Skip to main content

È confermato, il vaccino Pfizer è efficace al 95%. I dati, pubblicati sul New England Journal of Medicine, non lasciano spazio a riserve. E sciolgono anche qualche dubbio rispetto ai rischi legati all’inoculazione dei vaccini. Sebbene dopo la vaccinazione siano morte due persone, sono quattro invece i soggetti deceduti dopo la somministrazione del placebo. A dimostrazione che non tutti gli eventi post-vaccinali sono riconducibili a effetti collaterali del prodotto farmaceutico.

IL METODO

Sono 43.548 le persone coinvolte nella fase 3 della sperimentazione del vaccino anti-Covid BNT162b2, prodotto e distribuito da Pfizer, la cui somministrazione su larga scala è iniziata martedì 8 dicembre. Il campione, che ha coinvolto persone di età pari o superiore ai 16 anni, è stato suddiviso in due gruppi di pari numero (21.720 unità), di cui uno ha ricevuto il vaccino, l’altro il placebo. Tramite la procedura cosiddetta “in cieco”, ai soggetti coinvolti non era consentito sapere se facevano parte del primo o del secondo gruppo. La provenienza dei soggetti è stata, come spiega il dossier, casuale e ha coinvolto in prima parte soggetti provenienti dagli Stati Uniti, ma anche, sebbene in parte minoritaria, da Argentina, Brasile, Sudafrica, Germania e Turchia. Il 49% dei soggetti era di sesso femminile contro, di conseguenza, il 51% di sesso maschile. Il 9%, inoltre, era afro-americano o di colore mentre l’83% del campione era costituito da bianchi e il 28% da latini o ispanici. Il 35% del gruppo, inoltre, presentava stato di obesità e il 21% disturbi comportamentali di differente genere e intensità. L’età mediana, infine, è pari a 52 anni mentre il 42% dei soggetti che hanno preso parte alla ricerca erano anziani. L’erogazione, in entrambi i casi, è stata effettuata in due dosi (30 μg ciascuna), somministrate a 21 giorni di distanza l’una dall’altra.

I RISULTATI

Secondo i dati registrati da Pfizer, la percentuale di efficacia del vaccino si è dimostrata pari al 95% (con un intervallo specifico che varia fra il 90,3% e il 97,6%). I risultati, inoltre, appaiono indifferenti alle caratteristiche personali dei soggetti coinvolti, siano queste legate a età, sesso, razza, etnia, indice di massa corporea e condizioni di salute mentale. Il numero di persone che ha contratto il Covid-19 a 7 giorni dall’iniezione sono pari a 8 nel caso di inoculazione del vaccino e 162 in caso di inoculazione del placebo. Dei 10 casi di Covid-19 sviluppato in forma grave, invece, uno solo ha ricevuto il vaccino anti-Covid mentre 9 sono invece che avevano ricevuto il placebo.

GLI EFFETTI COLLATERALI

Pochi e di scarsa intensità gli effetti collaterali del vaccino, che si sono attestati soprattutto fra dolore da lieve a moderato nei pressi del sito di iniezione, affaticamento e mal di testa. Eventi avversi di lieve misura sono stati registrati dal 27% dei destinatari del vaccino e dal 12% dei destinatari del placebo, mentre si parla di eventi avversi correlati per il 21% dei vaccinati e per il 5% dei soggetti cui è stato somministrato il placebo. Sono inoltre 64 (pari allo 0,3% del totale) i destinatari del vaccino e 6 (<0,1%) i destinatari del placebo ad aver riportato linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi). Pochi, invece, i soggetti ad aver sviluppato effetti collaterali più gravi; di questi solo quattro i cosiddetti correlati, di cui, più nel dettaglio: lesione alla spalla presso il braccio soggetto di iniezione, linfoadenopatia ascellare destra, aritmia ventricolare parossistica e parestesia alla gamba destra.

SI PUÒ MORIRE DOPO IL VACCINO?

Si può morire dopo aver fatto il vaccino, stando ai dati di Pfizer, ma non a causa del vaccino. Sono infatti sei le persone morte dopo la somministrazione, di cui, però, solo due avevano ricevuto il vaccino e quattro (il doppio, dunque) il placebo. A dimostrazione, come suggerisce il documento del New England Journal of Medicine, che “nessun decesso è considerabile legato o dipendente dall’inoculazione del vaccino o del placebo”. I soggetti destinatari del BNT162b2 sono morti rispettivamente per episodi di arteriosclerosi e di arresto cardiaco, mentre dei quattro destinatari del placebo, uno è deceduto a causa di un ictus emorragico, uno per infarto miocardico e due per cause sconosciute.

vaccino covid-19

Covid, si può morire per il vaccino? Qui i dati della sperimentazione Pfizer

Si può morire dopo il vaccino? Sì, stando ai dati di Pfizer. Ma non a causa del vaccino. Sono infatti sei le persone morte dopo la somministrazione, di cui, però, solo due avevano ricevuto il vaccino e quattro (il doppio, dunque) il placebo. A dimostrazione che “nessun decesso è considerabile legato o dipendente dall’inoculazione del vaccino o del placebo”

Più di Huawei, Zte. Così la lobby cinese fa pressing sull’Italia. Ecco i dettagli

L’amministratore delegato di Zte Italia promette: “Disposti a investire e crescere”. Ma critica la politica per “abuso” del Golden power. Anche l’ambasciatore Li corre in difesa del colosso del 5G: “Non ci sono leggi che impongono il trasferimento di dati nel nostro Paese”. Ma Urso (Copasir)…

Ecco come cambia la gestione dei rifiuti

Quest’anno sono aumentate le raccolte differenziate domestiche degli imballaggi, mentre hanno registrato un brusco calo quelle presso le isole ecologiche (in particolare i rifiuti elettrici ed elettronici) e quelle legate alle attività industriali e commerciali .  Il rapporto l’Italia del Riciclo, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Fise Unicircular

Radicalismo islamista, cosa prevede la legge di Macron (e perché fa discutere)

È stato presentato ieri il disegno di legge volto ad affrontare ciò che l’Eliseo definisce “radicalismo islamista”. Il primo ministro Jean Castex ha sottolineato che il testo “non è contro le religioni”, dato che la parola Islam non viene citata nei 50 articoli

Tasse sul tabacco? La via europea per evitare la giungla delle accise

In Italia torna ciclicamente il dibattito sui diversi regimi fiscali per tipologia di prodotto, dalle sigarette tradizionali al tabacco riscaldato. L’Europa si è mossa già da tempo, ma forse non basta. Fatti e numeri per farsi un’idea

Dati personali ed esportazione. L’arsenale (giuridico) cinese made in Occidente

Dopo la legge sulla sicurezza nazionale, la Cina si dota di leggi che ritorcono l’approccio occidentale contro l’Occidente. L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di diritto dell’ordine e della sicurezza pubblica all’Università di Chieti-Pescara

Renzi (e gli altri) fra fatti, intenzioni e parole. La bussola di Ocone

In politica, spiega Corrado Ocone, non contano le intenzioni ma i fatti. È quindi non solo impossibile, ma anche inessenziale, capire quali siano i reali intendimenti delle ultime prese di posizione di Matteo Renzi, che hanno fatto rinviare due volte il Consiglio dei ministri previsto per domenica scorsa…

L’immunità (politica) di Putin e quel feeling con l’estrema destra tedesca

La Duma ha approvato la protezione a vita del presidente russo a qualsiasi indagine giudiziaria, mentre il Cremlino incontra rappresentanti del partito tedesco AfD, in un momento di grande tensione tra Russia e Germania

Muroni

Vi spiego la via stretta del governo (e di Conte). Parla Muroni (LeU)

“Per la maggioranza la situazione si è fatta molto delicata. Sono preoccupata”. Intervista all’ex presidente di Legambiente e deputata di Liberi e Uguali, Rossella Muroni. Il governo reggerà? “Chi pensa di aprire una crisi si assume un’enorme responsabilità di fronte al Paese”. L’errore più grave del governo? “Non aver insistito in tutti i modi nella ricerca del confronto con l’opposizione e le parti sociali”

M5S perde 4 parlamentari (alla Camera). Intanto su Rousseau...

Dopo il voto in Parlamento sulla riforma del Mes, quattro deputati 5 Stelle hanno deciso di lasciare il gruppo. Intanto sulla piattaforma Rousseau si votano le conclusioni degli Stati Generali e per eleggere il nuovo tesoriere

×

Iscriviti alla newsletter