Skip to main content

La Grecia fornirà missili Patriot per rinforzare la contraerea dell’Arabia Saudita, recentemente martellata da attacchi missilistici e con droni condotti dai ribelli yemeniti Houthi. La fornitura greca era attesa da tempo, e arriva come  parte di un accordo con cui i due Paesi hanno deciso di espandere la cooperazione militare.

L’accordo, spiegano diplomatici greci, è stato preparato per essere firmato mentre il ministro degli Esteri greco, Nikos Dendias, e quello della Difesa, Nikos Panagiotopoulos, si sono incontrati con il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita, Faisal bin Farhain, a Riad (ieri, martedì 20 aprile).

Secondo la stampa ellenica, l’accordo siglato prevede che sia l’Arabia Saudita a coprire i costi di trasporto e operatività del sistema in arrivo dalla Grecia, nonché il suo aggiornamento alla versione più recente (PAC-3), potenziata in velocità e range contro missili balistici tattici, da crociera e velivoli. Nel Regno dovrebbe trasferirsi il personale militare greco per l’assistenza tecnica (si parla di almeno 40 unità).

Già a gennaio, si parlava di esercitazioni congiunte tra le aeronautiche militari di Grecia e Arabia Saudita, con tanto di F-15 del Regno verso la baia di Souda, a Creta, dove si trova anche una base americana (movimenti che la Turchia definiva una “minaccia”). Poi, a marzo, gli F-15 sauditi sono effettivamente arrivati in Grecia, nell’ambito di manovre più ampie per l’esercitazione “Eye of Falcon 1”.

Il sistema Patriot verrà utilizzato per proteggere le strutture energetiche critiche, finite più volte sotto gli attacchi degli Houthi — il più grosso dei quali, a settembre 2019, aveva alterato l’intero mercato petrolifero globale (visto che aveva colpito due impianti e bloccato per metà le produzioni saudite). Attacchi contro cui Atene ha sempre preso posizione a difesa di Riad.

Se questo è il contesto stretto, con i sauditi che hanno l’esigenza di aumentare la protezione contro le minacce dal cielo, allargando lo sguardo di carne al fuoco ce n’è molta. La Grecia ha recentemente firmato un accordo di cooperazione militare con Israele (vale 1,37 miliardi di euro e ruota intorno a dieci M-346, gli avanzati addestratori di Leonardo scelti da Atene, che Tel Aviv fornirà insieme a servizi ventennali per una scuola di volo). Gli Stati Uniti hanno deciso che useranno l’Iron Dome israeliano per proteggere le proprie basi nel regno saudita.

La Grecia è in contatto stretto con Washington per l’acquisizione dei cacciai F-35, commessa che porterebbe Atene su un livello superiore di partnership con gli americani. I greci si addestrano costantemente con gli Emirati Arabi. E su tutto, queste attività fanno da bilanciamento all’avventurismo turco, che nel Mediterraneo è giocato in competizione con gli interessi ellenici. Dendias è arrivato a Riad dopo essere passato dal Cairo, mentre l’Egitto sta riaprendo i contatti con la Turchia. Tutti questi movimenti sono parte del sistema di pesi e contrappesi per mantenere in equilibrio un generale processo di stabilizzazione tattica che riguarda l’area strategica del Mediterraneo allargato.

Patriot greci a Riad. Perché conta per il Mediterraneo allargato

Di Stefano Pioppi e Emanuele Rossi

Atene spedirà Patriot in Arabia Saudita. La Grecia difenderà le infrastrutture energetiche del Regno dagli attacchi aerei, e sale uno scalino nel sistema di sicurezza multilaterale dell’area del Mediterraneo allargato

Il Mediterraneo (più che) allargato. Guerini presenta la strategia della Difesa

“Occorre un impegno complessivo del Paese e un impiego coerente degli strumenti per la pace e la stabilità del Mediterraneo, e per proteggere adeguatamente e in maniera legittima i nostri interessi”. Lorenzo Guerini, in audizione alla Camera, rilancia l’approccio strategico nazionale al Mediterraneo. Priorità alla Libia, ma occhio a Sahel, Corno d’Africa e Golfo di Guinea. Su tutto, preoccupa l’attivismo di Russia e Cina

generale-serino

Esercito moderno e pronto al futuro. Le linee del generale Serino

Il nuovo capo di Stato maggiore dell’Esercito, Pietro Serino, ha illustrato ieri le sue linee programmatiche alle commissioni Difesa di Senato e Camera. Personale, addestramento, sistemi, infrastrutture e organizzazione sono le cinque parole d’ordine dell’Esercito, in un percorso che vede i “cittadini con le stellette” quale elemento fondamentale e valorizzante della Forza armata. E sull’Afghanistan…

L'Australia molla Pechino. La Via della Seta perde altri pezzi

Dopo lo smottamento in Africa, per il Dragone si apre un fronte a Est. Il governo di Canberra annuncia lo stop a due accordi nello Stato di Victoria. Mentre la Nuova Zelanda…

Il monito di Putin: i nemici della Russia se ne pentiranno. Il video

Il monito di Putin: i nemici della Russia se ne pentiranno [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=nmKfsszlAN0[/embedyt] Milano, 21 apr. (askanews) - Sprezzante, sarcastico e minaccioso. Il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato il suo monito all'Occidente "allargato", senza nominare nè gli Usa nè l'Europa, ma con riferimenti sin troppo chiari e graffianti nel suo 17esimo discorso sullo stato della nazione tenuto in una…

Tra Biden e Bolsonaro si mette DiCaprio. Alla vigilia del Leaders Summit

Un gruppo di artisti, tra cui Katy Perry, Jane Fonda e Orlando Bloom, hanno chiesto al presidente americano di bloccare l’intesa per la protezione dell’Amazzonia. Il governo brasiliano chiede un risarcimento di un miliardo di dollari per bloccare i progetti nella foresta

Gas, isole covid free e Recovery. Parla il ministro greco Varvitsiotis

Intervista esclusiva al ministro greco degli Affari Ue Miltiadis Varvitsiotis: “Espandiamo i nostri orizzonti e cerchiamo nuove alleanze forti. Ma la Turchia non sembra pronta a seguire una agenda positiva con l’Unione europea. L’Italia strategica per il gasdotto Eastmed”

Un'Italia più forte (con gli Usa) nello Spazio europeo. La linea di Tabacci

Più investimenti entro i confini nazionali (anche con il Pnrr); un tavolo a tre gambe con Francia e Germania per riequilibrare i rapporti di forza in Europa; e un rapporto più stretto con gli Stati Uniti verso la Luna. Ecco la politica spaziale di Bruno Tabacci, sottosegretario con delega per il settore

Al via la distribuzione delle prime dosi di Johnson & Johnson. Il video

Al via la distribuzione delle prime dosi di Johnson & Johnson [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=6XwbdCr_dck[/embedyt] Roma, 21 apr. (askanews) - Saranno distribuite a partire da oggi le 184mila dosi del vaccino Janssen (Johnson & Johnson) immagazzinate nell'hub nazionale vaccini della Difesa di Pratica di Mare. L'indicazione è arrivata dal commissario straordinario per l emergenza coronavirus Francesco Paolo Figliuolo, dopo aver sentito il…

Health Tech al via. Cosa c'è dietro l'intesa tra Leonardo e Dompé

Di Alessandra Micelli e Stefano Pioppi

Leonardo e Dompé Farmaceutici hanno annunciato oggi la nascita della prima infrastruttura nazionale di sicurezza sanitaria digitale con architettura cloud. Poggia sul super-computer DaVinci-1 di Genova e sulla biblioteca molecolare Exscalate. Il risultato? Soluzioni per migliorare l’efficienza di strutture sanitarie e la programmazione di interventi pubblici durante emergenze pandemiche. È il perimetro della sicurezza nazionale che si allarga

×

Iscriviti alla newsletter