Skip to main content

Astrazeneca dimezza la quantità di vaccini per l’Unione europea. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, infatti, il colosso anglo-svedese che produce e distribuisce il vaccino sviluppato dai ricercatori dell’Università di Oxford, consegnerà solo 12 milioni di dosi a fronte dei 24 previsti dal contratto con l’Ue nell’arco del secondo trimestre. La notizia, tra l’altro, arriva all’indomani del taglio già annunciato, per la settimana in corso, del 15% delle dosi.

ASTRAZENECA APRE ALLA PRODUZIONE ITALIANA

L’azienda però, come riportato dal GR3, “Apre all’idea del ministro Giancarlo Giorgetti di produrre vaccini nel nostro territorio”. Il presidente di AstraZeneca Italia, Lorenzo Wittum, avrebbe riferito: “Siamo disposti a dare le licenze di produzione. Abbiamo però bisogno di due cose: una capacità di produzione elevata, stiamo parlando di decine di milioni di dosi al mese, e le capacità tecniche per gestire il vaccino di questo tipo”.

INCONTRO GIORGETTI-FARMINDUSTRIA

Proprio nel pomeriggio di lunedì, Farmindustria ha riferito di essere stata contattata dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti per fare il punto della situazione sulle possibilità di produrre i vaccini anti-Covid in Italia. Nella stessa occasione, Massimo Scaccabarozzi, presidente dell’Associazione delle imprese del farmaco, ha dichiarato all’Ansa di avere già “iniziato una ricognizione approfondita per capire quali delle aziende associate dispongano delle macchine adatte per partecipare alla produzione”.

ASTRAZENECA: IMPOSSIBILI STIME PRECISE CON TROPPO ANTICIPO

“Per quanto riguarda l’Italia, questa settimana supereremo 1,5 milioni di dosi consegnate e abbiamo l’obiettivo di superare i 5 milioni di dosi per la fine di marzo”, riferisce AstraZeneca in una nota. “Le date di consegna, la frequenza e il volume possono subire alterazioni dovute ai processi di produzione e alle tempistiche dei processi di controllo qualità. Così come annunciato la settimana scorsa – continua il documento – stiamo continuamente aggiornando il nostro programma di consegna e informando la Commissione europea e il commissario Arcuri su base settimanale dei nostri piani per portare più dosi di vaccino in Europa nel più breve tempo possibile”.

L’azienda, poi, si giustifica per i ritardi accumulati: “Il contratto con la Commissione europea e’ stato siglato in Agosto del 2020 e in quel momento non era possibile fare una stima precisa delle dosi, che dipende dalla produttività degli impianti di produzione di un vaccino ad alta complessità biologica che non era stato mai prodotto”.

I CANDIDATI PER LA PRODUZIONE MADE IN ITALY

Tra le aziende che potrebbero disporre della tecnologia necessaria, la Catalent di Anagni, che già sta lavorando per il vaccino di Astrazeneca e lo farà per Johnson&Johnson, ma anche la Glaxosmithkline di Siena, che dispone di alcune delle strutture più sviluppate e innovative in Italia, ma gli stabilimenti di Sanofi Italia, sempre ad Anagni. Non mancano all’appello anche la Fondazione Toscana Life Sciences e lo stabilimento Chimico Farmaceutici Militare (Scfm) di Firenze. Secondo il Sole 24 Ore, inoltre, anche la Haupt Pharma di Latina, della multinazionale tedesca Aenova, avrebbe avviato la riconversione di uno dei reparti per l’infialamento di prodotti medicinali liquidi come i vaccini. Non da ultima, ci sarebbe anche l’americana Thermo Fisher Scientific di Ferentino, al lavoro sulla riconversione da giorni, che sarebbe, stando a quanto riferito dall’azienda, in grado di produrre sia vaccini adenovirali che a Rna messaggero.

A CHE PUNTO SIAMO CON LE VACCINAZIONI

Ad oggi – o meglio, stando ai dati di ieri – in Italia sono state distribuite alle regioni circa 5,2 milioni di dosi, di cui 3,5 sono già state somministrate. Oltre a far fronte al numero limitato di vaccini disponibili, infatti, bisogna affrontare le problematiche legata alla logistica, alla distribuzione e alla somministrazione dei vaccini.

DRAGHI: “VELOCITA È ESSENZIALE”

Non a caso, quando il premier Mario Draghi ha esposto la nuova strategia vaccinale, ha riferito: “Abbiamo bisogno di mobilitare tutte le energie su cui possiamo contare ricorrendo alla protezione civile, alle forze armate, ai tanti volontari. Non dobbiamo limitare le vaccinazioni all’interno di luoghi specifici, spesso ancora non pronti: abbiamo il dovere di renderle possibili in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private. La velocità è essenziale non solo per proteggere gli individui e le loro comunità sociali, ma ora anche per ridurre le possibilità che sorgano altre varianti del virus”.

EFFICACIA GIÀ CON PRIMA DOSE

Secondo una ricerca appena pubblicata nel Regno Unito sembrerebbe che la singola dose del vaccino risulti già ampiamente efficace. La sola prima somministrazione avrebbe ridotto, infatti, dell’80%, i ricoveri causati da Covid. I dati, ancora in fase di revisione, non sono da considerare definitivi, ma secondo diversi esperti sono molto incoraggianti. L’analisi, realizzata in Scozia, è stata effettuata sia sul vaccino Pfizer-BioNTech che su quello AstraZeneca.

vaccino astrazeneca

Vaccino made in Italy? AstraZeneca dice sì, ma a due condizioni

Sebbene le previsioni sulla distribuzione non siano rosee (da 24 milioni a 12 milioni di dosi per il trimestre), AstraZeneca accoglie l’ipotesi di produrre i vaccini sul nostro territorio. “Disposti a dare le licenze di produzione. Ma serve capacità di produzione elevata e capacità tecniche per gestire il vaccino di questo tipo”, riferisce il presidente di AstraZeneca Italia, Lorenzo Wittum

Congo, Di Maio riferisce in Senato: "Chiesta l'apertura di un'inchiesta all'Onu". Il video

Congo, Di Maio riferisce in Senato: "Chiesta l'apertura di un'inchiesta all'Onu" [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=HXizPo-0DRw[/embedyt] Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio riferisce in Senato in merito all'attentato in Congo che ha portato all'uccisione dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, sottolineando di aver attivato tutti i metodi possibile per fare luce sulla vicenda e di aver richiesto formalmente l'apertura…

vaccino

Immuni alle fake news sul Covid? C’è il gioco Go Viral!

Nei giorni scorsi è stata presentata la versione italiana del gioco Go Viral!, pensato per immunizzarci dalle fake news. Basol (Cambridge) ci spiega come evitare che le balle diventino virali

Il vaccino è sovrano. Perché Sputnik V è arrivato a San Marino

Come preannunciato su Formiche.net, la Repubblica di San Marino si è aggiudicata una spedizione di dosi del vaccino russo Sputnik V contro il Covid. Cosa spiega i legami del “Titano” con Mosca e perché il Cremlino ci tiene tanto? Il retroscena del prof. Igor Pellicciari (Università di Urbino/Luiss)

La transizione ecologica è una corsa a tappe. L'analisi di Zollino

Dove vogliamo arrivare nel 2026 e a cosa puntiamo per il 2030 e il 2050? Lo spiega Giuseppe Zollino, professore di Tecnica ed Economia dell’energia e impianti nucleari a fissione e fusione presso l’Università di Padova

Iran, da Israele la porta è chiusa. Dentice spiega perché

Israele non intende intraprendere alcuna forma di contatto con l’Iran. La posizione è condivisa da tutte le forze politiche, con poche sfumature, e trova consenso nelle strutture (che si contendono le trattative con gli Usa) e nell’attuale e nel futuro governo. Per ora la porta è chiusa, spiega Dentice (CeSI) a Formiche.net

Conte, si fa presto a dire Federatore. Il mosaico di Fusi

L’ex premier è strattonato da due forze che tirano in modo opposto. Un M5S balcanizzato e una ex coalizione che dopo l’arrivo di Draghi non riesce a trovare una nuova identità. Avrà la forza per tenere tutti insieme? Il precedente di Prodi non sembra essere un ottimo auspicio

Draghi, Di Maio e Guerini accolgono le salme di Attanasio e Iacovacci a Ciampino. Il video

Draghi, Di Maio e Guerini accolgono le salme di Attanasio e Iacovacci a Ciampino [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=Q8Aug6Z4qx8[/embedyt] Sono arrivate ieri sera all'aeroporto di Ciampino le salme dell'ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi in un attacco nella Repubblica Democratica del Congo. Ad accoglierle il presidente del Consiglio, Mario Draghi, assieme ai ministri degli Esteri Luigi di Maio, e della…

Caro Dante, niente tema. Il commento del preside Ciccotti

Nel VII centenario della morte di Dante Alighieri, padre della lingua italiana, il neo-ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, sentito il mondo della scuola, i sindacati e i dotti politici, ha deciso, in forma forse pilatesca, che i nostri giovani saranno maturi anche senza la necessità di una prova nella lingua madre. Nemmeno un semplice tema. Il punto del preside e storico del cinema Eusebio Ciccotti

Di Maio e Speranza in Parlamento. L'agenda di oggi 24 febbraio

I ministri Luigi Di Maio e Roberto Speranza in Parlamento riferiranno sull’uccisione dell’ambasciatore italiano in Congo e sulla lotta alla pandemia. L’agenda di oggi, 24 febbraio 2021

×

Iscriviti alla newsletter