Skip to main content

“Prima di concludere, posso chiederle una cosa che mi incuriosisce molto?”.

Nel pomeriggio del 22 marzo 2019, verso la fine del suo incontro con il presidente Xi Jinping, Roberto Fico, presidente della Camera dei deputati italiana, ha posto questa domanda.

(…) Tutti nella stanza si sono girati verso di lui.

“Che cosa ha provato quando è stato eletto presidente cinese?”. Sentendo le risate nella stanza, Fico ha spiegato: “Ero molto emozionato quando sono stato eletto presidente della Camera dei deputati italiana. Dato che la Cina è molto più grande, mi chiedo cosa abbia pensato quando è stato eletto alla guida di un Paese così importante nel mondo”.

Il presidente Xi guardò Fico, calmo e pieno di forza. “È davvero una responsabilità enorme e un compito arduo governare un Paese così grande”, ha risposto. “Per il bene del mio popolo, metterò da parte la mia stessa salute. Sono disposto a essere altruista e a dedicarmi allo sviluppo della Cina”.

Dopo una piccola pausa, il presidente Xi ha proseguito dicendo: “Un sollevatore di pesi principiante può gestire solo 50 chilogrammi all’inizio. Dopo l’allenamento, potrebbe sollevare fino a 250 chilogrammi di peso. Credo che con il mio duro lavoro e con gli sforzi concentrati di 1,3 miliardi di cinesi, saremo in grado di sostenere il peso di questa responsabilità e di gestire bene il nostro Paese. Ho fiducia, e lo stesso vale per il popolo cinese”.

Inizia così, con il ricordo dell’incontro a margine della firma dell’Italia sul Memorandum d’intesa sulla Via della Seta (governo Conte I, quello gialloverde) un articolo del Global Times, megafono in lingua inglese della propaganda del Partito comunista cinese, dedicato alla filosofia indicata da Xi del “primato del popolo”.

Il passaggio dedicato al lavoro del leader e agli sforzi di 1,3 miliardi di cittadini, ha evidenziato il Corriere della Sera, sono stati pubblicati anche nella raccolta di discorsi di Xi “The Governance of China”, giunta al terzo volume a Pechino e tradotta in decine di lingue, tra cui inglese e italiano. Titolo del capitoletto, aggiunge il quotidiano diretto da Luciano Fontana: “Mai deludere il popolo”. E nella nota al piede della pagina il credit: “Punto principale del colloquio con il Presidente della Camera italiana Roberto Fico”.

Secondo quanto ricostruito da Formiche.net, la domanda di Fico ha spiazzato l’interlocutore. Qualcosa al di fuori del protocollo che ha colpito l’intera delegazione cinese per la franchezza. E forse non è un caso, dunque, che gli organi della propaganda cinese rievochino quello scambio che aveva colpito i diplomatici piegando la domanda di Fico per usi interni.

Ma non soltanto, forse. Infatti, lo rievocano anche oggi, dopo le indiscrezioni sull’assenza di Xi al G20 di Roma e le voci, raccolte da Repubblica, sulla volontà del governo di Mario Draghi di trovare soluzione per ridurre la presenza di State Grid of China in Cdp Reti (questione su cui Formiche.net era in prima fila nel 2014). Quasi a voler mettere in imbarazzo le istituzioni italiane.

Un goffo tentativo che sembra fallito. Come pare confermare l’indiscrezione di Dagospia, che ha raccontato l’irritazione della delegazione cinese per la decisione italiana di affidare l’apertura dei lavori della conferenza Pre-Cop26 sul clima a Montecitorio alla speaker della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi.

Ecco perché la propaganda di Pechino rievoca l’incontro Xi-Fico

Il Global Times ricorda una domanda posta nel 2019 dal presidente della Camera al leader cinese. Il fuori programma colpì i diplomatici per la sua spontaneità. Ma oggi torna attuale per le mosse del governo su Cdp Reti e per l’irritazione cinese sul ruolo assegnato a Nancy Pelosi durante la pre-Cop26 a Roma…

La Russia prepara una flotta per dominare l’Artico

Una Flotta dell’Artico potrebbe dominare il quadrante in cui Putin vuol veicolare le rotte commerciali globali. L’annuncio serve anche per giocare d’anticipo davanti a concorrenti importanti, come la Cina

Intelligence economica, è tempo di una struttura nazionale (come in Francia)

Se vogliamo che l’Italia continui a mantenere un ruolo di primo piano a livello internazionale, dobbiamo rapidamente aggiornare gli strumenti essenziali per la nostra competitività. La riflessione di Enrico Borghi, membro Copasir e responsabile politiche della sicurezza Pd

Passato il (non) conflitto Salvini-Draghi, resta la buona riforma del Fisco

Il tormentone andato in onda per due giorni si è già risolto grazie alla posizione assunta dal premier che ha specificato come “questo governo non tassa, non tocca le case degli italiani” e allo stesso tempo “non può seguire il calendario elettorale”. Ma cosa contiene davvero questa legge delega sul fisco? L’analisi di Luigi Tivelli

Tentativi di Ulivo, attecchirà a Roma con Gualtieri? Forse... Il mosaico di Fusi

Come Berlusconi nel ’94, Gualtieri potrebbe riuscire nell’impresa di governare pur avendo alleati riottosi. Le mire del segretario Pd Letta vanno però nella direzione di un “nuovo Ulivo” che metta insieme tutte le forze di sinistra e moderate, da Conte a Calenda, arruolando anche Renzi. Sarà Roma il laboratorio di possibili future intese nazionali?

Scholz si scalda, Laschet in panchina. Il dopo-Merkel visto da Berlino

Olaf Sholz ha iniziato i negoziati con i Verdi e i Liberali per formare un governo. Il risultato non è scontato ma sembra possa farcela. Nel frattempo Laschet è pronto a farsi da parte, in un coro di critiche dal partito, mentre Merkel annuncia che arriverà un governo prima del previsto

Economia e politica. Cos’ha spinto Mbs a comprare il Newcastle

Il fondo saudita è pronto a rilanciare St. James’ Park forte di un patrimonio di gran lunga superiore a quelli di Psg e Manchester City. I tifosi sognano, le Ong protestano, la politica nicchia

O la Polonia lascia l'Unione europea, o il PiS lascia il governo?

La Costituzione polacca è vincolata al rispetto del diritto internazionale, dunque le istituzioni di Varsavia non possono appellarsi all’ordinamento nazionale per eludere gli obblighi derivanti da un trattato internazionale. Fino a dove porterà la crisi con Bruxelles innescata dal partito di Jarosław Kaczynsky?

Cosa distingue guerra fredda (con l'Urss) e pace fredda (con la Cina)

“Pace fredda” è un’espressione usata per indicare il confronto strategico fra gli Usa e la Cina. Strutturalmente molto diversa della “guerra fredda” con l’Urss, è molto più complessa. Le strategie per affrontarla devono essere globali: non solo militari, ma in primo luogo tecnologiche, economiche, finanziarie, politiche e anche infrastrutturali. L’analisi di Carlo Jean

L'inflazione c'è (e si sente). E durerà. Ora Lagarde lo sa

La presidente della Bce Christine Lagarde ammette che il surriscaldamento dei prezzi, figlio del rincaro delle materie prime e della crisi energetica cinese, potrebbe essere strutturale e non più passeggero. E lo pensano anche gli economisti delle Generali

×

Iscriviti alla newsletter