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La società di telecomunicazioni olandese Kpn ha annunciato di aver scelto la svedese Ericsson per la realizzazione della sua nuova rete mobile 5G, dopo aver deciso l’anno scorso di escludere la cinese Huawei a favore di un fornitore occidentale. Gli Usa hanno accolto con soddisfazione una notizia che, nelle parole del sottosegretario al Dipartimento di Stato, Keith Krach, “è ulteriore conferma della spinta globale verso fornitori affidabili”.

IL PRESSING AMERICANO

Non è stata certamente una sorpresa per Huawei. Tuttavia, rappresenta le crescenti difficoltà che il gruppo di Shenzhen sta affrontando in Europa dopo il pressing degli Stati Uniti. Tra fine settembre e inizio ottobre il dipartimento di Stato americano ha girato buona parte del Vecchio continente per alzare il muro contro i fornitori 5G considerati “ad alto rischio”. Il segretario Mike Pompeo è stato in Grecia, Italia e Croazia (oltre che presso la Santa Sede) mentre il suo numero due Krach si è recato in Lussemburgo, Estonia, Germania, Austria, Belgio, Portogallo, Spagna e Albania.

IL CASO BELGA

La scorsa settimana gli operatori di telefonia mobile Orange e Proximus in Belgio avevano scelto la finlandese Nokia per la realizzazione delle loro reti 5G, scaricando Huawei. La mossa belga è stata rimarcata da molti analisti visto che la capitale Bruxelles ospita l’esecutivo e il Parlamento dell’Unione europea: circostanza che aveva alimentato le preoccupazioni dell’intelligence statunitense.

LE ULTIME MOSSE OCCIDENTALI

Il governo britannico a luglio aveva ordinato che tutte le apparecchiature Huawei fossero eliminate completamente dalla rete 5G britannica entro il 2027. Il Canada ha escluso de facto Huawei dalle reti 5G. Il governo tedesco sta per presentare una legge sulla cybersicurezza che dovrebbe prevedere ostacoli invalicabili per Huawei. La Francia sta invitando in maniera informale le società di telecomunicazioni di escludere i fornitori cinesi e uno dei più grandi operatori mobili del Paese, Bouygues Telecom, ha confermato ad agosto la volontà di rimuovere 3.000 antenne Huawei entro il 2028. A luglio le principali società di telecomunicazioni portoghesi (NOS, Altice e Vodafone) hanno dichiarato che non avrebbero utilizzato Huawei per le loro reti 5G nonostante il governo non avesse emesso alcuna direttiva ufficiale in merito e non avesse vietato le apparecchiature 5G del gigante cinese. Che è stato messo di lato anche in Norvegia, dopo che Telenor ha confermato lo scorso dicembre di aver scelto Ericsson.

I GIGANTI NORDEUROPEI

I due colossi nordeuropei Ericsson e Nokia sono tra i beneficiari indiretti della guerra commerciale e tecnologica tra Stati Uniti e Cina che ha preso in mezzo Huawei. Infatti, come ricorda Reuters, da Bell Canada e Telus Corp in Canada a Bt in Gran Bretagna, Nokia ed Ericsson stanno conquistando nuovi spazi sottraendoli all’espansione cinese sul vecchio continente.

Dopo il Belgio, l’Olanda. Cresce l’onda anti Huawei in Europa

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