Skip to main content

La presenza del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden al Consiglio Europeo può costituire un importante elemento di riflessione per i partiti politici europei e per i loro leader.

Una delle virtù (e della forza) che ha contraddistinto la leadership di Biden nella sua lunga carriera è il coraggio di riconoscere i propri errori (e più in generale quelli commessi dagli Stati Uniti) indicando pragmaticamente alternative e rimedi.

I due grandi errori politici commessi dagli Stati Uniti dopo la caduta del muro di Berlino sono i seguenti. Il primo è relativo alla Russia. Si è confuso il crollo del regime comunista sovietico con la fine della Russia, una nazione dalle grandi tradizioni letterarie e scientifiche con alle spalle una storia millenaria sul terreno politico, religioso e militare.

Nella metà degli anni novanta questa miopia cognitiva è costata cara alla Russia. Gli Stati Uniti di Clinton hanno salvato dal collasso finanziario il Messico (durante la durissima “tequila crisis“) ed hanno invece abbandonato al suo desino la Russia nella terribile crisi del 1997. Una disparità di trattamento che ha alimentato sentimenti nazionalisti e antiamericani.

Il secondo errore (anche questo di carattere cognitivo e strategico) è stato ritenere che l’ingresso della Cina nel Wto avrebbe automaticamente prodotto conseguenze positive sul piano delle riforme politiche e dei diritti umani. Un determinismo economico completamente errato. La Cina sul piano economico e tecnologico ha fatto un grande balzo in avanti, ma sul piano del sistema politico è rimasto a Tienammen.

Anzi i processi d’innovazione tecnologica hanno accentuato il totalitarismo digitale, la sorveglianza di massa, la persecuzione delle minoranze etniche religiose e culturali (Hong Kong, uiguri, cristiani, Lgbt, ecc.). Per quanto riguarda la proiezione esterna la Cina ha scelto la strada della diplomazia assertiva esercitando un supporto diretto alle dittature della Corea del Nord e della Birmania e du una influenza più sofisticata e ambivalente con la strategia della Via della Seta.

Facendo tesoro degli errori commessi in passato Unione Europea e Stati Uniti hanno la possibilità di concertare sin d’ora ora per la delicata fase della post pandemia una politica coordinata e lungimirante verso la Russia e la Cina. Si tratta di adottare una strategia flessibile che sappia coniugare cooperazione economica ben bilanciata con la tutela fondamentale dei valori su cui si fonda le democrazie occidentali e asiatiche.

In questo contesto l’Italia per la sua collocazione geopolitica potrebbe dare un contributo fondamentale. Purtroppo dal 2016 ad oggi la politica italiana (anche favorita dalla miope e aggressiva politica di Donald Trump) ha subito le sirene digitali cinesi e l’ influenza mediatica ed energetica della Russia.

Con il piano nazionale di ripresa e resilienza è il momento di tagliare il cordone ombelicale con aziende come Huawei e Zte, Wind3/Hutchinson e con i fornitori cinesi di OpenFiber e Fastweb.

La transizione digitale è l’occasione giusta per compiere questa svolta in tutti gli ambiti: dall’ automazione industriale alle smart cities, dalla mobilità alla telemedicina. Un’analoga strategia vale rispetto alla Russia nel grande comparto dell’energia e della transizione digitale.

In questa cornice l’Ue, come ha sottolineato Draghi, deve superare la sua sudditanza digitale sapendo che in un’era dominata dalle piattaforme e dai servizi Cloud Europa e Stati Uniti (come ha sottolineato anche Carlo Bildt), hanno un bel tratto di strada da compiere insieme.

In questo scenario le sanzioni rappresentano uno snodo determinante. Si può discutere e negoziare su numerosi fronti, ma mirare le sanzioni come ha fatto la Cina a studiosi e ricercatori significa tornare ai secoli bui.

Per fortuna l’epoca del Santo Uffizio e dell’Inquisizione appartiene ad un triste e tragico passato. Sulla libertà della cultura, dell’ insegnamento, della ricerca Europa e Stati Uniti non possono transigere.

Non è un caso che dopo tante mosse avventate la Russia dal 4 marzo ha accettato per il vaccino Sputnik V le ispezioni e le procedure tecnico-scientifiche dettate da Ema. Il binomio scienza e libertà è un binomio inscindibile e su questo Stati Uniti e Europa possono ricostruire un rapporto di fattiva cooperazione nell’ambito interesse di tutto il mondo.

La sveglia di Biden e il totalitarismo digitale (cinese). L'analisi di Mayer

Facendo tesoro degli errori commessi in passato Unione Europea e Stati Uniti hanno la possibilità di concertare sin d’ora ora una politica coordinata e lungimirante verso la Russia e la Cina. L’analisi di Marco Mayer

Corporazioni, Stato e Regioni. Cosa c'è dietro gli alibi sui vaccini

Adesso si deve vaccinare a tutto spiano, convocando per classi d’età e, se del caso, vaccinando i giovani passanti; contemporaneamente, però, si deve non solo incenerire la logica corporativa, ma non farne un alibi e affrontare il nodo delle banche dati e dell’amministrazione pubblica. Il commento di Davide Giacalone

Pechino perde la battaglia delle banche con gli Usa

Per la prima volta in quattro anni le grandi banche statali cinesi vedranno i propri utili ridursi, fino all’8,3%. Mentre negli Stati Uniti, complice la miglior salute, il Tesoro autorizza gli istituti a pagare i dividendi agli azionisti

Dal gas al petrolio, quanto costa il blocco di Suez. Parla Tabarelli

Il blocco del canale in cui transita il 13% del commercio mondiale, petrolio in testa, secondo il presidente di Nomisma Energia innescherà una spirale rialzista, che non riguarderà solo l’oro nero. In compenso, però…

2020, l’anno dei pagamenti elettronici… e dei contanti. I numeri sorprendenti

Nell’anno del cashless e dei pagamenti elettronici, il numero di banconote in circolazione è più che raddoppiato rispetto al 2019 (+130%). Una buona parte sarebbe “dormiente”, cioè a scopo di risparmio, mentre una fetta non indifferente circola all’estero

Grecia, un perno dello scacchiere euromediterraneo

Nel giorno del bicentenario dalla dichiarazione della Guerra d’Indipendenza della Grecia un’analisi di Francesco De Palo porta alla luce una serie di elementi distinti ma accomunati da un intrigante e delicatissimo fil rouge geopolitico. La Grecia si è fatta da crisalide farfalla, un passaggio determinante ma anche altamente rischioso, in considerazione del fatto che molte aspettative, dense e concatenanti, si sono riversate improvvisamente al centro dell’Egeo

Tra Bennett e Netanyahu c’è un terzo incomodo: la first lady Sara

Il carattere della moglie del premier israeliano è noto da tempo. Durante lo scandalo del conto di Netanyahu nel paradiso fiscale di Jersey, nel 2014, l’attenzione si è concentrata sulle spese personali della moglie Sara, motivo di critiche e discussioni in Israele

Zte-Fastweb, il Copasir applaude la mossa di Draghi

Elio Vito parla di “decisione rispettosa delle conclusioni unanimi del Copasir”. Enrico Borghi di “decisione importante e coerente”. I componenti del comitato di controllo degli 007 applaudono il golden power del governo sul contratto fra Fastweb, Askey e Zte. Nel 2020 impennata di procedimenti sul 5G

L'asse franco-tedesco traballa sul Fcas. Ecco gli spazi per l'Italia

Qualche giorno fa, i vertici di Dassault e Airbus sono apparsi di fronte alla commissione Difesa del Senato francese. Hanno palesato tutte le divergenze industriali, da inserire nelle frizioni politiche tra Berlino e Parigi che hanno già fatto traballare l’asse a due. Ecco gli spazi per l’Italia

Covid-19, arrivate altre 270mila dosi di AstraZeneca all'Hub Difesa. Il video

Covid-19, arrivate altre 270mila dosi di AstraZeneca all'Hub Difesa [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=gBTLrWo207k[/embedyt] Pratica di Mare, 25 mar. (askanews) - Nella mattinata del 24 marzo 2021, all'hub nazionale vaccini della Difesa, all'interno dell'aeroporto militare di Pratica di Mare, sono arrivate altre 270mila dosi del vaccino anti-Covid19 di AstraZeneca. La fornitura - spiega una nota - è in linea con le previsioni del…

×

Iscriviti alla newsletter