Skip to main content

Il Partito popolare europeo preme sui Conservatori e riformisti europei, e in particolare su Giorgia Meloni, affinché venga assunta una posizione più critica nei confronti della nuova amministrazione statunitense guidata da Donald Trump. Questa, infatti, tende a scavalcare l’Europa su tutti i fronti, a partire da dazi, intelligenza artificiale e Ucraina.

Meloni, per ora, è rimasta prudentemente in silenzio. La situazione è particolarmente difficile e la presidente del Consiglio è ben consapevole di portare sulle spalle una grande responsabilità, che da un lato fa tremare i polsi, dall’altro costituisce un’opportunità storica per il futuro dell’Europa, in grave declino nello scenario globale.

L’alternativa è chiara: o le nazioni che fanno parte dell’Unione europea e della Nato si muovono in ordine sparso, oppure reagiscono con determinazione e si impegnano unite a ricostruire su nuove e solide basi l’alleanza euroatlantica.

Per l’oggettiva posizione di leadership che occupa in Europa, il primo passo tocca a Meloni. Sta a lei decidere se lanciare un grande e accorato appello a tutti i popoli e a tutte le nazioni europee. Basterebbero poche parole: “Qui si fa l’Europa o si muore”.

L’augurio più sincero è che Meloni scelga di fare questo passo. In questo momento storico così difficile per l’Europa, i leader politici di tutti gli schieramenti aspettano un segnale di unità e di mobilitazione e sono certo che la seguirebbero con convinzione.

Il ruolo cruciale di Meloni nei nuovi equilibri euroatlantici. L’opinione di Mayer

Le nazioni europee devono unirsi per ricostruire l’alleanza, oppure agire in modo disorganizzato. La presidente del Consiglio ha l’opportunità di lanciare un forte appello all’unità europea, segnando una svolta storica

Spadaro, De Rita e la teologia rapida. La riflessione di Cristiano

La domanda è se solo la Chiesa debba cercare questa via di popolo, se la cultura umanista non debba ricercarla con essa, aprendo un dialogo rapido, un confronto che si allarghi anche ad altre fedi, in questo caso anche velocemente, cioè presto. D’altronde nella rapidità il tempo è anche tiranno, non si può essere in eccessivo ritardo. La riflessione di Riccardo Cristiano

Muri di cemento tra uomo e uomo. Ciccotti legge The Brutalist

Con The Brutalist (2024) di Brady Corbet il cinema ci parla della borghesia americana che usa l’arte (qui l’architettura) per alimentare il suo razzismo sociale. La recensione di Eusebio Ciccotti

Duro attacco russo a Mattarella. La politica italiana fa scudo

Mattarella paragona l’invasione russa al nazismo,  e Mosca insorge: le parole del Presidente della Repubblica italiano sono “oltraggiose e blasfeme”. Ma la politica italiana si schiera a difesa del Capo dello Stato

F-35 all’India. Ecco cosa significa la proposta di Trump

Mentre l’India firma nuovi accordi con gli Stati Uniti, Donald Trump rilancia e apre alla possibilità di autorizzare Nuova Delhi ad acquistare i caccia di quinta generazione. Nel frattempo, l’India continua a ridurre la sua dipendenza dall’import di armamenti russi e a sviluppare una propria industria della Difesa domestica

Von der Leyen sposa la linea dell'Italia. Fuori la Difesa dal Patto di stabilità

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato l’intenzione di proporre l’esclusione delle spese per la difesa dai vincoli del Patto di stabilità. L’iniziativa, che punta a incentivare gli investimenti militari in linea con gli obiettivi Nato, è stata accolta con favore dall’Italia, che da tempo sostiene la necessità di strumenti finanziari comuni in ambito difesa. La mossa risponde anche alle pressioni di Washington e segna un primo passo verso un nuovo assetto strategico europeo

Mar Rosso o Mar "Russo"? Mosca mira a blindare la base navale in Sudan

Dopo anni di lavoro, la costituzione di una base navale russa sulle coste sudanesi sembra essere prossima a diventare realtà. Per la gioia di Mosca, che soffre la probabile perdita di Tartus

All'Europa conviene negoziare sui dazi. Così Berlino apre agli Usa

Jens Spahn, veterano di quella Cdu che con ogni probabilità esprimerà il prossimo cancelliere tedesco, sostiene che eliminare le tariffe sulle importazioni americane in Ue, permetterebbe a quest’ultima di esigere il medesimo trattamento

E se Cina, Russia, Iran e Corea del Nord siglassero un patto d’intelligence?

L’ipotesi di una coalizione di condivisione di intelligence tra Cina, Russia, Iran e Corea del Nord potrebbe sfidare il tradizionale gruppo dei Five Eyes, grazie all’uso avanzato dell’intelligenza artificiale. La riflessione di Jen Easterly, già direttrice dell’agenzia cyber americana

La sfiducia di Santanchè, la stanchezza di Meloni, la pasta di Mollicone. Queste le avete viste?

La ministra del Turismo è andata alla Camera in occasione del voto di sfiducia che la vede protagonista. Una Meloni forse un po’ stanca ha partecipato all’assemblea nazionale della Cisl. Giorni prima, il parlamentare di Fratelli d’Italia addentava delle fettuccine Alfredo. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

×

Iscriviti alla newsletter