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Il rapporto tra tecnologia IA e film è diventato inscindibile. Osservando i team di produzione cinematografica di Hollywood e di tutto il mondo, si nota che stanno tutti cercando di realizzare una profonda integrazione e innovazione tra film e tecnologia dell’intelligenza artificiale.

Il sistema dell’industria cinematografica di Hollywood ha attraversato un centinaio di anni di sviluppo e presenta una profonda accumulazione e sedimentazione.

L’avvento della tecnologia dell’intelligenza artificiale ha posto le maggiori industrie cinematografiche del pianeta quasi sullo stesso piano, offrendo maggiori possibilità di continui progressi. In altre parole, la nuova tecnologia rivoluzionaria offre ai professionisti dell’industria cinematografica l’opportunità di compiere un balzo in avanti nello sviluppo.

Nel gennaio 2025, il software DeepSeek ha improvvisamente superato ChatGPT e si è piazzata silenziosamente in cima alla classifica dei programmi scaricabili gratuitamente dall’app store statunitense di Apple, sorprendendo il mondo intero.

Nessuno si aspettava che questa startup poco conosciuta nel campo dell’intelligenza artificiale avrebbe provocato un crollo storico del prezzo delle azioni del colosso statunitense dei chip NVIDIA.

Il suo ultimo modello open source R1 utilizza in modo innovativo metodi di apprendimento profondo puro per consentire all’intelligenza artificiale di emergere spontaneamente con capacità di ragionamento.

Grazie alle sue elevate prestazioni e al basso costo, ha rinnovato il panorama dell’intelligenza artificiale e si è mostrata al mondo. Cavalcando l’onda impetuosa dello sviluppo dell’intelligenza artificiale nel pianeta, la tecnologia cinematografica ha iniziato a puntare a obiettivi più elevati.

Durante il Festival di Primavera del 2025 (29 gennaio-12 febbraio) – detto anche Capodanno lunisolare cinese – è uscito il film Nezha zhi motong naohai (abbreviato in Ne Zha 2).

I cinema erano pieni e il botteghino ha superato i 2,2 miliardi di di dollari, a fronte di un budget di 80 milioni di dollari). Esso è diventato il campione di incassi del cinema e della televisione cinese, e il film d’animazione con maggiori incassi nella storia del cinema.

È inoltre diventato il primo film non hollywoodiano a entrare nella top 20 della storia del cinema mondiale. Le numerose scene spettacolari di questo film d’animazione sono state rese possibili dall’impiego massiccio di tecnologia di intelligenza artificiale.

Dalla lunga e costosa produzione tradizionale manuale dipinta a mano al completo potenziamento della tecnologia IA che riduce in modo efficiente il ciclo di produzione del 30% e riduce i costi di produzione di quasi 12,3 milioni di dollari, il modello di produzione di Ne Zha 2, unisce la tecnologia IA alla definizione di nuovi standard e paradigmi per la produzione cinematografica.

Le opere cinematografiche nell’èra dell’intelligenza artificiale hanno indubbiamente eliminato i confini tra la cosiddetta realtà e la fantasia, tra la verità e l’“antirealtà”, tra i blockbuster  – film di straordinario successo commerciale – e i film indipendenti a basso e medio costo.

L’intelligenza artificiale offre opportunità per una narrazione ricca ed eccellente nell’industria cinematografica, utilizzando sceneggiature per far sentire la voce delle tradizioni e delle storie di alcuni popoli che fino a ieri non potevano permettersi una produzione cinematografica.

Nel febbraio 2020, il cortometraggio di animazione a inchiostro e acquerello Autumn Harvest, diretto da Sun Lijun – e che utilizza il rendering tridimensionale di effetti visivi bidimensionali – è stato selezionato per il LXX Festival internazionale del cinema di Berlino (20 febbraio-1º marzo) grazie alla sua esclusiva estetica, consentendo al mondo di apprezzare innovazioni tecniche e concezioni estetiche dell’animazione “a inchiostro e acquerello” nella nuova èra.

Per gli artisti, lo stile è l’anima del loro lavoro. Molti dei grandi modelli di intelligenza artificiale attualmente pubblicati si concentrano maggiormente sull’estetica occidentale, e la mancanza di studi sull’estetica di altri popoli e zone del mondo nei grandi modelli di IA è un argomento importante che merita attenzione da parte degli operatori cinematografici di tutto in mondo.

La creazione artistica mira a esprimere il pensiero tridimensionale. La realtà complessiva è un’espressione importante del film, non solo la realtà della focalizzazione di un solo argomento o punto nevralgico. Inoltre l’intelligenza artificiale è utilizzata per rendere i contenuti più diversificati.

La risoluzione del pregiudizio estetico artistico collocato solo in una determinata parte del mondo, e la diversità stilistica dei grandi modelli di intelligenza artificiale sono cruciali dal punto di vista di quell’innovazione artistica che vorrebbe rendersi universale.

Gli attuali modelli di intelligenza artificiale hanno un’elevata efficienza di apprendimento e riescono a padroneggiare rapidamente lo stile di un artista specifico. Tuttavia, come possiamo garantire che gli artisti del cinema abbiano un atteggiamento favorevole nei confronti dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie correlate dirette non solo ai soliti settori occidentali?

Inoltre come proteggere o tutelare il copyright delle opere di un artista e del suo stile se è colto da terzi e trasformato in proprio? Si tratta di sfide che i registi e gli esperti tecnici del cinema mondiale dovranno affrontare insieme.

La tecnologia dell’intelligenza artificiale potrebbe rivelarsi un’“arma magica” in grado di ampliare l’immaginazione dei registi per meglio preservare l’originalità delle loro opere. Per quanto riguarda il modello di intelligenza artificiale più all’avanguardia, possiamo paragonarlo figurativamente a un essere umano invisibile: un essere umano fatto di silicio.

Se il grande modello di intelligenza artificiale utilizzasse solo i film di Hollywood come dati di apprendimento, cadrebbe in un modello di ripetizione narrativa, di reiterazione dello stile creativo e del medesimo concetto di consumo di Hollywood, che va contro le attuali opportunità di sviluppo tecnologico di Paesi terzi, che cercano di uscire da una forma di imposto soft power.

Già quando si vedono anche film d’azione hollywoodiani è costante la parolaccia contraddistinta dal fuck, mentre in quelli orientali, altrettanto violenti e sanguinosi quanto quelli d’Oltratlantico, non vi è mai volgarità e sono ricchi di concetti filosofici.

Dobbiamo riflettere su come istruire grandi modelli di intelligenza artificiale per la creazione di film e programmi televisivi, in modo che supportino efficacemente un’espressione estetica universale, non codificata da modelli stantii, e realizzino così un’innovazione in senso autentico.

Occorre decodificare il solito cinema e curare il patrimonio culturale di ogni Paese. Per tale ragione si richiede che esperti tecnici e creatori lavorino insieme per discutere e generare scambi di idee.

Sulla base della formazione di un certo consenso generale e non di parte, la tecnologia dovrebbe essere utilizzata per promuovere lo sviluppo dell’arte, combinando organicamente la tecnologia cinematografica con l’espressione artistica e utilizzando al meglio l’intelligenza artificiale per creare eccellenti film e opere d’arte pan-image (un’operazione di scorrimento o spostamento orizzontale su un’immagine, come si fa con una fotocamera durante il movimento mentre scatta, seguendo un soggetto, per creare un effetto dinamico dove lo sfondo è sfocato mentre il soggetto è nitido).

In futuro, si prevede che i settori dell’informatica, del cinema, della televisione e dell’imaging raggiungeranno una profonda simbiosi isomorfa. Questa relazione simbiotica fa sì che i due campi non si sviluppino più isolatamente, ma si integrino e progrediscano insieme. E la tecnologia dell’intelligenza artificiale svolgerà un ruolo fondamentale in questo processo.

La combinazione tra cinema e tecnologia dell’intelligenza artificiale sta rimodellando la nostra comprensione del mondo e del futuro degli stessi esseri umani. Tale isomorfismo non si riflette solo a livello tecnico, ma mostra anche un profondo legame a livello culturale e filosofico.

In quanto forma d’arte, il film trasmette emozioni e pensieri attraverso mezzi visivi e uditivi; mentre la tecnologia IA simula e migliora il comportamento umano attraverso algoritmi ed elaborazione dei dati. Nel processo di ricerca dell’innovazione e delle scoperte, entrambi si impegnano a esplorare l’ignoto e a sfidare i limiti, mostrando sorprendenti somiglianze.

Grazie allo sviluppo e all’applicazione di nuove tecnologie nel campo dell’informatica, in particolare dell’intelligenza artificiale, si prevede che ci saranno maggiori opere cinematografiche di alta qualità. Queste opere arricchiranno la vita spirituale, culturale e la fantasia dei popoli solo se si staccheranno da invecchiati stereotipi d’importazione

Il cinema e l'intelligenza artificiale fra stereotipi e innovazioni. Scrive Valori

La combinazione tra cinema e tecnologia dell’intelligenza artificiale sta rimodellando la nostra comprensione del mondo e del futuro degli stessi esseri umani. Tale isomorfismo non si riflette solo a livello tecnico, ma mostra anche un profondo legame a livello culturale e filosofico. Grazie allo sviluppo e all’applicazione dell’intelligenza artificiale, si prevede che ci saranno maggiori opere cinematografiche di alta qualità che arricchiranno la vita spirituale, culturale e la fantasia dei popoli solo se si staccheranno da invecchiati stereotipi d’importazione. La riflessione di Valori

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