioni turche presentano un piano comune per la transizione democratica, il presidente Erdogan porta la Turchia su un’apparente scelta di campo pro-democrazie sull’Ucraina chiudendo l’accesso al Mar Nero a Putin
















