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Niente Green Pass per entrare nei luoghi affollati al chiuso in Inghilterra come i nightclub o accedere a grandi eventi. Martedì il primo ministro britannico Boris Johnson annuncerà le nuove misure per il Regno Unito ma oggi Sajid Javid, ministro della Salute, ha confermato il passo indietro rispetto all’intenzione di prevedere l’arrivo del pass vaccinale per questi siti entro la fine di settembre.

L’esecutivo, ha detto il ministro, ritiene che questa misura non sia più necessaria alla luce dell’elevato numero di persone vaccinate nel Paese. Oltre l’80% della popolazione con più di 16 anni, infatti, è completamente vaccinata.

Festeggiano gli esercenti del settore e di alcuni parlamentari conservatori, che si erano schierati contro la precedente posizione del governo.

Il primo ministro, però, non vuole escludere l’ipotesi di dover affrontare “tempi difficili” il prossimo inverno. Ma per evitare uno scenario simile ha deciso di varare nuove misure, fra le quali un programma per la vaccinazione degli adolescenti.

In ogni caso non è previsto alcun nuovo lockdown anche se i tassi di positività dovessero aumentare, ha precisato il ministro.

L’80% è l’obiettivo anche per l’Italia, dove il governo si sta preparando a estendere il Green Pass e dove attualmente il 73,73% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale. “Raggiunto l’80% della popolazione completamente vaccinata” contro Covid-19 “avremo un’ulteriore riduzione di contagi, ricoveri e decessi, quindi un Paese in sicurezza”; ha spiegato pochi giorni fa Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, ai microfoni di Radio Cusano Campus. “Non c’è una percentuale magica” di copertura vaccinale a cui puntare, “ma alcuni scienziati ritengono che con l’80% di vaccinati vengono protetti sia i vaccinati sia i non vaccinati”. Per questo, di obbligo vaccinale “credo che in questo momento non serva parlarne più di tanto, ma tenerlo come opzione in extrema ratio”.

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