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Il contatto costante Italia-Libia continua domani, lunedì 19 aprile, con la visita a Tripoli della ministra degli Interni, Luciana Lamorgese. Incontri sostanzialmente concentrati sulla questione migratoria, con la partnership italo-libica che si rinnova con l’autorità esecutiva che lavora sotto egida onusiana e sotto la guida del primo ministro Abdelhamid Dabaiba. La questione migrazione e sicurezza è un interesse prioritario per l’Italia, che passa dalla stabilizzazione libica e dalla costruzione di una partnership funzionale a creare sistemi di controllo dei flussi direttamente sul suolo libico.

La titolare del Viminale vedrà il suo omologo Khalid Mazen, nel quarto incontro in Libia tra membri del governo italiano e le nuove istituzioni libiche. Prima di lei, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio era stato due volte Tripoli (in forma bilaterale e insieme ai colleghi Ue) e poi ancora il premier Mario Draghi. L’Italia conferma la propria impronta sul dossier libico, frutto di un’integrazione di interessi nazionali e attività delle varie componenti del sistema paese. Lamorgese, oltre al contesto migratorio, dovrà anche trattare questioni che riguardano la sicurezza interna al paese, fattore cruciale per assistere la costruzione della stabilità della Libia. Fattore strategico, gli equilibri nella sponda nordafricana, per l’Italia.

 

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