Quando si è in grosse difficoltà la cosa migliore è perdere tempo, aspettare che la patata bollente si raffreddi. Questa, al momento, è l'unica chance di sopravvivenza del governo Conte: rimandare in là le decisioni, e parlare il meno possibile di quanto è successo sul Mes. Poco importa che il presidente del Consiglio lo scorso giugno abbia violato una legge…
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L’amicizia tra Giaime Pintor e Cesare Pavese
Ieri ricorrevano 76 anni dalla morte di Giaime Pintor, un grande eminente figura della cultura italiana di quegli anni, ucciso da una mina nel 1943 a soli 24 anni mentre cercava di unirsi a una formazione combattente partigiana. Pintor è stato una delle promesse della letteratura italiana contemporanea. Giaime si era già affermato con i suoi studi di letteratura tedesca…
Ecco il messaggio nascosto nell'informativa di Conte sul Mes
C'è un messaggio nascosto nell'informativa del premier Giuseppe Conte alla Camera sul Mes. Una mini apertura su possibili trattative con i partner europei, non tanto per cambiare il trattato, quanto per dare allo stesso, quando sarà approvato, una interpretazione meno sfavorevole all'Italia. Niente che possa accontentare il fronte anti riforma del Salva stati, comunque una indicazione utile a capire quale…
Perché Padoan ora evoca il piano B. L’ombra dell’uscita dall’Euro
Non è la prima volta che Pier Carlo Padoan interviene a favore del Mes. Ma oggi, in un breve intervento pubblicato su Inpiù, la testata online diretta da Paolo Mazzanti, l'ex ministro dell'economia va un po' oltre. Padoan denuncia le “evidenti falsità” che hanno condizionato il dibattito. La prima è che “il governo Conte uno ha firmato di nascosto il Trattato,…
Il dossier Cina approda alla Nato, ma l'Ue non è unita. Parla Nelli Feroci
L'inserimento della Cina tra gli argomenti del summit Nato in programma a Londra è "una prima assoluta" che segnala l'attenzione americana nei confronti di Pechino, ritenuta da Washington "una minaccia globale". A sottolinearlo è l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci - presidente dell’Istituto affari internazionali (Iai), già rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ue - che in una conversazione con Formiche.net evidenzia gli allarmi…
La Nato ha ancora qualcosa da dire? Il punto dell'amb. Minuto Rizzo
La vecchia Alleanza è tirata per la giacca da tutte le parti. Da Washington viene una strigliata dopo l’altra perché gli europei preferiscono far l’amore che non guerra. Da Parigi giunge il giudizio che sia celebro-lesa. Gli inglesi, una volta autorevoli partners, sono troppo presi dalle loro guerre civili per occuparsene, il presidente turco ne approfitta per ripagare le sgarberie…
Washington, Parigi o Pechino? Spannaus spiega il bivio europeo alla Nato
Il vertice della Nato a Londra la prossima settimana avviene in un momento di spinte contrastanti. Attori diversi perseguono obiettivi diversi, il che dà credito all'impressione di una crisi d'identità dell'alleanza: 70 anni dopo la sua fondazione per contrastare l'espansionismo sovietico e per ricompattare l'Europa, è giusto interrogarsi sul senso e sui principi che la tengono in piedi. Da quando…
Sarà il Mes a provocare la frattura tra Pd e M5S? Il commento di Pennisi
Ciò che non sono riusciti a fare temi come il futuro dell’ex Ilva e di Alitalia, e gli oltre 16 “tavoli di crisi” al ministero dello Sviluppo Economico, potrebbe essere il risultato di una diatriba apparentemente tecnica sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes). I termini della questione sono stati illustrati più volte, sin dal dicembre 2018, quando il negoziato europeo sulla…
Perché gli Usa possono salvare l'Ilva. Lo spiega Crolla (AmCham)
In questo periodo si è riaffacciato con forza nel dibattito pubblico il tema degli investimenti, sia per la crisi dell’Ilva – che si aggiunge ai quasi 150 tavoli di crisi aperti – sia per la mancanza all’interno della legge di bilancio in discussione di una strategia su questo argomento. In relazione, invece, agli investimenti esteri e al rapporto tra Italia…
Come il terrorismo si diffonde sul web (anche in italiano). Il libro dell'Ispi
In una fase di apparente declino dell’Isis il web resta un mezzo fondamentale per diffondere il verbo jihadista, per pianificare e finanziare attacchi terroristici. È il punto di partenza di un approfondito studio dell’Ispi, l’Istituto di politica internazionale, curato da Francesco Marone: “Digital Jihad. Online Communication and Violent Extremism”, con l’introduzione di Paolo Magri, direttore e vicepresidente esecutivo dell’Ispi. Non…