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Lo slogan del piano industriale dice molto. Dall’Italia per innovare l’Italia. E soldi stavolta ce ne sono: un miliardo di euro con l’obiettivo di recuperare il gap italiano nell’innovazione. Il piano industriale 2020-2022 approvato dal board di cdp Venture Capital, presieduto da Francesca Bria, e presentato dall’amministratore delegato e direttore generale Enrico Resmini in un seminario web cui hanno preso parte il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e dall’aministratore delegato di Cdp, Fabrizio Palermo, è ambizioso. Braccio armato del piano, il Fondo per l’Innovazione in pancia alla stessa via Goito.

Tanto per cominciare la Sgr utilizzerà sette fondi specializzati, di cui quattro già operativi, con una dotazione garantita da Mise e Cdp di circa 1 miliardo di euro. Ad oggi la sottoscrizione è pari a 765 milioni di euro, di cui 260 milioni di euro attraverso il Fondo di co-investimento Mise, che co-investirà sistematicamente con i fondi gestiti da Cdp Venture Capital.

“Nel prossimo triennio”, si legge in una nota, “l’obiettivo è di rendere il Venture Capital un asse portante dello sviluppo economico e dell’innovazione del Paese investendo rapidamente e in modo efficace i capitali assegnati e creando i presupposti per una crescita complessiva e sostenibile dell’intero ecosistema”.

Quattro i fondi già attivi, con un equilibrato mix di investimenti diretti e indiretti.

Fondo Italia Venture I, operativo dal 2015, investe in start up e Pmi innovative in Italia. Opera principalmente nei settori digitale, biotech, medicale e high tech. Ha una dotazione pari a 80 milioni di euro e attualmente gestisce un portafoglio di 20 aziende in fase growth.

Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud: il fondo ha l’obiettivo di accelerare la competitività e lo sviluppo di start up e Pmi innovative nel Mezzogiorno. Investe in tutte le fasi del ciclo di vita di un’impresa, dal seed al growth/expansion. Dispone di una dotazione di 150 milioni di euro.

Fondo di Fondi VenturItaly: investe in fondi di Venture Capital, inclusi first time team/first time fund, allo scopo di generare nuovi operatori sul mercato e nuovi team all’interno di gestori già attivi sul mercato, nonché supportare i fondi successivi di gestori esistenti. Ha una dotazione di 300 milioni di euro.

Fondo Acceleratori: il fondo, diventato operativo a fine maggio 2020, ha lo scopo di aiutare la creazione e/o lo sviluppo di programmi di accelerazione verticali su settori strategici, investendo nelle start up che partecipano ai programmi supportati dal Fondo. Il fondo interverrà, in modo diretto e indiretto, per dare sostegno finanziario e/o manageriale a favore di acceleratori di impresa e di start up innovative ad alto contenuto tecnologico, operanti in settori ad elevato potenziale di crescita.

Non è tutto. Nei prossimi mesi Cdp Venture Capital lancerà, inoltre, due nuovi fondi. Il Fondo Corporate Venture Capital, che coinvolgerà direttamente come Limited Partners alcune tra le principali aziende partecipate dal gruppo e che investirà direttamente in start up
focalizzate su alcuni degli ambiti strategici del Paese. Il Fondo avrà una dotazione iniziale di 150 milioni di euro. Inoltre ci sarà il Fondo Tech Transfer, con l’obiettivo di supportare la filiera del trasferimento tecnologico mediante il co-investimento selettivo nelle start up più promettenti e l’investimento in fondi verticali specializzati. Il Fondo avrà una dotazione iniziale di 150 milioni di euro.

Nei primi mesi del 2021, è previsto, infine, il lancio del Fondo Late Stage, con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro, con lo scopo di sostenere direttamente le start up già in fase “matura” che necessitino di capitali per ulteriore consolidamento ed espansione sui mercati internazionali.

“In termini di investimenti in ricerca e innovazione è noto il ritardo italiano”, ha sottolineato il ministro Patuanelli ricordando che “l’identikit delle aziende che creano lavoro buono e qualificato sono Pmi con meno di 5 anni orientate alla conoscenza e all’innovazione. Ecco perché il fondo rappresenta un’opportunità strategica per l’Italia. Vogliamo facilitare la trasformazione delle idee in prodotti, più seminiamo più probabilità di successo avremo”.

L’amministratore delegato di Cdp, Fabrizio Palermo, ha sottolineato che “nei suoi 170 anni di storia la Cdp ha supportato sviluppo paese in tutte le sue fasi, facili e meno facili e oggi continua questo percorso di sostegno al Paese. Lo facciamo investendo con una logica di lungo periodo puntando a due temi che ci sono molto vicini innovazione e sostenibilità che sono parte del nostro Dna”.

Soddisfazione è stata espressa su Twitter, dal deputato di Italia Viva, Mattia Mor. “Venture Capital-Fondo nazionale innovazione, il Paese ha un nuovo veicolo di sviluppo strategico. Alle start up mancava un contributo pubblico per moltiplicare gli investimenti privati. Il #DLRilancio ha aumentato le risorse. Siamo sulla strada giusta”.

Così Cdp accende il motore dell'innovazione in Italia

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